Bagnaia vincente e snobbato? Il confronto è davvero impietoso

Non tutti i magazine nostrani hanno dato risalto alla fantastica impresa di Pecco Bagnaia. I campioni del mondo di MotoGP all’estero hanno ben altra copertura.

La Ducati ha vinto per la prima volta nella sua storia in MotoGP con un pilota italiano. La casa di Borgo Panigale non festeggiava un titolo di un rider da ben 15 anni. L’ultimo e l’unico, prima di Bagnaia, in grado di salire sul tetto del mondo era stato Casey Stoner nel 2007. In quel caso fu un riconoscimento, davvero, scontato per la superiorità dell’australiano in quella annata, mentre in questa stagione, dopo una rimonta epica, l’epilogo finale è stato al cardiopalma.

Francesco Bagnaia (ANSA)
Francesco Bagnaia (ANSA)

Il pubblico a casa ha vissuto con il fiato sospeso le prime fasi del Gran Premio della comunità valenciana, con la lotta tra i due rivali alla corona iridata. Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo si sono ingaggiati e hanno dato vita ad uno scontro epico. Il campione della Yamaha si è trovato nel panino delle due Ducati ufficiali, con Jack Miller, all’ultima in sella alla Desmosedici, in grande spolvero. Nei primi giri l’australiano ha superato di cattiveria il nativo di Nizza, riuscendo a favorire anche il sorpasso di Pecco Bagnaia. D’altra parte l’italiano sognava di trovarsi in quella posizione per poter attenzionare le mosse del rivale. Il torinese è stato bravissimo a sfoderare un attacco super, trovando il modo placare la furia dell’avversario. Pecco e Fabio si sono anche toccati, in una delle tante manovre di sorpasso. Un elemento aerodinamico della Desmosedici GP22 è volato via.

A quel punto il torinese ha iniziato ad avvertire del problemi nella gestione del mezzo e ha preferito non prendersi ulteriori rischi. E’ stato scavalcato da diversi rider, ma alla fine ha concluso nono. Gli sarebbe bastato, considerato il vantaggio in classifica, arrivare anche quattordicesimo a prescindere dal risultato del rivale. Fabio, invece, era destinato a vincere e non è riuscito ad arrivare sul podio. Ha dato tutto il rider della Yamaha, ma quest’anno la M1 non è stata all’altezza del suo talento. Rins, Martin e Binder hanno celebrato l’ultimo podio dell’anno. Nel box Ducati è scoppiata una festa attesa per anni. Addirittura un pilota italiano non vinceva su una moto italiana da 50 anni. L’ultimo a riuscire in una tale impresa era stato Giacomo Agostini sulla MV Agusta. Bagnaia è solo il quarto nell’albo d’oro degli italiani a vincere un mondiale della top class in sella a un bolide nostrano.

Bagnaia è solo il settimo pilota italiano a laurearsi campione del mondo nella classe regina, appena il secondo in epoca MotoGP. Il primo e il più celebrato è stato Valentino Rossi. Quest’ultimo ha vinto il suo nono mondiale nel 2009 in sella alla Yamaha. L’Italia è tornata sul tetto del mondo dopo 13 anni. Ci erano andati vicini nelle stagioni precedenti anche Andrea Dovizioso e Franco Morbidelli, rispettivamente su Ducati e Yamaha, ma Pecco ha dimostrato una maggiore costanza e ha meritato il titolo. Il Dovi è stato molto sfortunato perché si è ritrovato a fronteggiare il miglior Marc Marquez in sella alla Honda. Bagnaia ha regalato all’Italia il 21° titolo mondiale in top class, motivo in più per festeggiare sui giornali una domenica molto speciale.

La reazione della stampa italiana al titolo di Bagnaia

I quotidiani generalisti, per assurdo, hanno voluto immortalare il successo, mettendo in risalto il trionfo del piemontese. I giornali dedicati allo sport non hanno ritenuto di voler dedicare una intera prima pagina all’impresa del ducatista. Sul Corriere dello Sport e sulla Gazzetta dello Sport c’è stata tantissima Juventus in prima pagina, vittoriosa nello scontro di domenica scorsa con l’Inter. Una partita di cartello, ma non decisiva né per la Vecchia Signora né per la compagine meneghina. Una sfida di Serie A tra due squadre che stanno attraversando anche un grande periodo di crisi. Non si è trattata, insomma, né di una finale né di una sfida scudetto decisiva. La Gazzetta ha deciso di intitolare con un “Italia Vroom”, mentre il Corriere dello Sport, come vedrete nel tweet, ha preferito un riferimento diretto a Bagnaia, con il seguente titolo: “Il mondo di Pecco”.

L’Italia grazie a Bagnaia si è schiodata da quota 80 mondiali piloti in tutte le classi del Motomondiale. Dopo Giacomo Agostini e Valentino Rossi, il rider della Ducati è diventato solo il terzo italiano a potersi fregiare di aver conquistato un titolo nella classe regina. Bagnaia, che omaggio di Agostini: tifosi della Ducati a bocca aperta. Sono arrivati solo applausi dagli ex campioni. Date una occhiata anche alla previsione di Marc Marquez sull’alfiere torinese.

La portata dell’evento è stata, clamorosamente, importante. Nulla a che vedere con il primo trionfo di Marc Marquez a seguito del terribile tonfo di Jerez de la Frontera. Eppure, in quel caso, uno dei magazine più importanti spagnoli, AS, ha dedicato tutta la prima pagina al centauro catalano. Davvero da brividi, invece, l’apertura dell’Equipe al primo trionfo in carriera di Fabio Quartararo, lo scorso anno in MotoGP. Modi di vedere lo sport, a quanto parte, molto diversi, sebbene l’Italia rappresenti la storia dei motori.

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