Audi, lava una TT sporchissima: guardate come cambia tutto (VIDEO)

Un’Audi TT era in pessime condizioni dopo una clamorosa sgasata nel fango. L’auto nell’off-road si è, letteralmente, ricoperta di fanghiglia.

I ragazzi del canale WD Detailing ci mostrano il soddisfacente processo di pulizia di una lurida Audi TT. La trasformazione è epica, ma andiamo ad analizzare nel dettaglio le caratteristiche della coupé 2+2 a due porte tedesca. La prima serie fu commercializzata nel 1998. Il nome di TT trae origine dal modello NSU Prinz TT, il marchio NSU assorbito da Audi nel 1977, che rimanda alla tradizione NSU TT, ovvero Isle of Man Tourist Trophy. La mitica sfida sull’isola inglese ha rappresentato una grande ispirazione per auto e moto. Lo sviluppo della compatta tedesca, nella primavera del 1994 presso il Volkswagen Group Design Center, ha richiesto molti anni.

Audi Logo (Adobe Stock)
Audi Logo (Adobe Stock)

La prima TT fu svelata come concept car al Salone di Francoforte nel 1995. Ci vollero tre anni per vederla sulle strade. Fu prodotta dal 1998 al 2006, vendendo 270.000 copie. Le linee curvose ed eleganti attirarono l’interesse anche del pubblico femminile. Oltre alla versione coupé, fu presentata anche la versione cabriolet. I motori benzina erano un 1,8 T (1781 cm 3.4 cil. 20S) e un 3,2 (3189 cm 3 VR6 cil. 24S). I tecnici della casa dei quattro anelli pensarono ad una potenza da daily sport car con un minimo di 150 cavalli, sino ad una massimo di 250 per versione più pepata. Coppia massima, da 210 a 440 Nm, trazione 4×4 a seconda dei modelli e prestazioni di tutto rispetto. Il peso dell’auto era di poco superiore ai 1300 kg, permettendo di far schizzare l’auto ad una velocità più che valida.

La top speed, nelle due diverse motorizzazioni, andava da 220 a 250 km/h, mentre l’accelerazione passava 0 a 100 km/h in 6,5 nella versione più spinta a 7,7 secondi per la 1.8. Lunga 4041 mm, larga 1.764 mm e alta 1346 mm è risultata perfetta anche per la città. La carrozzeria con i due strapuntini per i bambini rappresentava un’ottima soluzione per una coppia giovane con figli. La 2+2 si fece notare non solo per i 180 CV del quattro cilindri con cinque valvole per cilindro, ma per una piacevole linea retrò. Un’auto classica, ma allo stesso tempo divertente. La seconda serie fu lanciata nel 2006 ed è stata prodotta sino al 2014. Dimensioni e peso furono, leggermente, aumentati ma crebbero anche le performance della vettura.

Il suo carattere sportivo rimase intatto. Jorge Diez, car designer catalano, non volle cambiare il DNA classico della TT. Il disegno della seconda serie fa delle curve il tratto distintivo, senza spigoli vivi. Furono adottati nuovi elementi stilistici come la calandra più ampia Single Frame, presente anche su altri modelli del marchio tedesco. I fari divennero a mandorla allungati verso la parte posteriore e sbucarono nuove prese d’aria. Le luci riportano alla mente lo stile, successivamente, adottato per la R8. Queste luci high-tech composte da rettangoli opachi formano quadrati luminosi. La linea generale è più filante, mentre il motore turbo benzina ad iniezione diretta fu la novità più attesa. Il 2 litri TFSI da 211 CV diede nuovo brio alla piccola sportiva, in aggiunta al motore a benzina TFSI da 1,8 litri da 160 CV.

La TT fu proposta anche con un motore diesel, il 2.0 TDI da 170 CV. La trasmissione Quattro, di serie sul 2.0 TDI ed opzionale sul 2.0 TFSI. Quest’ultimo motore spingeva la TT ad un’accelerazione da 0 a 100 in 6,6 secondi e 241 km/h alla velocità massima. La versione più sportiva, TTS, diede del filo da torcere anche ai competitor Mercedes-Benz SLK, BMW Z4 e Peugeot RCZ. Con 287 chilometri all’ora e uno 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, la TTS aveva una versione sovralimentata del 2.0 L TFSI già utilizzato dalla casa tedesca.

Audi, il lavaggio della lurida TT

L’ultima versione della TT, forse, è quella meno indovinata sul piano estetico. La contaminazione con tanti altri modelli della casa, la rendono, stilisticamente, meno iconica. Le linee curvose sono state sostituite da un look più spigoloso e aggressivo. Il risultato è una vettura più lunga che solo, parzialmente, nelle fiancate e nel retrotreno ricorda la prima seria. Nell’incredibile car wash che osserverete in basso, i tecnici hanno messo le mani su una sporchissima Audi TT II (prodotta dal 2006 al 2014). Date una occhiata anche al seguente articolo: lava la sua Mercedes dopo anni: il prima e dopo è assurdo (VIDEO). Imperdibile anche il car wash di una Honda Civic Type R distrutta dall’usura.

L’auto entrata nell’officina era, praticamente, irriconoscibile dopo il divertimento in fuoristrada. La TT era ricoperta di fango e sporca anche nell’abitacolo. Si sono dovuti impegnare tantissimo per rimetterla al nuovo. Incredibile la cura maniacale di ogni dettaglio, sia sul fronte degli interni che degli esterni. Il compressore d’aria risulta fondamentale per rimuovere la polvere dagli spazi più ristretti. Il forte getto d’acqua, usato anche per pulire i cerchioni e la carrozzeria, è determinante per scrostare la fanghiglia. Il primo e dopo è da perdere la testa. Vi lasciamo alle immagini del canale YouTube WD Detailing.

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