MotoGP, Bagnaia come Valentino Rossi? Un dato fa sognare tutti

Pecco Bagnaia ha avuto un effetto clamoroso sull’audience della MotoGP. Nell’ultima tappa del Mondiale i numeri sono schizzati alle stelle.

C’era tantissima attesa per rivedere un centauro italiano sul tetto del mondo nel Motomondiale. I fan hanno dovuto attendere ben 13 anni dall’ultimo trionfo, targato Valentino Rossi. In quel caso il Dottore si confermò il più forte al mondo in sella alla Yamaha. Il Dottore provò, in carriera, anche a vincere su tre moto diverse, firmando un biennale con la Ducati. Pecco Bagnaia è riuscito lì dove il nove volte campione del mondo italiano aveva fallito. La Ducati, negli ultimi anni, è cresciuta tantissimo grazie soprattutto alle migliorie tecniche apportate dal geniale ingegnere Dall’Igna.

Bagnaia e Valentino Rossi (ANSA)
Bagnaia e Valentino Rossi (ANSA)

La Desmosedici, infatti, rappresenta oggi la moto da battere in top class. Dal 2020, quando c’erano in sella Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, il bolide è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Da moto forte sul dritto, grazie ad una velocità di punta straordinaria, è diventata irrefrenabile anche nel misto. In tre occasioni Dovizioso era andato molto vicino alla conquista del titolo mondiale, arrivando sempre secondo alle spalle di Marc Marquez. La casa di Borgo Panigale, finalmente, ha sfatato un tabù che andava avanti dall’epoca di Stoner. L’australiano, infatti, era stato l’ultimo e unico prima del trionfo di Pecco Bagnaia a riuscire a conquistare un titolo in MotoGP in sella alla Desmosedici.

L’impresa del torinese è stata anche particolarmente difficile perché nella prima parte di stagione il feeling con la Rossa non era dei migliori. Con il passare delle gare Pecco è riuscito a rimettersi in carreggiata anche grazie a degli errori imprevisti di Fabio Quartararo. Il campione del mondo della Yamaha si è dimostrato molto consistente nella prima parte di campionato, ma poi ha ceduto il passo alla straordinaria cavalcata del pilota piemontese. Prima del Gran Premio d’Olanda, infatti, il #63 aveva accumulato uno svantaggio di 91 punti, ma grazie ad una costanza di rendimento straordinaria è stato in grado di rimettersi in corsa per la conquista del mondiale. Per la prima volta nella storia della casa di Borgo Panigale un pilota è stato in grado di conquistare ben quattro vittorie consecutive, riaccendendo l’entusiasmo anche dei fan italiani.

All’inizio della stagione, infatti, gli ascolti non erano stati straordinari specialmente facendo un confronto con le annate precedenti. La spiegazione era legata a due eventi traumatici. Da una parte l’addio di Valentino Rossi, che aveva allontanato molti giovani fan del Dottore dopo un quarto di secolo, mentre dall’altra i tifosi di Marc Marquez hanno dovuto ingoiare l’ennesimo boccone amaro per gli ulteriori problemi fisici che hanno falcidiato la cavalcata del nativo di Cervera. Qualche tribuna vuota nei Gran Premi nostrani aveva fatto presagire un futuro piuttosto problematico per il tricolore, ma il trionfo di Bagnaia ha restituito entusiasmo e voglia di motociclismo. Marquez, 2023 già compromesso? Marc distrugge la Honda.

Dopo il sensibile calo di ascolti della prima parte di stagione, la MotoGP sembra aver imboccato una strada senza uscita. L’assenza di personaggi di spicco come Valentino Rossi, Daniel Pedrosa, Casey Stoner e Jorge Lorenzo ha avuto un effetto molto importante. L’estrema tecnologia dei bolidi attuali ha impoverito lo spettacolo. Bolidi simili sul piano aerodinamico hanno determinato comportamenti lineari in pista, limitando le chance di accesissimi testa a testa. Le qualifiche sono diventate importantissime. Rispetto al passato il numero dei sorpassi è calato sensibilmente, ma nell’ultima gara vi è stato un bel duello tra i rivali alla corona iridata.

MotoGP, Bagnaia ti fa bella

La sfida finale di Valencia tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia ha riacceso l’interesse. L’ultima tappa della stagione 2022, trasmessa live su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno, è stata vista da 956 mila spettatori medi, ovvero il 7% di share e 1 milione 391 mila spettatori unici. Una crescita vertiginosa del 26% rispetto al Gran Premio dell’addio di Valentino Rossi, sempre a Valencia un anno fa, e con un picco di 1 milione 36 mila spettatori nelle ultime fasi della gara. Si è trattato del GP più visto dell’intera annata della MotoGP sulla piattaforma creata da Rupert Murdoch.  L’audience medio di ciascuna gara si è aggirato sui 561 mila spettatori. Ecco, invece, come sono andati i test della Ducati.

La celebrazione di Pecco Bagnaia, al termine della gara valenciana, ha fatto registrare un picco di ascolti con 317 mila spettatori medi, mentre la trasmissione di approfondimento “Race Anatomy” ha guadagnato 116 mila spettatori medi cumulati. Persino le categorie minori si sono difese bene su Sky con 129 mila (Moto3) e 166 mila (Moto2) spettatori medi. Sui social l’engagement è stato elevatissimo. Ben 2,8 milioni di interazioni e 7,7 milioni di video view nel weekend spagnolo, e 1 milione di engagement su Instagram SkySportMotoGP, esclusivamente nella giornata di domenica. Un risultato sensazionale, tra i migliori di sempre. Sicuramente un bel segnale per tutto il movimento nel primo anno senza Valentino Rossi. Chissà che questo successo non possa spingere i tifosi nuovamente ad invadere gli autodromi italiani che quest’anno avevano fatto registrare un calo di pubblico.

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