Verstappen, che frecciata alla Mercedes: le sue parole faranno discutere

Il bicampione del mondo, Max Verstappen, ha mandato un messaggio importante ai rivali della Mercedes. Chissà come la prenderà il sette volte iridato, Lewis Hamilton.

Il nativo di Hasselt, in un’intervista alla Nbc, ha risposto alla domanda se preferisce una stagione dominante come quest’anno o una dura battaglia come il 2021. Secondo Verstappen entrambe hanno i loro pro e contro. Tuttavia, ha aggiunto che non è stata per lui, davvero, una stagione dominante come quelle degli anni d’oro della Mercedes. L’era ibrida della Formula 1 aveva messo in mostra un chiaro strapotere tecnico, ad eccezione di pochissime annate. La Stella a tre punte ha dominato dal 2014 al 2021, vincendo otto campionati costruttori di fila.

Max Verstappen Red Bull Racing F1 (Ansa Foto)
Max Verstappen Red Bull Racing F1 (Ansa Foto)

Le uniche annate più incerte sono state il 2017 e il 2018 dove fu la Scuderia Ferrari a provare a mettere in difficoltà l’armata teutonica, ma i campionati si chiusero sempre con netto anticipo. L’unica stagione, veramente, combattuta è stata il 2021 con una Red Bull Racing in formato mondiale, in grado di piegare la resistenza di Lewis Hamilton. Quest’ultimo, complice anche un errore di valutazione dell’ex direttore di gara Michael Masi, perse l’occasione di celebrare l’ottavo riconoscimento iridato personale. Nessuno nella storia era andato così vicino a vincere otto titoli, nemmeno Michael Schumacher. Lewis, infatti, fu beffato all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, sorpassato da Max Verstappen a pochi metri dalla gloria.

Negli anni precedenti la Red Bull Racing, invece, aveva sofferto tremendamente la forza degli avversari. In alcune stagioni la Ferrari surclassò il team austriaco, ma grazie alla collaborazione con Honda tutto è cambiato. La squadra con sede a Milton Keynes è tornata ai fasti del passato, riuscendo ad unire l’affidabilità e la performance delle PU giapponesi alla qualità telaistica delle monoposto progettate da Adrian Newey. Il risultato si è visto in modo lampante nel 2022 con la rinascita delle auto ad effetto suolo. L’ingegnere inglese si era laureato con una tesi di laurea sulle wing car.

Max Verstappen, ecco i suoi successi

Newey si è dimostrato, nel circus, il massimo esperto della materia. La RB18, dopo qualche problemino tecnico iniziale, è diventata il punto di riferimento in pista. L’auto ad effetto suolo austriaca, una volta alleggerita, ha demolito la Ferrari e la Mercedes. La F1-75 ha conquistato 4 gare, tre con Leclerc e una con Sainz, mentre la W13 ha festeggiato un solo successo con Russell in Brasile. La RB18 ha vinto la bellezza di 17 gare su 22, chiudendo i giochi già ad Austin, in Texas. Max Verstappen ha siglato un record che non era riuscito, negli anni migliori, nemmeno a Michael Schumacher sulla Ferrari e Sebastian Vettel sulla Red Bull, collezionando 15 trionfi. I campioni tedeschi si erano fermati a 13. Complici anche i calendari dilatati, arricchiti dalle Sprint Race, il vantaggio di Max Verstappen è stato imbarazzante.

Charles Leclerc è passato dallo sfidare il figlio d’arte di Jos a doversi difendere dagli attacchi arrembanti di Sergio Perez. Un passo indietro che ha contribuito alla cacciata di Mattia Binotto. La Mercedes, dopo aver ottenuto la direttiva anti porpoising, è migliorata sul piano prestazionale, ma è rimasta la terza forza del campionato. I numeri del 2022 parlano chiaro ed è stata una annata con un solo padrone. La Scuderia modenese ha chiuso con oltre 200 punti di vantaggio sulla Ferrari. Il Budget cap gate, però, non ha aiutato l’immagine, sempre trasparente, del team.

Il driver olandese della Red Bull Racing sostiene di essere stato, effettivamente, spinto dai competitor, ma Ferrari e Mercedes hanno avuto diversi problemi tecnici. La Rossa si è fermata in più di una occasione a causa delle avarie ai motori Superfast. La Mercedes, seppur affidabile, ha visto con il binocolo, per gran parte della stagione, la squadra con sede a Milton Keynes. “Sembra una stagione dominante, ma in realtà quando la analizzi, io non ho ottenuto così tante pole perché la nostra macchina sul giro secco non è stata la più veloce per la maggior parte dell’annata”, ha confessato il bicampione del mondo.

Il pole man dell’anno è stato Charles Leclerc. Quest’ultimo ha registrato 9 partenze al palo contro le 7 del toro di Hasselt. Verstappen ha aggiunto: “Non direi che questo è stato un vero dominio perché se domini davvero parti in pole e ti allontani e basta. Cosa che non era il caso nella maggior parte delle volte, specialmente all’inizio dell’anno dove non credo che avessimo l’auto più veloce, ma abbiamo comunque ottenuto qualche vittoria“. L’olandese tremò nelle prime fasi, ma fu molto bravo in Arabia Saudita, ma già dal quarto Gran Premio, ad Imola, lo strapotere tecnico della RB18 emerse in modo chiaro.

I piazzamenti sul podio e le vittorie nel momento in cui la Ferrari era al vertice sono state molto importanti per il campione del mondo olandese. Sul confronto tra 2021 e 2022 il pilota non ha una marcata preferenza.Mi piacciono entrambi, mi piace lottare per questo, ma anche a volte è bello dominare, come ad esempio a Spa Francorchamps“, ha ricordato un soddisfatto Verstappen.

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