Ferrari, omaggio da brividi per Forghieri: la livrea fa impazzire i fan

In occasione della tappa in Brasile, la Scuderia Ferrari ha ricordato il grande ingegnere Forghieri, scomparso lo scorso 2 novembre.

C’è ancora grande commozione nel box della Ferrari per la morte del progettista Mauro Forghieri. L’ex direttore tecnico della Scuderia, dal 1962 al 1971 e dal 1973 al 1984, conquistò 7 titoli costruttori. E’ stato un uomo fondamentale per il raggiungimento di traguardi all’altezza del nome del brand del Cavallino, dimostrando di essere un autentico genio. Cresciuto in una famiglia operaia. Il padre aveva anche lavorato nelle officine meccaniche Ansaldo di Napoli, impegnate nella seconda guerra mondiale. Il padre di Mauro, successivamente, lavorò a Maranello, mettendo in mostra il suo talento nel reparto corse.

Ferrari F1-75 (Ansa Foto)
Ferrari F1-75 (Ansa Foto)

Il modenese, intanto, cresciuto con un modello d’eccellenza come il padre, si laureò in Ingegneria meccanica all’UniversitĂ  di Bologna con il progetto di un motore bicilindrico “piatto”. Dopo aver discusso la tesi di laurea, Forghieri aveva le idee chiare sulla sua carriera professionale. Si candidò all Ferrari e fu assunto insieme a Gian Paolo Dallara. Forghieri fu scelto per lo sviluppo dei motori, mentre Dallara fu impiegato nella progettazione dei telai. Entrambi, sotto la direzione dell’ingegner Carlo Chiti. Dopo una gavetta di un paio d’anni Forghieri fu chiamato da Enzo Ferrari nel ruolo di Responsabile del Reparto Tecnico per le vetture da corsa. In quel momento la vita e il destino della Ferrari cambiò.

L’ingegnere iniziò a dedicarsi alle vetture di F1 e a quelle prototipo. Nel 1963 arrivò il primo successo con la mitica 156 F1-63 di John Surtees. Nel 1968, durante il Gran Premio del Belgio, l’ingegner Forghieri ideò i primi alettoni su una vettura di F1, rivoluzionando anche il design delle auto da corsa. La fortuna vera per la casa modenese arrivò negli anni ’70 con delle vetture che fecero la storia della categoria regina del Motorsport. Le monoposto iridate 312 T, T2 e T4, con cambio trasversale, spinte da un super propulsore a 12 cilindri “piatto”, fecero le gioie di Niki Lauda e Jody Scheckter. Quest’ultimo fu l’ultimo campione della storia del Cavallino del ventesimo secolo.

La Rossa dovette attendere ben 21 anni per rifesteggiare un altro titolo piloti con Michael Schumacher. Forghieri fu il papĂ  anche della serie 126 (126 CK, 126 C2, 126 C3 e 126 C4), con la quale la scuderia si aggiudicò il mondiale costruttori nelle stagioni 1982 e 1983. Forghieri è stato un vero fenomeno, riuscendo a far vincere alla Rossa 54 Gran Premi iridati, 4 titoli mondiali piloti e 7 titoli mondiali costruttori. Dopo i tanti momenti indimenticabili, nel 1984 arrivarono i primi contrasti e la Ferrari decise di fare altre scelte. Dopo degli screzi con i vertici del Cavallino, Forghieri rassegnò le dimissioni dal reparto corse, dedicandosi ad altri progetti nell’ufficio Ricerche e studi avanzati della Ferrari.

L’esperienza di Forghieri con la Scuderia fondata da Enzo Ferrari si chiuse nel 1987. La Lamborghini fece il grande colpo, dandogli la nomina di responsabile tecnico nel team di Lamborghini Engineering, un’organizzazione voluta da Lee Iacocca a quel tempo CEO di Chrysler. Dopo gli anni in Lamborghini, nel 1992 divenne anche direttore tecnico della Bugatti. Il suo meglio lo diede ai tempi della Scuderia. L’ingegnere se ne è andato, il 2 novembre 2022, nella sua cittĂ  natale all’etĂ  di 87 anni. “La morte di Forghieri è stata un dispiacere per tutta la Ferrari, amato da tutti. Ci sarĂ  un omaggio con un adesivo sulla macchina in questo fine settimana”, ha annunciato Carlos Sainz in conferenza stampa alla vigilia della tappa brasiliana.

Ferrari, l’omaggio per Forghieri

Sulla pancia della F1-75 vi sarĂ  la scritta “Ciao Furia”, il soprannome che i meccanici affibbiarono a Forghieri, famoso anche per il suo temperamento con i piloti e i meccanici ai box. Il FIA World Endurance Championship vedrĂ  le 488 GTE Evo in Classe LMGTE PRO con l’adesivo dedicato al tecnico scomparso. Sulle vetture di Alessandro Pier Guidi e James Calado, impegnati nell’ultima tappa del mondiale Endurance in Bahrain, sarĂ  presente l’omaggio da brividi. In F1, invece, Carlos Sainz e Charles Leclerc sfoggeranno la scritta ad Interlagos. La speranza, naturalmente, è legata ad un grande risultato sull’iconico tracciato che diede l’ultimo titolo piloti alla Scuderia con il trionfo di Kimi Raikkonen. Ferrari, Binotto commemora Forghieri: ricordo da brividi.

Per la Rossa non sarĂ  facile riuscire a cogliere un risultato positivo, dopo la debacle del Messico. I piloti, infatti, hanno vissuto un incubo con un minuto di ritardo rispetto al leader Max Verstappen. Una situazione paradossale, dopo quanto dimostrato, nella prima parte di stagione.

La F1-75 è diventata una vettura mangia gomme, palesando dei gravi problemi di affidabilità. Sainz potrebbe anche dover cambiare la PU e scontare 10 posizioni di penalità. Ecco gli orari del weekend brasiliano. In questo periodo così complesso servirebbe un genio come Forghieri per risalire la china.

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