Valentino Rossi, mette in riga Marc Marquez: che frecciata

Il nove volte campione del mondo della Yamaha, Valentino Rossi, ha replicato alla stoccata dell’eterno rivale della Honda, Marc Marquez.

Passano gli anni, ma l’antipatia tra Valentino Rossi e Marc Marquez non passerà mai. I due si sono di nuovo pungolati sul finale di stagione del 2015. Per il Dottore quel decimo mondiale sfuggito per le azioni dello spagnolo a Sepang rimarrà sempre una ferita aperta. Dall’altro lato del box, invece, il #93 non ritiene di aver fatto un’azione di disturbo, tesa a far vincere il titolo a Jorge Lorenzo o meglio farlo perdere all’italiano, e rifarebbe tutto, ancora una volta. Ognuno ha le sue ragioni, esprimendo pensieri sempre molto diversi e quindi contraddittori.

Valentino Rossi Marc Marquez MotoGP (Ansa Foto)
Valentino Rossi Marc Marquez MotoGP (Ansa Foto)

A beneficiare della lotta intestina tra il centauro di Tavullia e quello di Cervera fu Jorge Lorenzo. Quest’ultimo continua a frusciarsi di aver battuto i piloti più grandi degli ultimi 20 anni. Il maiorchino e il Dottore condivisero per anni il box della Yamaha e diedero vita ad una rivalità unica. Il ritorno dell’italiano nella casa di Iwata, dopo il biennio in Ducati, riaccese la sfida tra i due che, sin dal debutto di Porfuera in MotoGP, era stato esaltante per i fan. Il guaio per il #46 fu l’intromissione nel testa a testa del giovane pilota della Honda che, dopo lo sgarbo ricevuto in Olanda, si vendicò alla fine, come ha anche ammesso Lorenzo. La stagione aveva regalato scontri epici, con lo spagnolo della Yamaha in grande forma, ma l’esperienza del centauro di Tavullia stava per fare la differenza.

Il noto episodio di Assen creò sospetti ed illazioni in una top class, generalmente, molto genuina. C’erano sempre state grandi rivalità, ma senza alleanze tra piloti di marche diverse. Nell’ultima tappa, inoltre, il rider della Honda aiutò il connazionale, facendogli da guardia del corpo. Nacquero molti veleni e a perderne fu proprio la classe regina. Nella gara precedente in Malesia, Marc fece di tutto per infastidire il nove volte campione del mondo. Il Dottore, spazientito dall’atteggiamento del #93, rifilò un colpo alla moto dello spagnolo. A quel punto una penalità risultò inevitabile. Valentino chiuse al terzo posto in Malesia, preceduto da Pedrosa e Lorenzo, ma la toccata fu punita in modo esemplare.

Il Dottore fu condannato a scattare dall’ultima casella della griglia nel Gran Premio finale della Comunità Valencia, godendo di un vantaggio di soli sette punti sul teammate. Partito dalla 26ª posizione il centauro di Tavullia, fu in grado di risalire velocemente sino alla quarta posizione. Nonostante la rimonta epica, Jorge Lorenzo, protetto da Marc, tagliò il traguardo per primo, aggiudicandosi il suo quinto ed ultimo titolo iridato. Tra Marquez e Rossi calò un gelo che mette ancora i brividi. Negli anni successivi, sino alla terribile caduta di Jerez de la Frontera, il Cabroncito ha dominato in MotoGP. Valentino Rossi non ha più avuto la possibilità di lottare per la sue decima corona. Ciò che manca, per ora, a Marc Marquez è aver dimostrato di poter essere un campione su due diverse moto. Il feeling con il bolide del marchio dell’ala dorata è stato pari a quello di VR46 nelle annate migliori, ma ciò che ha fatto il Dottore in top class con la casa di Iwata lo ha reso una leggenda.

MotoGP, è sempre Marquez vs Valentino Rossi

Marc Marquez è tornato in sella alla sua Honda nel finale di stagione, dopo la quarta operazione alla spalla destra. Il suo contratto con la casa di Tokyo scadrà nel 2024. Per ora, nonostante le ultime annate, non ha intenzione di abbandonare il costruttore giapponese. Una scelta che, fino ad un certo punto del suo percorso professionale, è apparsa vincente. Quest’anno, però, la Honda è crollata all’ultimo posto della classifica costruttori. I giornalisti hanno riproposto a Marc la questione del 2015, ma il Cabroncito continua a ritenere di aver fatto bene a tal punto da essere pronto a replicare il medesimo atteggiamento. Di sicuro a quasi 30 anni non ha ancora maturato la capacità di ammettere i suoi errori.

Giunto a Valencia per tifare Pecco Bagnaia, il Dottore ha voluto replicare allo spagnolo. “È normale che lui vada avanti su questa cosa, però tutti sanno cos’è successo nel 2015, lo hanno capito tutti. Quindi, tutte le volte che dice che non è vero, fa solo un’altra brutta figura, ha detto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. I due non si sono mai amati. Lo stile esuberante dello spagnolo non era troppo apprezzato dall’esperto centauro di Tavullia.

Sulla rincorsa di Pecco, a Sky, VR46 ha aggiunto: “Pecco non si è mai arreso, perché -91 era uno svantaggio grandissimo, ma non reale. Aveva commesso degli errori ed era stato sfortunato. Lui però, insieme alla sua moto, sono sempre stati super competitivi. Il campionato era lungo e lui ci ha sempre creduto, quindi è stato un grande merito. È un recupero storico, ma ci si ricorderà solo chi vince”.

Impostazioni privacy