Schumacher resta in F1? Ecco cosa starebbe accadendo in Haas

Tutti danno Schumacher Jr. prossimo al licenziamento da parte della Haas. Ma un insider la racconta diversamente. Ecco cosa succede.

Il mercato piloti della F1 sta muovendo gli ultimi decisivi passi di assestamento in ottica Mondiale 2023. E ciò che è certo, è che la griglia di partenza dell’anno venturo sarà piuttosto diversa da quella attuale. Non ci saranno più Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, dato ormai come futura riserva Mercedes, e Nicholas Latifi. Mentre faranno il loro esordio Oscar Piastri con la McLaren, Nyck De Vries con l’Alpha Tauri, e probabilmente Logan Sargeant con la Williams. Fernando Alonso guiderà l’Aston Martin. E Pierre Gasly l’Alpine.

Mick Schumacher (Ansa Foto)
Mick Schumacher (Ansa Foto)

Un bel rimescolamento, da cui al momento si è tenuta distante la Haas. A bagnomaria, in attesa degli sviluppi. Il nocciolo della questione riguarda Schumacher. Mick si è dimostrato competitivo soltanto in Inghilterra e in Austria, motivato da voci insistenti che lo volevano addirittura appiedato nel bel mezzo del campionato. Poi è scomparso di nuovo. Affogato nella parte bassa della classifica.

In tempi non troppo lontani il team principal Gunther Steiner si è definito soddisfatto a metà. L’obiettivo del tedeschino di conquistare almeno qualche punto è stato centrato. Purtroppo per lui, però, non vi è stato un seguito. E se fosse per patron Gene, il suo destino sarebbe già segnato, visto che commentando quanto fatto finora, ha liquidato la questione sostenendo che ha solamente accumulato un quantitativo impressionante di danni.

Ci sta costando una fortuna!“, lo sfogo dell’imprenditore americano, chiaramente disturbato dai continui incidenti del figlio del Kaiser di Kerpen, specialmente nella prima fetta di anno. Sono ancora nella mente di tutti, infatti, le immagini della VF-22 spezzata a metà in quel di Montecarlo. In ogni caso sono stati molti, troppi i momenti di distrazione del giovane pilota, che hanno prodotto sfracelli in negativo.

Altro episodio che non ha fatto sicuramente piacere al garage a stelle e strisce, è stato il crash assurdo di Suzuka, ad inizio ottobre. Al termine del primo turno di libere, invitato a compiere una prova di partenza, Schumi Jr. ha perso il controllo del veicolo ingannato dal fondo bagnato ed è finito rovinosamente contro le barriere.

Un crash, quello piuttosto mal digerito dal manager meranese, divenuto l’idolo delle folle per il suo carattere fumantino e la sua schiettezza. L’ingegnere/dirigente, non avrebbe accettato la giustificazione del suo ragazzo e lo avrebbe incolpato di non essere stato capace di gestirsi in una situazione critica.

Schumacher salvo, Magnussen affondato?

Eppure, in mezzo a tutto questa frustrazione da parte di chi amministra la scuderia, c’è la convinzione che il biondo germanico resterà comodo sul suo sedile pure nei prossimi dodici mesi. E al contrario, a saltare, sarà Kevin Magnussen, sostituito dal jolly per eccellenza della F1, ossia Nico Hulkenberg.

Se dovesse davvero finire così, sarebbe il colmo considerato che il danese è 13esimo della generale con 24 punti contro i 12 del collega, attualmente 16esimo. Tutto merito di una famiglia potente alle spalle? Può darsi.

Ovviamente queste sono chiacchiere e nulla è ancora definito. E a scatenare queste voci, sarebbe stato lo zio Ralf. Il quale, dai microfoni di Sky Deutschland, non ha escluso un colpo di scena. Che si tratti di un augurio e di una consapevolezza data soffiate ricevuto non lo sappiamo.

Se guardiamo alle gare da Silverstone in avanti potremmo dire che Mick è più costante. Inoltre ha avuto sfortuna in alcuni momenti con strategie sbagliate. Ad esempio in Messico  è stato fino a sei decimi più rapido del compagno. Speriamo che la squadra decida presto. Sarebbe bello avere due tedeschi sullo schieramento“, ha aggiunto con slancio nazionalistico.

L’auspicio del 47enne poggia comunque più su una base umana, di vicinanza familiare, che realistica. La situazione del #47 non è delle migliori. Soprattutto perché l’interessamento plateale del responsabile del muretto di Grove Jost Capito, è caduto del nulla, vanificando anche l’ultima alternativa utile all’uscita di scena.

Anche Marko dice la sua

Con un passo e mezzo fuori dal Circus, a meno di performance strabilianti tra il Brasile e Abu Dhabi, l’erede di Michael dovrà, dunque, accontentarsi di un 2023 alla finestra in attesa di trovare qualcuno desideroso di concedergli un’altra chance. Cosa tutt’altro che scontata, alla luce del quantitativo di botti e dollari consumati contro i muri.

Incredibilmente sulla questione si è espresso pure Helmut Marko. Il prezzemolino della massima seria ha voluto dire la sua, dichiarandosi convinto che il prossimo pilota Haas al fianco di K-Mag sarà Hulk.

Questo per via dell’assenza di altri pezzi pregiati a disposizione. “Se ci fosse un promessa valida, punterei su di essa. Ma non vedo nessuno che possa corrispondere a quel tipo di profilo“, ha affermato il talent scout Red Bull ad RTL.

A suo avviso, una scuderia come quella statunitense non può più permettersi di buttare via risorse, non avendone molte tra le mani. Puntare su un esperto, significa infatti poter ambire a piazzamenti migliori. “La differenza tra arrivare ottavi o noni nella classifica marche è tanta se si tengono presenti i milioni del premio. Ecco perché sono certa che sceglieranno un veterano“.

L’ex Renault, ormai dedito alla vita da padre e marito, venne ingaggiato a gettone dalla Racing Point nel 2020 per sostituire i piloti colpiti da Covid proprio per il suo know-how.

In passato ha dato prova di valere, quando senza aver fatto test, è stato in grado di saltare in macchina portando a casa risultati. Il suo rendimento parla quindi per lui“, l’endorsement chiaro e netto del consulente energetico.

Il dubbio resta però se il corridore di Emmerich am Rhein potrà diventare una pedina stabile su costruire qualcosa in futuro. Un’idea, quest’ultima, che non convince il 79enne vista l’età non proprio di primo pelo del driver.

Per questo motivo facendo una previsione di ciò che accadrà ha ipotizzando un rientro di Schumacher nel 2024 dopo un anno di riflessione. “Non è da buttare via la possibilità di un periodo off da parte sua, da dedicare magari al ruolo di riserva Ferrari, per poi rientrare successivamente. Non va dimenticato che al termine del prossimo campionato scadranno diversi contratti e potrebbero aprirsi delle opportunità“, ha concluso dimenticando che pure la Rossa lo ha scaricato l’estate scorsa.

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