Trasforma una Toyota in una Ferrari: dopo accade una cosa assurda

La Guardia di Finanza ha fermato un bolide rosso che appariva una Ferrari F430. L’auto era una Toyota MR coupé ed il proprietario è stato denunciato per contraffazione.

Ad Asti è avvenuto un sequestro a dir poco incredibile. Un ventiseienne era alla guida di un bolide da oltre 200.000 euro, ma qualcosa non quadrava. La Ferrari F430 appariva strana, seppur fosse identica all’originale, ed è partita la cd. “operazione cavallino” della Guardia di Finanza. Dopo il fermo, l’auto è stata analizzata ed è emerso che si trattava di una contraffazione. Sotto le vesti di una magnifica F430 si celava una Toyota MR.

Auto Ferrari (AdobeStock)
Auto Ferrari (AdobeStock)

La coupé della casa giapponese ha dimensioni molto più piccole della sportiva modenese. Il nome delle vettura stava per Midship Runabout 2 Seats o secondo un’altra teoria per Mid-engine, Rear-wheel Drive, 2 Seats. La MR2, infatti, fu lanciata negli anni ’80 con un motore in posizione centrale, mentre la trazione era posteriore. La coupé con due posti secchi è stata prodotta, negli anni, in 3 serie. La prima e la seconda serie, rispettivamente MKI e MKII, furono lanciate in configurazione Targa (parte centrale del tetto rimovibile) e poi coupé. La terza serie MKIII, invece, divenne una spider con tetto in tela apribile. La piccola sportiva Toyota fu commercializzata negli anni ’80 con motorizzazioni aspirate e turbo.

La prima serie era lunga 3.950 mm, larga 1.666 mm e alta 1.234 mm. Dimensioni e concezione traevano ispirazione dal “less is more” di Chapman. Infatti, la Toyota sviluppo la MR in collaborazione con la Lotus Cars. I motori erano un 1,6 L aspirato ed erogante potenze diverse a seconda delle configurazioni e dei mercati a cui l’auto era indirizzata. Il suo peso piuma garantiva buone performance ed un divertimento assicurato nei tratti misti. Nel 1987 arrivò il primo modello munito di compressore per un incremento della potenza che raggiunse quasi i 150 CV. La seconda seria, immessa sul mercato nel 1989, propose una linea molto più arrotondata con marcate somiglianze alle Ferrari 308 e Ferrari 348 in versione GTS.

All’epoca il mito della Rossa circolava in modo importante nel Paese del Sol Levante e la MKII fu ribattezzata “la Ferrari giapponese”. L’auto a motore centrale era perfetta per realizzare dei cloni delle Rosse di Maranello, sebbene il risultato finale non fosse, minimamente, paragonabile. I modelli di kitcar che furono elaborati erano per lo più copie di Ferrari F355 e 360 Modena. Non si era mai vista una contraffazione con il modello sportivo Ferrari prodotto dal 2004 al 2009 con design Pininfarina. I motori della Toyota erano: 2.0 aspirato (156 CV incrementati a 175 CV con velocità massima di 220 km/h) 3S-GE, 2.0 turbo (200 CV e 245 CV versione giapponese con velocità massima di 240 km/h) 3S-GTE e 2.2 aspirato (135 CV) 5S-FE.

Ferrari, ad Asti il re della contraffazione

Non è dato sapere se il proprietario della vettura ad Asti avesse cambiato anche il motore sotto il cofano o girasse con una modifica dei motori della casa giapponese, ma di sicuro la marmitta non era a norma di legge. Come vedrete nel video in basso, la vettura ricorda in tutto e per tutto una Ferrari 430. Possedere una Rossa è il sogno proibito di tantissimi appassionati e c’è chi è disposto proprio a tutto. La 430 monta un motore a benzina V8 da 4.308 cc. La berlinetta del Cavallino è un bolide con una potenza di 490 CV a 8.500 giri/min e 465 Nm di coppia a 5.250 giri/min, l’80% dei quali al di sotto dei 3.500 giri/min. L’F430 raggiunge una velocità massima superiore a 315 km/h e può accelerare da 0 a 100 in 3,6 secondi.

La 430 sostituì un’auto iconica come la Ferrari 360 Modena. L’uomo alla guida della Toyota camuffata in Ferrari aveva gli stemmi, i loghi e le parti meccaniche originali della casa modenese. Inoltre cerchi, pinze freno, cofano anteriore e posteriore, passaruota e volante erano stati sostituiti con pezzi simili a quelli della Ferrari 430. All’occhio di un esperto la vettura appariva non originale, come potrete apprezzare nel video in basso del canale YouTube della Guardia di Finanza, ma va detto che il lavoro è stato egregio. Date una occhiata anche all’incredibile restauro di un esemplare unico di Ferrari. Lava una sporchissima Ferrari Roma: guardate cosa succede (VIDEO).

Il proprietario ventiseienne della coupé della Toyota è stato fermato. “È stato denunciato per il reato di contraffazione“, ha dichiarato a Fanpage il tenente colonnello Fabrizio Notaro della GdF di Asti. La finta Ferrari era stata comprata da un precedente proprietario che ne aveva oscurato i marchi. Denunciato dalla Procura per l’utilizzo, senza autorizzazione, di marchi di fabbrica registrati aveva venduto l’automobile. “L’azione di servizio coordinata dalla Procura della repubblica di Asti – si sottolinea in una nota della Guardia di Finanza – testimonia il nostro perdurante impegno per contrastare le filiere illecite del falso Made in Italy e assume valore strategico mirando alla tutela delle produzioni nazionali specie, come in questo caso, quando si contraddistinguono per l’alta qualità e per essere uno dei simboli più conosciuti ed apprezzati dell’italian style nel mondo”.

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