Ferrari, un altro dato condanna il Cavallino: c’è di mezzo la Mercedes

La casa con sede a Brackley ha ottenuto la prima doppietta stagionale in Brasile, pareggiando quella all’esordio della Ferrari in Bahrain.

Mercedes e Ferrari si ritroveranno a sfidarsi per l’ultimo atto del campionato del mondo 2022 per la conquista del secondo posto nella classifica costruttori. Per la Rossa sarebbe una beffa clamorosa terminare la stagione al terzo posto alle spalle anche delle Frecce d’Argento che, ad inizio anno, accusavano un ritardo di quasi un secondo al giro nell’esordio in Bahrain. La Ferrari ha illuso i fan, ma anche i piloti, vincendo con autorità, dopo due anni e mezzo di digiuno, le prime gare. La vettura sembrava essere il punto di riferimento in pista, grazie ad un ottimo telaio ed un nuovo motore.

Ferrari Mercedes F1 (Ansa Foto)
Ferrari Mercedes F1 (Ansa Foto)

Il Superfast con il passare delle settimane è diventato un punto debole dell’auto ad effetto suolo. Poco affidabile e con velocità di punta più basse rispetto a quelle della PU Honda della Red Bull Racing. La vittoria di Leclerc in Australia aveva confermato la straordinaria agilità della F1-75, ma con l’arrivo delle tappe europee il sogno di Leclerc e dei ferraristi si è dissolto come neve al sole. La squadra ha iniziato a commettere errori clamorosi di strategia, ripetendo gli stessi patetici pasticci degli anni precedenti. La “squadra giovane” si è confermata ancora non pronta, e soprattutto impreparata a sfidare un top team come la Red Bull Racing. Il distacco si è ampliato anche a causa di problemi tecnici, sviluppi errati e qualche sbaglio dei driver della Ferrari. L’unica consolazione, ad un certo punto, era la ritrovata competitività su alcuni tracciati, soprattutto perché la Mercedes continuava ad essere in difficoltà.

I tecnici di Brackley hanno lavorato duramente per trovare la quadra, ma la grande conquista è arrivata dietro le forti pressioni di Toto Wolff. Il manager austriaco ha compreso che con un’altezza da terra diversa, la vettura ad effetto suolo teutonico non avrebbe più sofferto di porpoising. Aver imposto, in corso d’opera un cambiamento così decisivo, ha cambiato la stagione della Stella. Per Wolff è stata una chiara vittoria politica, mentre in casa Ferrari hanno perso l’ennesima battaglia nella stanza dei bottoni. Il team principal svizzero ha provato a glissare l’importanza della direttiva 39 sul decadimento delle performance della F1-75, per non ammettere la clamorosa batosta.

La Mercedes ha iniziato a viaggiare su altri ritmi, riportandosi, grazie anche a degli sviluppi mirati, negli scarichi della Rossa e in Brasile anche della Red Bull Racing. Il team campione del mondo ha interrotto un dominio che durava da 8 anni, vincendo ad Austin il riconoscimento iridato. Il costruttore austriaco, con sede a Milton Keynes, ha demolito i competitor, ma ha accusato un grave problema di velocità sul tracciato di Interlagos. Ferrari ha approfittato del problema? Neanche nei sogni di fantasia di Elkann. E’ stata la Mercedes ad emergere ed ottenere la prima vittoria stagionale, festeggiando anche il primo successo in carriera di George Russell. Il nativo di King’s Lynn si è tolto una bella soddisfazione, precedendo il sette volte iridato. Al termine della gara, Russell ha fatto una dedica da brividi.

Mercedes, numeri umilianti per la Ferrari

Le Frecce d’Argento sono tornate e lo hanno fatto, dimostrando di essere una seria minaccia per la Red Bull Racing in chiave 2023. Russell ha guidato, nella Sprint Race e nel GP del Brasile, come un campione navigato. Hamilton è il solito leone e lo ha dimostrato anche nello scontro con Verstappen alla S di Senna. La squadra con sede a Brackley ha messo a segno un 1-2 che ha completamente riaperto al contesa per il secondo posto nel mondiale. Max Verstappen, in classifica piloti, guarda tutti dall’alto in basso a quota 429 punti, mentre Charles Leclerc e Sergio Perez sono ora a pari punti (290) e si giocheranno il secondo posto nell’ultima tappa di Abu Dhabi. Ecco gli orari della corsa.

George Russell ha legittimato la quarta posizione, salendo a 265, ben 25 punti in più di Lewis Hamilton, a 240. Carlos Sainz, invece, è crollato al sesto posto a quota 234. Lo spagnolo è l’ultimo dei top driver. Nella graduatoria costruttori la Red Bull Racing ha già festeggiato il quinto titolo della sua breve storia, conquistando 719 punti. La Mercedes si è riavvicinata alla Ferrari, a -19, e proverà a lottare per il secondo posto nell’ultimo atto. La Rossa ha dovuto aspettare due anni e mezzo per rialzare la china in F1. Dal successo di Sebastian Vettel a Singapore al trionfo di Leclerc in Bahrain, mentre in casa Mercedes hanno ritrovato la gioia in 9 mesi, conquistando per l’undicesimo anno di fila almeno un successo in F1.

In ottica 2023 la squadra modenese sembra già pronta a sfoderare una vettura competitiva, avendo interrotto prima degli altri lo sviluppo. Potrebbe risultare una scelta fatale per la seconda piazza nei costruttori, ma vincente per la prossima annata. Il Gran Premio di Abu Dhabi, domenica prossima, scioglierà tutti i dubbi, ma la W13 sarà la favorita e se lo avessimo detto qualche settimana fa, ci avrebbero additati come matti.

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