Corsie di emergenza e piazzole di sosta: come si utilizzano

In che frangente si possono usare le piazzole di sosta e le corsie di emergenza in autostrada? Cosa si rischia quando se ne abusa?

Sarà capitato anche a voi di trovarvi in autostrada e assistere alla classica scena dei furbetti del quartierino che transitano a tutta velocità sulla corsia di emergenza. O allo stesso modo di osservare vetture ferme in una piazzola di sosta.

Corsia di emergenza (AdobeStock)
Corsia di emergenza (AdobeStock)

Il Codice della Strada, in realtà ci impone delle regole stringenti sul loro utilizzo. Nello specifico l’articolo 3 comma 15 definisce cosa sia la prima.

“Adiacente alla carreggiata è  destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi”, si legge.

Come dice la parola stessa, quindi, la corsia di emergenza è destinata a situazioni particolari, anche se vi è la possibilità di transito per motivi ben precisi e per un breve lasso di tempo.

Corsia di emergenza, quando è consentito il transito

Se normalmente è vietato, il passaggio è consentito in alcuni specifici casi. Ad esempio se si guida un mezzo di soccorso con lampeggiante acceso, se il veicolo è in panne, o se il guidatore si sente male.

Cosa succede invece se c’è traffico? Bisogna semplicemente armarsi di pazienza e attendere il proprio turno. Se però ci si trova a distanza di circa 500 metri dalla propria uscita autostradale, allora si può prendere la corsia.

Se è notte e dobbiamo fermarci. E’ importante indossare un giubbotto segnaletico catarifrangente, segnalare la presenza della vettura mantenendo accese le luci di posizione o le quattro frecce e posizionando il triangolo almeno 100 metri alle spalle della macchina.

Per quanto concerne i pedoni, questi possono muoversi in corsia, solamente in caso di malore del conducente o del passeggero, con giubbotto catarifrangente indossato, piuttosto che per recarsi alla colonnina SOS più vicina, come previsto dall’articolo 175 comma 6 CdS.

Che si tratti di guasto o questioni di salute il periodo di permanenza non può essere superiore alle 3 ore. Entro i 180 minuti dovremo aver trovato una soluzione, che sia la chiamata dei soccorsi, piuttosto che del carroattrezzi.

Considerato che l’autostrada è pericolosa e non tutti tengono un comportamento integerrimo, non è bene camminare avanti e indietro in corsia, così come procedere in retromarcia.

Sul tema interviene l’articolo 176 comma 5 del Codice che ci dice: “Sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli è vietato sostare o solo fermarsi, fuorché in situazioni di emergenza dovute a malessere degli occupanti del veicolo o a inefficienza del veicolo medesimo. In questi casi, il mezzo deve essere portato nel più breve tempo possibile sulla corsia per la sosta di emergenza. O in sua assenza, sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando comunque qualsiasi ingombro delle corsie di scorrimento“.

I divieti di cui sopra, non valgono invece, per chi guida una vettura o un mezzo adibito ai servizi dell’autostrada. Tuttavia è necessaria un’apposita autorizzazione dell’ente proprietario.

Quali sono le emergenze

Come detto la sosta nella corsia più a destra deve essere il più breve possibile. Se ad esempio l’area di servizio più vicina è troppo lontana e si ha necessità di fare un bisogno corporale, ci si può fermare, ma non appena terminato occorre ripartire.

In caso di un colpo di sonno, la sosta è consentita, ma giusto il tempo di riprendersi. Non è possibile mettersi a dormire in auto. Per quello è consigliabile farlo nelle aree attratte, dove ci si può anche muovere liberamente e rifocillare.

Ma come funziona all’estero? In Germania o in Svizzera, tali corsie sono piuttosto strette e dedicate solamente alle soste momentanee dovute a un guasto tecnico, ossia se l’autovettura non riesce più a circolare. Non è invece usata dai mezzi di soccorso.

Corsie di emergenza, quali sanzioni sono previste

Chi viene colto il flagranza a fare un uso improprio delle corsie corre un bel rischio. Se circola liberamente senza motivo o si procede in retromarcia, la multa va dai 430 euro a 1731, più 10 punti sulla patente e la sospensione della stessa da 2 a 6 mesi.

Se il passaggio avviene prima dei 500 metri, la sanzione va da 87 a 344 euro, più un punto sulla licenza. In caso di sosta superiore a 3 ore oltre alla pena pecuniaria equiparabile a quella del primi due casi, si aggiunge la rimozione coatta del veicolo.

Qualora fermi e privi di giubbotto segnaletico indossato si pagano dai 41 ai 169 euro e un punto sulla patente, Se si transita a piedi da 26 a 102 euro.

In caso di sosta senza luci di posizione accese di notte da 36 a 148, più 1 punto sulla patente.

Infine, dimenticarsi o omettere di posizionare il triangolo dietro la macchina può costarci dagli 87 ai 344 euro.

Le piazzole di sosta, cosa sono e a cosa servono

Per quanto concerne le piazzole di sosta queste sono aree delimitate che si trovano a lato della corsia di emergenza e possono essere usate dagli automobilisti in caso di necessità. Le ritroviamo perlopiù in autostrada, dove sono presenti ogni mezzo chilometro, e, come detto, offrono la possibilità a chi ha bisogno di fermarsi.

Il discorso è lo stesso delle corsie. Ci si può arrestare solamente se vi è un vero bisogno e non per lungo tempo, a meno che non si stia aspettando il carro attrezzi. Pure qui vi è l’obbligo di indossare il giubbotto catarifrangente.

Piazzola di sosta, area di sosta attrezzata e area di servizio: cosa cambia

Per concludere chiariamo tre punti utili per capire meglio l’analisi che abbiamo fatto. Ovvero la differenza tra le piazzole di sosta, le aree di sosta attrezzate e quelle di servizio.

Per quanto concerne le prime, si tratta si uno slargo a lato della corsia di emergenza dell’ampiezza di un veicolo.

Le seconde, invece, sono più ampie, spesso alberate e consentono di sostare per quanto tempo di desidera. Sono zone parallele all’autostrada. A volte composte solo da parcheggi, altre dotate pure di bagni e fontanelle per bere.

Infine le terze prevedono la presenza di stazioni per il rabbocco del carburante, di bar o ristoranti e bagni. L’ideale se stiamo affrontando un viaggio lungo e magari abbiamo bisogno di riposarci in po’. E’ consigliabile prestare a attenzione alla segnaletica in modo da valutare le distanze e individuare il momento più opportuno per fermarsi.

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