Al termine di una stagione trionfale per la Red Bull, non si placano le voci di una possibile cessione. Il talent scout Marko dice la sua.
Il 2022 è stato denso di emozioni per la Red Bull. Vincitrice di ben 17 gare su 22 in programma, si è aggiudicata il secondo titolo piloti consecutivo con Max Verstappen, così come quello costruttori, spezzando il dominio targato Mercedes cominciato nel 2014, con l’ingresso dei motori ibridi in F1. In mezzo a tutta questa gioia, però, non sono mancati i momenti negativi e di dolore. Come la multa di 7 milioni di dollari inflitta dalla FIA per aver violato il di 2,2 milioni della stessa moneta il tetto di spesa imposto per il 2021 e fissato a 145 milioni di dollari, a cui va sommata la riduzione del 10% del tempo a disposizione in galleria del vento. O la scomparsa dopo una breve, ma inesorabile malattia del fondatore del marchio Dietrich Mateschitz.
Il 22 ottobre scorso, con l’addio all’uomo che ha creduto nel progetto Circus, acquisendo nel 2005 la Jaguar, è sicuramente cambiato qualcosa di importante. La solidità dell’impegno nella top class dell’automobilismo si è incrinata. E da più parti hanno iniziato a farsi largo le voci di una possibile vendita del team.
Anzi, addirittura, tali indiscrezioni, avevano preso a circolare quando ancora l’imprenditore austriaco era ancora in vita, benché in condizioni non buone.
Marko conferma un futuro traballante?
Ad essere a rischio, più che la scuderia principale, sarebbe quella che oggi conosciamo come Alpha Tauri, ma che nel 2006 il compianto manager acquisì come Minardi e ribattezzò Toro Rosso.
E’ proprio grazie alla sorella minore che tanti corridori importanti sono stati lanciati. Da Sebastian Vettel, a Carlos Sainz, da Daniel Ricciardo, a Mad Max. Alcuni dei nomi più importanti della griglia odierna sono figli della filiera che, il dirigente, grande amante dello sport in generale, aveva fortemente voluto.
Grazie alla severità e alla capacità di Helmut Marko di individuare i talenti, oggi, quello che era meramente il brand di una bevanda, è diventato fonte di campioni delle quattro ruote. Ma, come detto, qualcosa nei prossimi mesi potrebbe essere alterato.
L’equipe di Faenza ha sofferto molto in quest’annata, concludendo al nono posto della generale marche. Ecco perché, per garantirle un futuro migliore e con maggiori risorse ci sarebbe il pensiero di una cessione. La riflessione sarebbe stata avviata dal nuovo CEO del gruppo Red Bull Oliver Mintzlaff, e lo stesso cacciatore di talenti lo ha confermato.
Nei giorni scorsi ci sarebbe stata una conversazione seria sull’avvenire di almeno una delle due squadra. “Effettivamente abbiamo parlato del domani e di come vorremmo approcciarlo“, il commento che non lascia spazio a dubbi del 79enne al Kleine Zeitung.
Per il nuovo direttore generale, questi sono stati mesi di conoscenza e full immersion in un ambiente a lui non perfettamente noto. E adesso è arrivato il tempo di prendere delle decisioni.
“Stiamo analizzando un po’ tutto”, ha confidato il consulente. “Bisogna sempre fare qualcosa. Perché come dice il nostro motto, restare fermi, equivale ad andare indietro. La continuità è certamente un ingrediente cruciale per il successo, sebbene le prestazioni attuali di Alpha Tauri non siano state soddisfacenti“, la sua sentenza che lascia ogni porta aperta.