Webber non si fida di Verstappen: c’entra qualcosa la Mercedes

L’approccio di grande cautela con cui Verstappen si sta avvicinando alla nuova stagione pare aver convinto poco un ex di F1 come Webber.

Rispetto al passato quando amava fare sfoggio di una certa fiducia in sé stesso e nelle proprie abilità, Max Verstappen ha deciso di cambiare antifona e di mostrarsi più guardingo nei confronti della concorrenza. In particolare, nelle sue recenti previsioni sul Mondiale che scatterà il prossimo 5 marzo dal Bahrain, il due volte iridato ha preferito non darsi per favorito, spostando l’attenzione sulla Ferrari e soprattutto sulla Mercedes. La Stella è reduce da un 2022 con molte ombre e poche luci dopo un lungo periodo di dominio cominciato nel 2014, ma a suo avviso, quest’anno la rivedremo primeggiare.

Il pilota Red Bull Max Verstappen (LaPresse)
Il pilota Red Bull Max Verstappen (LaPresse)

Una sensazione, questa, decisamente poco condivisa da Mark Webber. L’ex F1 oggi commentatore, ha bollato certe frasi come di mera circostanza, quando la realtà che vedremo in pista sarà totalmente diversa e più in linea con la passata stagione di quanto si possa credere.

Diciamo che è stato molto gentile a sostenere una tesi del genere. Il mio parere è che la Red Bull sarà ancora il team da battere, almeno in avvio di annata“, ha dichiarato a Motorsport.com l’australiano.  Troppo superiore la RB18 sotto il profilo tecnico per essere scalzata facilmente. E ancora più improbabile un crollo del #1, apparso fino ad Abu Dhabi un tutt’uno con la sua auto.

Quando hanno avuto problemi di affidabilità hanno risolto velocemente. La loro costanza è stato il vero guaio per i rivali. Inoltre la vettura si comportava bene con ogni tipo di pneumatico. Forte sui tracciati sia a basso, che ad alto carico aerodinamico“, ha snocciolato i numerosi punti di forza del bolide progettato da Adrian Newey, aggiungendo poi che neppure il suo pilota di riferimento, ad oggi, ha delle debolezze.

Verstappen finge di avere paura?

Per il 46enne, il campionato scorso è arrivato nelle mani del figlio d’arte quasi in carrozza, malgrado da parte sua non siano mancate le performance degne di nota.  “Spa è stato il suo apice. Il modo in cui ha saputo risalire il gruppo“, ha esaltato quella che fu la rimonta di Mad Max.

Resta comunque un’incognita l’influenza che avrà la penalità inflitta dalla FIA all’equipe energetica per aver superato la soglia di spesa dei 145 milioni di dollari imposta per il 2021. Al di là della multa di 7 milioni di bigliettoni, la riduzione del 10% di tempo da trascorrere in galleria del vento farà male o no? La domanda resta aperta e insoluta.

Per l’aussie, comunque, i danni derivati dalla punizione saranno limitati. “Sono abbastanza sicuro che abbiano uno staff capace e creativo che saprà fare andare tutto liscio“, ha asserito convinto che non vi saranno passi indietro. Al contrario, gli interrogativi riguarderebbero maggiormente le Frecce d’Argento. Quanto della fallimentare W13 verrà adottato sulla nuova auto? E quante risorse sono state utilizzate il Mondiale scorso per correggere quello che non funzionava, anziché conservate per il progetto 2023?

Anche per questo sarà interessante seguire come andranno le prime gare“, ha chiosato l’iridato WEC nel 2015 con Porsche, certo che già nei GP iniziali ci si potrà fare un’idea realistica delle forze in campo.

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