Auto, quando si attua il fermo amministrativo? Ecco ciò che c’è da sapere

Chiunque guidi un’auto sa che ci sono delle regole da rispettare per non infrangere la legge. Ecco quando si parla di fermo amministrativo.

Per chi è proprietario di un’auto ci sono molte regole da rispettare, ma non soltanto per quanto riguarda la circolazione stradale. In molti casi, non si parla spesso di bollo, pagamento di multe o altro, ed è arrivato il momento di parlarvi di una sanzione che spesso ha messo in ginocchio tanti utenti della strada. Stiamo per introdurvi all’argomento del fermo amministrativo, una sanzione molto severa, ma che in alcune occasioni diviene indispensabile di fronte a comportamenti errati.

Auto, fermo amministrativo (AdobeStock)
Auto, fermo amministrativo (AdobeStock)

Il fermo amministrativo è un vero e proprio incubo per i titolari di un’auto che non sono in regola con i pagamenti, che siano essi relativi alle multe, ad un debito con il concessionario o comunque coinvolti in situazioni poco piacevoli dal punto di vista economico. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul fermo e come cercare di evitarlo in futuro.

Auto, tutte le informazioni sul fermo amministrativo

Oggi cercheremo di capire cosa si intende per fermo amministrativo, e per farlo non possiamo che iniziare dalla definizione, che interessa tutti coloro che possiedono un’auto. Si tratta di un atto che blocca l’utilizzo di un bene mobile, che in questo caso è proprio la vettura che utilizziamo per i nostri spostamenti.

Si applica per mancati pagamenti o per qualche manovra o azione svolta che non è in sintonia con il Codice della Strada. Chi lo emette? Viene effettuato da un agente che lavora per conto di un ente ben preciso, e come detto possono esserci tanti motivi che portano ad un atto di questo tipo, che sicuramente è molto rognoso da affrontare e superare.

Per farvi un esempio, è possibili che il fermo venga decretato da un concessionario, al termine dei 60 giorni di tempo che il proprietario di un’auto ha per procedere ad un pagamento. Il fermo amministrativo viene menzionato anche nell’articolo 214 del Codice della Strada, e viene spiegato anche cosa accade in presenza di questa decisione.

Il titolare del veicolo non potrà circolare, in quanto è come se l’auto fosse posta sotto sequestro, ed è obbligato a parcheggiarla in un luogo sicuro, come un parcheggio dove deve mantenerlo a proprie spese. Sulla vettura viene poi posizionato una sorta di sigillo, che fa capire che quel veicolo è stato posto a fermo amministrativo. Il sigillo verrà poi tolto in seguito.

La Polizia, quando una macchina è sotto fermo amministrativo, è tenuta a sequestrare anche la carta di circolazione al proprietario. Mentre è in atto il fermo, la vettura non può essere radiata, portata fuori dai confini nazionali, rottamata e, pensate, neanche parcheggiata sul suolo pubblico.

Ci sono vari motivi per il quale viene applicato il fermo amministrativo, e quando ciò accade vanno emessi alcuni dati, come:

  • Un debito preciso a cui si fa riferimento;
  • Il giorno preciso in cui è stato notificato il fermo amministrativo;
  • L’anno in cui è stato commesso un fatto specifico che ha portato al fermo amministrativo, o in cui è stato accumulato un debito;
  • Numero esatto della cartella esattoriale coinvolta;
  • Quantità di soldi da dover versare per far sì che il fermo amministrativo venga revocato;

Quando si parla di fermo amministrativo, il “colpevole” riceve una notifica di preavviso, che solitamente dura 30 giorni. In quel mese di tempo, la persona coinvolta ha tutto il tempo per cercare di mettersi in regola, altrimenti il fermo amministrativo verrà applicato senza ulteriori deroghe.

Anche il mancato pagamento di una serie di multe può far scattare il fermo della macchina. Ovviamente, dopo questa lunga spiegazione, vi starete chiedendo cosa può accadere a chi circola con una vettura sottoposta a fermo amministrativo. Nel malaugurato caso in cui vi venga in mente di fare una cosa del genere, sappiate che ci sono delle sanzioni salatissime che vi faranno, forse, cambiare idea.

Le somme da pagare partono da quasi 2 mila euro sino ad un massimo di 7 mila euro, ma vi può anche essere sospesa la patente per un periodo che va da un mese a ben tre mesi. In alcuni casi, è possibile anche fare ricorso se si crede di essere parte lesa, ovvero di aver subito un torto visto che il fermo amministrativo non era corretto.

Per ultimo, è bene segnalare cosa far per far rimuovere un fermo legittimo. In quel caso, l’unico atto è quello di saldare tutti i debiti che ci sono per poter riutilizzare la propria macchina, altrimenti occorre aspettare diverso tempo prima di potervi rimettere al volante, in molti casi, anche alcuni anni.

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