Ferrari, arriva una prima stangata: la perdita è clamorosa

Brutte notizie per la Ferrari negli ultimi giorni, con due sponsor che hanno lasciato il Cavallino causando una gran perdita di denaro.

In casa Ferrari c’è trepidazione riguardo alla vettura della prossima stagione, che sta crescendo con il nome di progetto 675. L’auto, che non ha ancora un nome, verrà presentata il prossimo 14 novembre sulla pista di Imola, dove è previsto il primo filming day dell’anno.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 con Sainz e Leclerc (ANSA)

L’obiettivo è quello di accumulare i primi chilometri per verificare che tutto funzioni alla perfezione, prima di spedire il materiale in Bahrain per i test che scatteranno il 23 di febbraio. Le ultime indiscrezioni sulla nuova monoposto sono molto positive, e pare che l’auto stia nascendo sotto il limite di peso, i 798 kg imposti dalla FIA per le vetture ad effetto suolo.

Ovviamente, in F1 non si può correre sottopeso, e ciò significa che la Ferrari potrà spostare come meglio vorrà le zavorre per rendere la vettura più equilibrata. Buone notizie emergono anche dal punto di vista della power unit, con i guai di affidabilità che sembrano essere stati risolti.

Ciò significa che Charles Leclerc e Carlos Sainz potrebbero avere a disposizione tutta la potenza necessaria, alla quale dovettero rinunciare nella seconda parte del 2022. Uno degli aspetti da valutare maggiormente sarà quello legato alla gestione delle gomme, vero cruccio del Cavallino nell’ultimo decennio.

In questo senso, c’è molto da lavorare per quello che riguarda il lato sospensivo, ma su questo fronte trapelano poche indiscrezioni. Red Bull e Mercedes sono sempre state tecnologicamente più avanzate da questo punto di vista, con Adrian Newey che ha vinto la scommessa del pull-rod sulla RB18, portando la monoposto di Max Verstappen e Sergio Perez ad avere un netto vantaggio sulla concorrenza.

La Red Bull è una di quelle vetture che punta a lavorare molto sulla questione del peso, visto che la monoposto che ha dominato la seconda parte del 2022 aveva ancora qualcosa come 8-10 kg da rimuovere rispetto al limite imposto dalla FIA. Ciò non può non preoccupare la concorrenza, che sicuramente sta affilando le armi. A Maranello, come detto, c’è molta fiducia riguardo al progetto che verrà reso noto tra poche settimane, in una Imola che potrebbe essere blindata per un’occasione che non si presentava da tanti anni.

Ferrari, Velas e Snapdragon lasciano la squadra italiana

Il 2023 della Ferrari non si è di certo aperto nella maniera migliore. Infatti, la Scuderia modenese ha perso ben due sponsor, vale a dire Velas e Snapdragon, i quali si erano uniti al team più vincente della storia della F1 alla fine del 2021, apparendo sia sulle livree delle monoposto che sulle tute dei piloti nel 2022.

Entrambi i marchi erano catalogati come sponsor “premium”, ovvero tra quelli più importanti, ma dal prossimo anno non li ritroveremo più su vetture e tute. La Velas è un’azienda impegnata nel campo delle criptovalute, e sembra che i guai per il Cavallino non siano finiti, visto che una fonte vicina alla Rossa ha parlato del fatto che la Ferrari non avrebbe rispettato alcune clausole riguardo alle immagini NFT.

Quanto alla Snapdragon, che si occupa di chip semiconduttori, ancora non sono chiari i motivi della separazione, e tutto ciò andrà a produrre una perdita di 55 milioni di euro per la Scuderia modenese. Sulla rottura con la Velas potrebbe avere avuto un impatto non da poco anche il crollo delle criptovalute, che qualche tempo fa ha visto protagonista anche la Mercedes.

Il team di Brackley ha infatti rotto il legame con la FTX prima del Gran Premio del Brasile, rimuovendo i loghi presenti sull’ala posteriore delle frecce d’argento. Questo destino ha ora colpito anche il Cavallino, e c’è da dire che perdere 55 milioni non è una cosa da poco nella F1 moderna, dove, di certo, non ci sono più i soldi che c’erano in passato.

Il mondo degli sponsor ha conosciuto un cambiamento radicale alla fine del primo decennio del nuovo millennio, quando vennero eliminati i marchi di sigarette che portavano nelle casse dei team centinaia di milioni di euro e dollari. Da quel momento in poi sono subentrati nuovi tipi di accordi, e negli ultimi anni era esploso il legame tra le squadre e le criptovalute, ma ora qualcosa sta nuovamente cambiando.

Il Cavallino dovrà cercare di rimpiazzare questi due colossi in fretta, senza dimenticare che è ancora in vigore l’accordo con la Philip Morris, che dagli anni Novanta è legata alla squadra italiana. La perdita di uno sponsor dopo una breve collaborazione non è una novità per la Rossa, che già a fine 2019 perse la Lenovo dopo appena un biennio di collaborazione. Seguiranno altri aggiornamenti nei prossimi mesi.

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