MotoGP, ammissione piccante di Bagnaia ed Agostini: parole di fuoco

Pecco Bagnaia ha da poco vinto il titolo della MotoGP, replicando un’impresa di Giacomo Agostini. Le loro parole fanno arrossire.

La MotoGP è tornata a parlare italiano in questo 2022, con il Tricolore che ha sventolato per la Ducati e per il nostro Pecco Bagnaia. Il rider torinese, dopo una lunga rincorsa, è finalmente riuscito a mettere le mani sul titolo mondiale, riportandolo anche alla casa di Borgo Panigale che, per quanto riguarda i piloti, lo attendeva dall’impresa di Casey Stoner datata 2007.

Bagnaia e Agostini (ANSA)
Bagnaia e Agostini (ANSA)

Il 2022 è stato l’anno dei famosi corsi e ricorsi storici, dal momento che si è ripetuta un’impresa tutta italiana, fatta dalla vittoria del titolo di un nostro pilota su una moto che ci appartiene, come fece mezzo secolo fa Giacomo Agostini, in sella alla mitica MV Agusta, un mezzo entrato nella storia.

Bagnaia ha interrotto un digiuno italiano che durava da 13 anni, visto che l’ultimo a farcela era stato Valentino Rossi nel 2009, ma su una Yamaha. Quella di Pecco è stata un’impresa, dal momento che dopo la caduta del Sachsenring il distacco da Fabio Quartararo era di ben 91 punti, quando ci trovavamo praticamente a metà stagione.

Uscire sconfitti da questo campionato, con la competitività raggiunta dalla Ducati, sarebbe stata una mazzata per Pecco, che invece è riuscito a scrollarsi la pressione di dosso, mettendo le mani sul suo primo titolo iridato. Ora, davanti a lui c’è una cosa ancor più difficile da fare, vale a dire inseguire ed ottenere la riconferma.

La stagione 2023 della MotoGP si preannuncia ancor più bella rispetto a quella che si è appena conclusa, visto che gli spunti d’interesse aumenteranno a dismisura. In primis, il rider torinese dovrà vedersela con un mastino come Enea Bastianini al suo fianco, uno che ha già vinto quattro gare nel campionato scorso, dando del filo da torcere al suo futuro compagno di squadra.

Il “Bestia” non arriverà di certo nel team factory per fare da secondo pilota, e conoscendolo metterà pressione sin da subito al campione del mondo. La Ducati dovrà risolvere il problema che l’ha colpita negli ultimi due anni, ovvero quello relativo alla partenza della stagione.

La Desmosedici è la miglior moto già da qualche anno, ma non sempre riesce a carburare sin dalle prime gare, permettendo agli altri di fuggire. Di questo ne aveva approfittato Quartararo sia nel 2021 che quest’anno, ma al contrario della passata stagione, Bagnaia è riuscito nella rimonta.

“El Diablo” ha tutte le carte in regola per tornare ad essere competitivo, ma c’è bisogno di un gran passo in avanti da parte della Yamaha, specialmente sul fronte motoristico. A pieno regime, a meno di altri episodi sfortunati, ci tornerà anche Marc Marquez, che dopo l’ultimo intervento chirurgico sembra finalmente aver risolto i propri problemi al braccio destro.

Anche per lui è valido il discorso relativo alla velocità della moto, e dalla Honda ci si attende un risveglio dopo un triennio da incubo. La Ducati dovrà porre attenzione anche ad Aprilia e KTM, ovvero le rivali che nel finale di stagione erano maggiormente vicine alla Desmosedici GP22, anche se la casa di Noale è leggermente calata rispetto alla prima parte di campionato.

La sfida si preannuncia epocale, con Bagnaia che non ha ancora fatto sapere il numero con il quale difenderà il proprio titolo. L’ultimo ad usare l’1 è stato Stoner nel 2012, a seguito dell’unico titolo vinto in sella alla Honda dell’anno precedente. Il rider torinese dovrà prendere la propria decisione nelle prossime settimane.

MotoGP, Bagnaia ed Agostini sul sesso prima delle gare

Un argomento che può essere considerato un tabù in ogni ambito della società è quello del sesso, ed è ovvio che anche gli sportivi lo facciano, anche in quantità molto importanti. Pecco Bagnaia, neo-campione del mondo e Giacomo Agostini, leggenda italiana con all’attivo 15 titoli mondiali, hanno parlato proprio di questo scomodo ma affascinante argomento, in una lunga intervista concessa a “Motociclismo“.

Pecco ha ammesso: “Dal mio punto di vista, è un atto d’amore, quindi va bene farlo sempre“. Agostini, forse più imbarazzato, ha detto: “Una volta mi è capitato, ma poi non l’ha mai più rifatto“. Il 15 volte iridato non si è sbilanciato troppo, ed ha preferito sbrigare la questione con un’affermazione comunque esaustiva.

A parte questi argomenti “scomodi”, c’è da dire che questi due rider ci hanno fatto sognare, ognuno a modo loro. Pecco ha tanta strada da fare prima di impensierire i record del connazionale, che si è detto molto felice della rimonta andata a buon fine nel 2022. L’appuntamento è alla prossima stagione, nella speranza che la Ducati continui a volare.

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