Bmw i Vision Dee: un anticipo della serie elettrica del futuro (FOTO)

Al Consumer Electronics Show di Las Vegas è stata presentata la futuristica BMW I Vision Dee, antipasto di una serie sul mercato dal 2025.

E’ stato presentato al CES di Las Vegas il prototipo di quella che nel 2025 diventerà la “Neue Klasse”, serie che BMW ha pensato tenendo presenti le esigenze della mobilità moderna. La i Vision Dee, acronimo che sta per Digital Emotional Experience, è una berlina di medie dimensioni, impattante per la sua ricchezza di tecnologia e per le evoluzioni che presenta. La carrozzeria della già avanguardista iX Flow passa dal bianco e nero al multicolor, per una disponibilità di 32 tinte grazie all’utilizzo di una pellicola di carta elettronica della E Ink, la quale, tramite un input consente ai 240 segmenti del bodywork di “indossare” un colore differente.

BMW (AdobeStock)
BMW (AdobeStock)

Il nodo cruciale di questa concept car, però, risiede nel suo carattere di apripista di ciò che vedremo nel 2025 sia i termini di tecnica, sia di stile. La vettura sarà rigorosamente elettrica e dotata di dettagli avanzati, grazie all’uso della piattaforma innovativa che andrà a prendere il posto della i3 w della BMW Serie 3 a batteria ad oggi venduta solamente in Cina.

La “Nuova Classe” sarà sfruttata per buona parte dei modelli a venire della Casa di Monaco di Baviera, che siano al 100% verdi o con propulsore ibrido a combustione.

Con questo veicolo in brand alza l’asticella e le parole del CEO Oliver Zipse ben fanno comprendere gli obiettivi ambiziosi.

BMW i Vision Dee, qual è l’obiettivo

Con questo modello mostriamo cosa sia possibile fare quando hardware e software si fondono“, ha affermato l’amministratore delegato del gruppo. “In questa maniera sarà possibile tirare fuori il massimo dal potenziale della digitalizzazione per trasformare l’auto in una compagna di viaggio intelligente. L’unione dell’esperienza virtuale con il vero piacere di guida, rappresenta il domani di tutti i costruttori“.

Sul fronte dell’estetica il veicolo si caratterizza per linee essenziali e pulite, non troppo dissimili dalla storica 1600 del 1962, già nota come “Neue Klasse”,  e dalla coupé 1600-02 del 1966.

Ma la vera peculiarità è rappresentata dai fari e dalla mascherina che potemmo definire interattivi, avendo la facoltà di individuare le espressioni facciali permettendo di interagire con gli utenti incontrati per strada. Per capirci meglio, riesce a riconoscere stati d’animo come lo stupore, la gioia o l’approvazione. E attraverso un avatar personale che appare sul finestrino laterale, ci consente di comunicare in maniera più chiara con l’esterno. Pensiamo ad esempio a quando vogliamo far passare un pedone, o concediamo la precedenza ad un altro automobilista. Inoltre grazie ad un sistema di riconoscimento, quando ci avviciniamo alla macchina, il nostro noi virtuale ci apre la portiera.

BMW i Vision Dee (BMW Official)
Rendering ufficiale della BMW i Vision Dee (BMW Official)

Infine, degno di nota, è il lavoro di minimalismo operato all’interno. La plancia è stata ridotta a pochi elementi e privata degli schermi. Le informazioni necessarie vengono proiettate su un rinnovato Head Up Display, che si estende lungo tutto il parabrezza e permette al guidatore di non abbassare lo sguardo e distrarsi. Tramite l’utilizzo di sensori shy-tech inseriti sul cruscotto, chi è al volante può decidere quanti e quali contenuti digitali vedere attivando la funzione con un pulsante. Nella fattispecie stiamo parlando di informazioni concernenti la guida, il sistema di comunicazione, la realtà aumentata e addirittura l’ingresso in mondi virtuali.

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