F1, Sainz s’inchina a Charles Leclerc: Ferrari spiazzata

Il pilota spagnolo, Carlos Sainz, ha ammesso i suoi limiti in una recente intervista. Come l’avranno presa a Maranello? Ecco come stanno le cose.

La Scuderia Ferrari ha investito tempo ed energie per adattare la F1-75 allo stile di guida di Carlos Sainz. Nella prima parte di stagione lo spagnolo ha sofferto tantissimo il confronto con Charles Leclerc, palesando delle problematiche inaspettate al volante dell’auto ad effetto suolo di Maranello. I tecnici avevano puntato su inizio sprint, fiduciosi delle capacità velocistiche del monegasco e delle capacità di adattamento del figlio d’arte di Matador. Il #55, invece, non ha dimostrato la medesima costanza di rendimento che lo aveva contraddistinto nella passata stagione.

Sainz Leclerc (Ansa Foto)
Sainz Leclerc (Ansa Foto)

Sainz nel 2021 era riuscito a vincere il duello interno con Charles, grazie ad una regolarità che non si vedeva dai tempi di Michael Schumacher. Il tedesco, infatti, anni prima era stato in grado di concludere tutte le gare sotto la bandiera a scacchi. Dopo il biennio in McLaren, Sainz era stato voluto fortemente dal team principal, Mattia Binotto, proprio per avere una costanza di rendimento che Vettel non garantiva più. La scommessa nel 2021 è stata vinta, con dei buoni piazzamenti sul podio su una vettura non all’altezza di Mercedes e Red Bull Racing. Il madrileno era stato bravo a non commettere errori alla guida, non ritirandosi mai. Salvo due eccezioni, il driver spagnolo riuscì a chiudere sempre in zona punti.

Va ricordato che Leclerc, nella passata stagione, non aveva nulla da perdere. Il giovane, pur di vincere un Gran Premio, si è preso tantissimi rischi, a volte finendo anzitempo le corse. Nel 2022, però, la storia è completamente cambiata. Su un’auto all’altezza del suo talento, il monegasco ha cambiato passo, vincendo due delle prime tre gare. Il feeling con la F1-75 è stato eccezionale sin dai test prestagionali. Nelle prime corse il #16 ha guidato allo stesso livello di un campione del mondo come Max Verstappen. La Rossa, inoltre, sembrava essere un’auto straordinaria. Agile nel misto e molto veloce sul dritto, grazie al nuovo motore Superfast. Nei primi GP era in grado di tenere testa alla RB18.

Lo sviluppo della wing car austriaca ha cambiato tutto nella seconda parte di campionato. Da Imola in avanti il campione del mondo olandese ha spiccato il volo. L’organizzazione della Red Bull Racing, inoltre, ha fatto la differenza, mentre il muretto Ferrari ha continuato a commettere gli stessi errori degli ultimi anni. A nulla sono valsi i passati pasticci in stagioni dove la Scuderia non era in lotta per vittorie e mondiali. Incredibili gli errori che hanno portato Perez sul primo gradino del podio nella sfida di Monaco. Nelle poche gare dove Max è sembrato appannato, ci ha pensato il Checo a portare a casa il successo per la RB. Il copione del Principato si è ripetuto anche a Singapore. Max ha vinto 14 gare, nessuno come lui nella storia della F1 in una stagione, mentre il messicano si è portato a casa due successi.

La Ferrari ha collezionato 4 trionfi totali. In 3 occasioni Leclerc ha dettato il passo, vincendo meritatamente in Bahrain, Australia e Austria. Dopo l’hat trick all’esordio, il driver ha messo a segno il suo primo grand chelem. Al Red Bull Ring, nella tana del team austriaco, è riuscito a battere un inviperito Max Verstappen. Il monegasco, re delle pole nel 2022, avrebbe potuto vincere molte più gare, ma problemi tecnici ed errori strategici hanno limitato la sua ascesa. Clamoroso quello commesso dal equipe di strateghi, capitanata da Inaki Rueda, a Silverstone. Il monegasco da primo, a causa di una strategia suicida del muretto, fu costretto a chiudere giù dal podio, cedendo a Carlos Sainz la prima vittoria della sua carriera in F1.

L’ammissione di Sainz su Charles Leclerc

Lo spagnolo in rare occasioni è stato all’altezza del suo giovane teammate. Troppo più veloce Charles, in qualifica e sul passo gara, ma a quasi giochi fatti, Sainz in una intervista alla BBC ha confessato: “Non sono mai stato a 0,2-0,3 secondi da nessun compagno di squadra in F1 e non posso mai accettarlo. Per la prima volta nella mia carriera mi sono ritrovato con una macchina molto competitiva ma con la quale non mi sentivo a mio agio e naturale. Ho dovuto sfidare me stesso e aprire nuove strade di assetto e stile di guida. Ma si trattava di tentativi ed errori per poi tornare indietro e scoprire un nuovo percorso che era un piccolo passo avanti”.

Lo spagnolo ha ammesso che quest’anno Charles Leclerc ha guidato ad un livello molto vicino a quello di Max Verstappen. Ha fatto una stagione quasi perfetta, secondo il figlio del Matador. “Io non sono orgoglioso, perché non sono in testa. Il giorno in cui sarò in testa nelle statistiche sarà il giorno in cui sarò orgoglioso”, ha concluso il #55. Nella prossima stagione dovrà dare il 100% per sperare in un campionato da protagonista.

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