MotoGP, Paolo Beltramo e l’aneddoto su Simoncelli: parole da brividi

Paolo Beltramo è uno dei personaggi a cui gli appassionati di MotoGP sono più legati. L’ex inviato di Mediaset ha parlato di Simoncelli.

Il 23 ottobre del 2011 la MotoGP fu scossa dalla terribile morte di Marco Simoncelli, deceduto in pista a seguito di una caduta avvenuta durante il Gran Premio della Malesia. Il “Sic” scivolò nel corso del secondo giro, venendo investito in pieno dalla Yamaha di Colin Edwards e, marginalmente, anche dalla Ducati dell’amico Valentino Rossi.

Marco Simoncelli (ANSA)
Marco Simoncelli (ANSA)

La Honda Gresini di Marco tagliò trasversalmente la pista, forse a causa dell’elettronica che gli impedì di prendere la tangente, e tutti conosciamo il tragico esito di quell’episodio. La sua morte venne annunciata da Paolo Beltramo, storico inviato di Mediaset per la MotoGP, che comunicò la notizia a tutti gli italiani trattenendo a stento le lacrime.

Tra i due c’era uno splendido rapporto, ed il noto giornalista perse un vero e proprio amico, impegnato a fare ciò che ama e tragicamente scomparso sulle stessa pista che tre anni prima lo aveva incoronato campione del mondo della 250. Quest’anno, a distanza di 11 anni, il Motomondiale è tornato a correre il GP della Malesia lo stesso giorno in cui morì Simoncelli, e la vittoria è andata a Pecco Bagnaia, il quale ha ipotecato il titolo proprio in quel di Sepang.

Intervistato al programma “Talk GP” di Fabio Fagnani, Beltramo ha raccontato le sue sensazioni ed un aneddoto curioso che ha visto protagonista Paolo Simoncelli, il padre di Marco, che ancora oggi sente abitualmente. Le sue parole colpiranno profondamente tutti gli appassionati.

MotoGP, Paolo Beltramo da brividi su Marco Simoncelli

Come anticipato poco fa, Pecco Bagnaia ha vinto il Gran Premio della Malesia ad 11 anni esatti dalla morte di Marco Simoncelli, avvenuta sulla medesima pista. Paolo Beltramo, storico inviato per la MotoGP e grande amico del “Sic”, non ha avuto vita facile nel seguire il secondo giro di gara, ma ha anche raccontato un curioso aneddoto legato ad un guanto del pilota italiano.

Ecco le sue parole: “Per me è stato come un cerchio che si chiude, come accaduto a Paolo Simoncelli quando tornò lì dopo 2-3 anni ed una ragazza gli diede il guanto che Marco non aveva più quando ebbe la caduta fatale. Mi sembra fosse quello della mano sinistra. Una ragazza lo comprò da una vendita e lo portò a Paolo in aeroporto, è stata un segno speciale. Ora siamo tornati ad 11 anni di distanza a disputare una gara di MotoGP sullo stesso circuito alla stessa ora, ho fatto fatica a guardare il secondo giro“.

Ormai è così, c’è poco da fare, ripenso tutti i giorni a quella gara. Il tempo fa in modo che tu ti abitui, ma non cambia l’intensità della mancanza. Non è naturale come perdere i genitori, capita a tutti. È molto più innaturale quando un figlio viene perso dal genitore, è contro le leggi del tempo. Anche per me la mancanza di Marco è molto pesante, il destino, a volte, è bastardo“.

Beltramo ha poi parlato del rapporto che c’è con Paolo Simoncelli, con cui avvengono ancora molte conversazioni e c’è pur sempre un legame, nonostante il tempo crei alcune dinamiche che rischiano di allontanare le persone: “Se mi sento ancora con Paolo? Certo, siamo amici e ci vogliamo bene, a Misano siamo stati insieme. Credo che Marco mi abbia lasciato in eredità affettiva questo rapporto con Paolo, ma anche con Rossella, con Kate e con Martina e tutti gli amici. Piano piano il tempo ti allontana, io per esempio non vado più alle corse e ci vediamo meno, facciamo meno cose in comune. Abbiamo meno cose delle quali parlare, ma ci vediamo e ci sentiamo spesso. Ci vogliamo molto bene“.

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