Ferrari, è giusto puntare su Sainz? La stampa inglese ha una teoria

La Ferrari deve decidere in fretta se puntare su Leclerc o Sainz, anche se la scelta appare scontata. Gli inglesi sorprendono i tifosi.

In casa Ferrari le cose sono destinate a cambiare in fretta con l’arrivo di Frederic Vasseur, che dal 9 gennaio prossimo diventerà a tutti gli effetti il nuovo team principal della Scuderia modenese. Secondo le prime indiscrezioni, il manager ed ingegnere francese non pare intenzionato a rivoluzionare la Gestione Sportiva, ma qualche modifica ci sarà.

Sainz (LaPresse)
Sainz vuole puntare a vincere il titolo mondiale (LaPresse)

Sul fronte tecnico, appare ormai scontato il ritorno di Simone Resta, che lasciò Maranello nella primavera del 2018 per via di alcuni disaccordi con Mattia Binotto, all’epoca direttore tecnico. Resta dovrebbe arrivare dalla Haas per occupare proprio questa posizione, ponendosi a capo del reparto che si occupa di progettare e realizzare la monoposto.

Qualche posizione nelle gerarchie dovrebbe perderla anche Inaki Rueda, il responsabile delle strategie che comunque non sembra destinato ad essere messo alla porta nonostante i disastri che continua a combinare dal lontano 2015, anno in cui arrivò dalla Lotus. A tutto ciò si aggiunge una questione altrettanto spinosa, vale a dire quella della gestione piloti.

Charles Leclerc e Carlos Sainz sono compagni di squadra da ormai due anni, e se il 2021 aveva lasciato alcuni dubbi su chi fosse l’uomo su cui puntare, la stagione appena conclusa ha dato il suo giudizio definitivo. Il monegasco è chiaramente più veloce, e la conferma arriva dai 62 punti di vantaggio a fine stagione, che non rispecchiano la reale differenza tra i due.

Infatti, il gap sarebbe potuto essere ben più ampio, considerando che Leclerc è stato rallentato in maniera ancor più importante rispetto a Sainz dalle strategie, per non parlare delle due power unit andate in fiamme in Spagna ed in Azerbaijan mentre stava dominando in entrambi i casi.

Binotto aveva fatto capire che sotto la sua gestione i due sarebbero stati considerati alla pari anche nel 2023, mentre con Vasseur le cose potrebbero andare in modo diverso. Per pensare di poter vincere il titolo è ormai scontato che occorre puntare su un pilota soltanto, con l’altro pronto ad aiutarlo.

La conferma arriva dalla Mercedes della coppia formata da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, ma anche dalla Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Giocarsela con due piloti alla pari ha senso soltanto quando c’è una chiara superiorità tecnica, come quando Sir Lewis si trovava a competere contro Nico Rosberg nel triennio 2014-2016, epoca nella quale la Mercedes dava almeno un secondo al giro a tutti.

La Ferrari, a meno di miracoli, non sarà in questa condizione nel 2023, e la considerazione che Binotto aveva per Sainz ha portato lo spagnolo a farsi delle idee discutibili. Carlitos è convinto di poter vincere il mondiale, ma la pista ha detto altro. Il figlio del due volte campione del mondo rally ha commesso troppi errori nel 2022 e si è dimostrato inferiore a Leclerc, e la vittoria di Silverstone è stata frutto di un regalo della squadra e non certo farina del suo sacco.

Ferrari, Mark Hughes punta su Carlos Sainz per il 2023

La Ferrari dovrà operare una scelta sin dalle prime gare della stagione, ed in merito alla questione piloti è apparsa un’interessante quanto discutibile analisi sulle colonne di “The-Race.com“. A firmarla è stato l’esperto britannico di F1 Mark Hughes, secondo il quale Carlos Sainz merita credito per essere riuscito a sfidare Charles Leclerc.

Se si vanno a vedere alcune gare come il Messico o il Canada, Carlitos ha dimostrato di poter avere il passo del compagno di squadra, ma il problema è sorto in altre occasioni. Un esempio su tutti quelli che possiamo fare è Austin, pista sulla quale lo spagnolo aveva ottenuto una splendida pole position, con Leclerc dodicesimo sulla griglia per aver cambiato la power unit.

Sainz aveva una chiara occasione per vincere la sua seconda gara stagionale, ma alla partenza è stato divorato da Max Verstappen, per poi cercare una traiettoria improbabile che lo ha portato ad essere preso in pieno dalla Mercedes di George Russell, colpevole sicuramente di un errore in frenata. Il nativo di Madrid ha sbagliato in troppe occasioni, come al secondo giro di Melbourne, nelle qualifiche di Imola o al primo giro di Suzuka, ed è chiaro che per essere un top driver e giocarsi il titolo serva ben altro.

La stampa britannica nutre molta fiducia nello spagnolo, che però nel 2023 avrà bisogno di un netto cambio di passo per guadagnare punti e pensare di giocarsela con i migliori. La Ferrari dovrà gestire una patata bollente come si dice in gergo, e la nuova gestione si dovrà dimostrare pronta ad una lotta intestina non da poco.

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