Autostrade, rivoluzione in arrivo: ecco cosa cambierà per gli automobilisti

Le Autostrade sono pronte ad accogliere tante novità per accelerare la transizione ecologica. Ecco tutto ciò che cambierà in futuro.

La transizione ecologica sta conducendo verso enormi cambiamenti sul fronte della mobilità, ed anche le nostre Autostrade sono destinate a cambiare nei prossimi tempi. Così come le case costruttrici, anche i governi stanno investendo enormemente nei trasporti del futuro, con l’elettrico che si sta prendendo sempre più spazio sul fronte degli spostamenti.

Autostrade (AdobeStock)
Autostrade (AdobeStock)

Ricordiamo che l’Europa ha posto un limite, ovvero il 2035, per quanto riguarda la produzione di veicoli con motore termico, ma non tutto potrebbe andare secondo i piani. Infatti, visto il ritardo nelle infrastrutture ed un indice di vendita non ancora eccezionale per quanto riguarda le auto elettriche, potrebbero esserci alcune deroghe.

Al momento si sta ragionando sul permesso alla produzione di auto ibride plug-in o spinte da carburanti ecosostenibili, ma per il momento non c’è stato ancora un annuncio ufficiale. In Italia c’è grande attesa per l’uscita della nuova Fiat Panda, che dovrebbe rendere l’auto “alla spina” più fruibile dai cittadini.

Infatti, questa tipologia di auto è ancora molto costosa, ed in pochissimi possono permettersela considerando la crisi economica in cui siamo immersi. Secondo le stime, attualmente non vi è un grande risparmio neanche riguardo ai consumi, dal momento che i prezzi raggiunti dall’elettricità rendono queste auto molto simili a quelle diesel o benzina sul fronte delle spese per i “pieni”.

Inoltre, come dicevamo in apertura, nel nostro paese vige un problema legato alle infrastrutture. Quella più banale è ovviamente la colonnina di ricarica, ed i dati in questo senso sono ancora troppo lontani da ciò che sarebbe necessario per garantire una copertura completa.

Ad oggi, secondo dati ufficiali, in Italia ci sarebbero circa 32 mila punti di ricarica, suddivisi in 16 mila colonnine. Tuttavia, un dato positivo è l’aumento di questi dati, dal momento che a fine 2020 i punti per ricaricare le auto elettriche erano circa 20 mila, poi saliti a 24 mila nei mesi successivi che hanno condotto al settembre del 2021. Questa statistica testimonia che c’è stato un netto aumento di investimento sul fronte della mobilità green, ma ancora non è sufficiente.

Per cercare di dare una svolta importante a questa problematica, alcuni importanti cambiamenti riguarderanno le nostre Autostrade. Non tutte le aree di servizio sono infatti disposte di colonnine di ricarica, ma lo stesso discorso vale anche per i biocarburanti ed altri elementi fondamentali per la salvaguardia del pianeta. Ecco cosa cambierà nei prossimi mesi, una vera e propria rivoluzione rispetto al passato.

Autostrade, arrivano nuove colonnine ed altre novità

I trasporti hanno bisogno di diventare più sostenibili, ed è per questo che l’ENI, la Cassa depositi e prestiti ed Autostrade per l’Italia stanno mettendo in atto una sorta di alleanza per accelerare la mobilità greeen. L’obiettivo? Una decarbonizzazione che possa procedere spedita, passando proprio per le lunghe e più importanti vie di comunicazione del nostro paese, tramite interventi mirati e molto rapidi.

Un comunicato congiunto delle tre società ha spiegato: “La nostra unione comprende la costruzione e lo sviluppo dei nuovi vettori energetici che sono studiati sia per i mezzi pesanti, che per le comuni automobili. I luoghi in cui si farà rifornimento andranno ad ospitare un numero sempre più alto di colonnine per la ricarica elettrica al 100%, nonché i nuovi carburanti meno inquinanti“.

L’obiettivo è quello di incrementare la possibilità di ricaricare le auto elettriche con tantissime nuove colonnine sparse per le Autostrade italiane, ma non solo. Sempre più spesso, infatti, potremo trovare i biocarburanti quando andremo ad effettuare i nostri rifornimenti, e tante risorse verranno destinate anche all’idrogeno.

L’amministratore delegato di ASPI, vale a dire Roberto Tomasi, ha dato una sua lettura della vicenda: “Al giorno d’oggi, la sostenibilità è diventato un qualcosa di non più rimandabile e va considerata come una priorità assoluta. I trasporti su gomme e la rete fatta dalle autostrade può diventare fondamentale per lo sviluppo di queste novità. C’è tanto da fare ma siamo pronti per agire insieme“.

Arrivati a questo punto, è lecito attendersi tanti aggiornamenti sulle nostre vie di comunicazione. I governi, al giorno d’oggi, non intendono più rimandare la transizione ecologica, che coinvolge anche e soprattutto i trasporti. Le auto elettriche devono però conoscere ancora un forte sviluppo, anche a livello di costi e spese di manutenzione.

I carburanti, andando avanti nel tempo, potrebbero essere sempre meno costosi, e questa è la grande speranza dei puristi che si augurano di vedere ancora a lungo il motore termico. Questa, al giorno d’oggi, pare una possibilità piuttosto remota, ma nulla è ancora deciso vedendo come cambiano in fretta le cose.

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