La Honda sta lavorando al riscatto e punta a tornare al top della MotoGP. Nei test di Valencia ci sono ben tre moto per Marc Marquez.
Per la MotoGP è già tempo di tornare in pista, ed in quel di Valencia stanno andando in scena i test successivi al finale della stagione. Tante le novità in questa giornata, a cominciare dalle nuove formazioni di piloti che si sono viste sul tracciato spagnolo. Sulla Ducati factory ha esordito Enea Bastianini, subito il livrea rossa, così come Pecco Bagnaia, per la prima volta in sella da campione del mondo.
Novità anche in casa Honda, con l’esordio di Joan Mir sulla RC213V, che però è stata dipinta di nero, anche per sottolineare la configurazione da test. Sulla Honda del team di Lucio Cecchinello ha debuttato Alex Rins, che dopo la vittoria di domenica nel giorno dell’addio della Suzuki alla MotoGP dovrà abituarsi ad una moto del tutto nuova.
Primi chilometri sulla KTM per Pol Espargaró e Jack Miller, ma in cima alla lista dei tempi si sono issate le due Aprilia ufficiali, con Maverick Vinales al top in 1’30”325, con soli 73 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra, vale a dire Aleix Espargaró. All’inseguimento c’è Jorge Martin sulla Ducati Pramac, subito davanti a Bastianini, che pare già bello in simbiosi con la nuova moto.
Molti occhi si sono concentrati su Honda e Yamaha, le giapponesi che sono chiamate al riscatto dopo un 2022 fallimentare. Marc Marquez ha piazzato il settimo tempo a più di tre decimi dal battistrada, ma non sono certo i tempi sul giro che vanno presi in considerazione in queste prime fasi di assaggio della nuova stagione.
MotoGP, la Honda prova tre moto diverse con Marquez
Così come era accaduto nel 2020, anche il campionato che si è appena concluso ha visto la Honda non ottenere neanche una vittoria in MotoGP, con due miseri podi conquistati. Pol Espargaró aveva fatto ben sperare con il terzo posto in Qatar, ma per ritrovare la RC213V tra i primi abbiamo dovuto attendere il ritorno di Marc Marquez, che ha fatto registrare la pole position in Giappone per poi chiudere secondo in Australia.
Dopo un’annata così deludente c’è tanta voglia di riscatto, e la squadra diretta da Alberto Puig non ha alcuna intenzione di perdere tempo. Marquez ha girato con ben tre configurazioni differenti sulla sua Honda, scendendo in pista ad inizio del turno mattutino con la moto del 2022, riconoscibile dalla livrea ufficiale griffata Repsol.
Il mezzo è equipaggiato con l’aerodinamica più recente, ovvero con le ali al posteriore più lunghe che erano state provate a Phillip Island nelle libere, per poi montarle in gara a Valencia. In seguito, è arrivato il momento delle evoluzioni in livrea nera, che Stefan Bradl aveva portato al debutto la scorsa settimana sulla pista di Jerez de la Frontera.
Parlando ai microfoni di “Dazn“, lo stesso Puig ha parlato delle novità, senza voler rivelare troppi dettagli: “Ci sono parecchie cose diverse sulla moto, con non poche modifiche. Ci sono due prototipi in pista attualmente, vogliamo confrontarne i comportamenti. Marc ha già testato il primo, ed alcune cose hanno portato dei miglioramenti. È presto per capire quanto siamo riusciti a recuperare, dobbiamo migliorare tutto : potenza, stabilità in frenata ed altro. Quando sei così indietro, devi concentrarci su te stesso e sperare di farcela“.