F1, Hamilton come Schumacher: c’è un dato da brividi che li accomuna

Lewis Hamilton e Michael Schumacher hanno conquistato 7 titoli mondiali a testa. Sono considerati tra i più grandi di sempre in F1, ma c’è un elemento di continuità che vi lascerà senza fiato.

Nel 2022 Lewis Hamilton non è riuscito a confermarsi al top a causa di una vettura poco competitiva. La Mercedes W13 avrebbe dovuto essere la monoposto della svolta, ma si è dimostrata una wing car fallimentare. Il sogno di conquistare l’ottava corona, dopo la beffa di Abu Dhabi 2021, si è trasformato in un incubo. L’inizio di stagione è stato un calvario per l’anglocaraibico.

F1 Lewis Hamilton Michael Schumacher (Ansa Foto)
F1 Lewis Hamilton Michael Schumacher (Ansa Foto)

All’atto della presentazione della nuova monoposto Lewis dichiarò che i fan avrebbero visto la migliore versione di lui. In realtà, complice una W13 pessima e un morale sotto scocca, il #44 si è ritrovato a cogliere il peggiore risultato della sua carriera in Formula 1. Il fenomeno di Stevenage non era mai arrivato al sesto posto della classifica nella sua lunga carriera cominciata in McLaren nel 2007, al fianco di Fernando Alonso. In 15 anni era sempre salito, almeno una volta in ogni campionato, sul primo gradino del podio. Nel 2022 ci è riuscito il giovane teammate, George Russell, in Brasile. Dopo aver conquistato la Sprint Race l’ex driver della Williams ha festeggiato il primo trionfo in carriera in F1.

Il successo del compagno di squadra è stato significativo ad Interlagos, giusto premio per un ragazzo che non ha mai mollato. D’altro canto Hamilton si è molto lamentato delle condizioni della sua vettura, dall’inizio di campionato fino all’ultimo istante, non abituato a vetture poco competitive. L’amarezza, inoltre, per il risultato della passata stagione ha avuto un peso decisivo. Il #44 si è fermato ad un solo giro dal conquistare il suo quinto titolo consecutivo, l’ottavo della sua carriera in F1. Avrebbe superato Michael Schumacher, ma il destino e un errore clamoroso dell’ex direttore Michael Masi, lo hanno privato di un riconoscimento che sentiva già cucito sulla pelle.

Lewis Hamilton ha manifestato ancora la voglia di primeggiare e strappare il titolo a Max Verstappen. Non ha nessuna voglia di mollare, nonostante l’avanzare dell’età e l’arrivo di una nuova gen di talenti impressionanti. Il nativo di Stevenage vorrebbe completare l’opera, lasciando il circus da campione del mondo. Avrà bisogno nel 2023 di un’auto straordinaria, anche perché la concorrenza sarà agguerrita. La Red Bull Racing ha concluso con oltre 200 punti di vantaggio, in classifica costruttori, sulla Scuderia Ferrari e sulle Frecce d’Argento. Che cilindrata ha una macchina di F1? Ecco lo scioccante dato.

F1, Lewis Hamilton sulla scia di Michael Schumacher

Per l’asso anglocaraibico, per quasi tutto l’arco della passata stagione, è stato impossibile poter mettere in difficoltà Max Verstappen e Charles Leclerc. Nel 2022 ha collezionato, comunque, 9 successi ma non è mai andato vicino alla vittoria. La Mercedes W13 si è rivelata fallimentare, sia sul piano telaistico che motoristico. La wing car teutonica non solo era lenta, ma anche poco agile nei tratti misti. Una volta risolto il problema del porpoising, con la direttiva 39, le performance sono migliorate, tuttavia non a livello delle RB18. La Stella a tre punte ha provato ad agguantare il secondo posto della Ferrari, senza riuscirci.

Non è la prima volta nella storia del circus che un pilota, dopo aver dominato un ciclo, finisce per fare una tremenda fatica in una nuova era. Il passaggio alle auto ad effetto suolo è stato epocale. I top team sono rimasti tali, ma la Mercedes ha fatto due passi indietro. Hamilton ha vissuto dei momenti pessimi, subendo il doppiaggio ad Imola da parte del bicampione del mondo della Red Bull Racing. Una stagione storta può capitare a tutti, tuttavia un 2023, sullo stesso stampo dello scorso campionato, sarebbe una mazzata dalla quale, difficilmente, Lewis si riprenderebbe.

Il suo contratto scadrà al termine della prossima annata. Un eventuale rinnovo dipenderà molto dalla affidabilità del progetto Mercedes. Lewis non cambierà squadra, provando una nuova esperienza sull’orlo della quarantina. E’ sempre stato un uomo Mercedes e rimarrà tale, ma se non dovesse guidare un’auto all’altezza del suo talento potrebbe anche decidere di appendere il casco al chiodo. In una recente intervista, rilasciata al quotidiano tedesco Bild, il #44 ha dichiarato: “A volte mi sveglio e ho la sensazione di non volerlo più fare. Altre volte penso di poter fare ancora altre cose per il resto della mia vita. Penso comunque che rimarrò in questo ambiente”.

F1, si torna al passato nel 2026? In programma un grande cambiamento. Ad accomunare Lewis Hamilton e Michael Schumacher c’è un dato a dir poco clamoroso. I due, nella storia della categoria del Motorsport, si sono dati la staffetta. Per 30 anni Michael Schumacher e Lewis Hamilton hanno conquistato i cuori dei tifosi con vittorie sensazionali. Dal 1992 al 2006 Michael, al volante di Benetton e Ferrari, ha vinto almeno un GP in ogni annata, mentre Hamilton lo ha fatto dal 2007 al 2021 su McLaren e Mercedes. Si è spezzato il fil rouge di trionfi nel 2022.

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