Ferrari, ecco i problemi che dovrà risolvere Frederic Vasseur

La Ferrari cambia tutto e punta su Frederic Vasseur, il quale avrà davanti a sé una sfida non da poco. Ecco gli aspetti da migliorare.

La notizia è ufficiale da poche ore, ma siamo sicuri che avrà risonanza mediatica per tanti mesi: Frederic Vasseur è il nuovo team principal della Ferrari, e rimpiazzerà Mattia Binotto a partire dal 9 gennaio prossimo. Il francese lascia così l’Alfa Romeo Racing, cedendo il proprio posto ad Andreas Seidl.

Ferrari Frederic Vasseur (ANSA)
Ferrari Frederic Vasseur è il nuovo team principal del Cavallino (ANSA)

L’ex boss di Porsche nel FIA WEC, che era arrivato in McLaren due anni fa, inizierà così a conoscere il team di Himwil, nell’attesa che cominci la partnership con Audi in programma nel 2026. Al suo posto in McLaren è stato promosso Andrea Stella, ex ingegnere di pista di Fernando Alonso prima in Ferrari e poi capo di questo reparto a Woking, che dal 2023 avrà l’occasione della sua vita.

Questo inverno verrà ricordato come uno dei più turbolenti nella storia della F1 riguardo ai team principal, visto che lunedì pomeriggio anche in Williams è cambiato tutto. Dopo soli due anni, è stato dato il benservito a Jost Capito, ma non c’è ancora il nome di colui che lo andrà a rimpiazzare.

La Ferrari è sicuramente il team più attenzionato, e lo stesso, ovviamente, varrà per Vasseur. Il manager francese si ritroverà davanti ad una situazione complicata, visto che la monoposto del 2023 è stata costruita sotto la supervisione di Binotto, ma tutto cambierà a partire dall’inizio di gennaio.

I problemi da risolvere a Maranello non mancano di certo, ed oggi vi mostreremo una panoramica generale sulle cose da risolvere nel più breve tempo possibile. Vasseur è pronto ad una sfida senza precedenti per quanto riguarda la sua carriera, ed in questo momento, tutti si stanno chiedendo se ne sarà all’altezza. Per lui parleranno i risultati.

Ferrari, i vari punti su cui lavorerà Frederic Vasseur

La Ferrari ha evidenziato diversi punti critici durante queste stagioni sotto la guida di Mattia Binotto, e Frederic Vasseur dovrà cercare di fare un passo in avanti per provare a sfidare alla pari dei colossi come la Red Bull e la Mercedes. Nelle prossime righe, analizzeremo nel dettaglio i punti da migliorare.

  1. Strategie: La Rossa ha perso almeno 4-5 vittorie, in questo 2022, per via di decisioni strategiche sconsiderate, che hanno un colpevole ben preciso in Inaki Rueda e nel suo staff. Per migliorare da questo punto di vista servirà eliminare qualcuno e fare entrare i famosi pistaioli, tanto cari all’ex boss Maurizio Arrivabene. Aver mandato via Binotto per poi lasciare al proprio posto sarebbe un autogol clamoroso;
  2. Puntare tutto su Charles Leclerc: Binotto non ha mai messo il monegasco al centro del progetto, considerandolo alla pari di Carlos Sainz. In molti casi, è sembrato che fosse addirittura lo spagnolo, come ci insegna quanto accaduto a Silverstone lo scorso luglio. Per puntare al titolo mondiale serviranno gerarchie chiare sin da inizio stagione, con Carlitos al servizio del più talentuoso compagno di squadra;
  3. Sviluppo della vettura nel corso del campionato: Questa è una problematica che si trascina dal 2009 in casa Ferrari. Parecchie volte, come nel 2010, 2013, 2017, 2018 e 2022, la monoposto era probabilmente la migliore ad inizio anno, ma è poi crollata in fase di upgrade nel confronto con Red Bull e Mercedes. Un qualcosa del genere, contro squadre di quel livello, non è più ammissibile, altrimenti il mondiale resterà un miraggio;
  4. Miglioramento del peso politico: La Scuderia modenese è il team più storico ed antico della F1, ma da troppi anni non conta più nulla in FIA. Red Bull e Mercedes sono quasi delle protette come ben si vede dalle decisioni che prendono i giudici durante le gare, e questa cosa dovrà cambiare in futuro;
  5. Passo in avanti a livello di mentalità: A Maranello, da ormai troppi anni, non c’è più una mentalità vincente. All’interno della squadra non ci sono persone che hanno in curriculum vittorie mondiali o esperienze di un certo livello altrove. Da questo punto di vista, Vasseur dovrà lavorare e non poco, anche criticando e spronando la squadra in maniera importante se ce ne sarà bisogno, senza difenderla a spada tratta come faceva Binotto. Occorre prendere spunto da Christian Horner e Toto Wolff.

Facile a dirsi, molto meno a farsi. A Maranello c’è moltissimo da fare, sia dal punto di vista politico che sportivo, nell’attesa che possa tornare Simone Resta in qualità di direttore tecnico. La Scuderia modenese è pronta per ripartire per l’ennesima volta, nella speranza che Benedetta Vigna riesca a dare la giusta impronta a questo team assieme a Vasseur ed i suoi collaboratori.

Impostazioni privacy