Ducati, si sbilancia Tardozzi: ecco la strategia anti Quartararo

Il team manager della Ducati, Davide Tardozzi, si è sbilanciato sulla sfida finale tra Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. Ecco cosa ha rivelato.

Davide Tardozzi, oltre ad essere uno dei più grandi manager della storia della Ducati Corse, è stato anche un pilota di assoluto valore nel campionato Superbike. Il nativo di Ravenna ha anche corso per la casa di Borgo Panigale, prima di lanciarsi nella nuova carriera ai box. Il sessantatreenne è rimasto in famiglia, lavorando come team manager nei leggendari mondiali Superbike con Carl Fogarty, Troy Corser, Troy Bayliss, Neil Hodgson e James Toseland. Nel 2009, alla termine del campionato, dichiarò di voler lasciare la squadra corse della Ducati.

Davide Tardozzi Ducati (LaPresse)
Davide Tardozzi Ducati (LaPresse)

Le corse erano nel suo DNA e si è rilanciato, l’anno successivo, nel team BMW Motorrad. Le cose non andarono bene e dopo un campionato di collaborazione con i tedeschi, scelse di prendersi una pausa. Nel 2014 ricominciò a lavorare in Ducati Corse, questa volta però in qualità di team manager della squadra ufficiale in MotoGP. Sotto la sua direzione ha visto tante chance mondiali andare in fumo, ma è stato essenziale nella crescita di Pecco Bagnaia. Quest’ultimo ha la grande occasione di laurearsi campione del mondo per la seconda volta in carriera. Il primo riconoscimento iridato arrivò nel 2018 in Moto2. Da allora il piemontese è cresciuto in modo esponenziale, trovando il modo di arrivare in cima al mondo, in sella alla Desmosedici.

Bagnaia ha già dato dimostrazione delle sue enormi qualità nella passata stagione, vincendo quattro delle ultime sei gare. Nel 2021 il #63 si è svegliato tardi e, complice un calendario più corto, non è riuscito ad agguantare il rivale Quartararo. Quest’ultimo ha ricominciato la stagione, più o meno nello stesso modo, dominando la prima metà di Gran Premi del campionato, per poi calare alla distanza. Stavolta più che un calo, quello del Diablo è stato un vero tracollo. Fabio ha iniziato a commettere errori banali e non è stato assistito da una moto all’altezza del suo talento. Pecco, sotto di 91 punti alla vigilia della tappa olandese, non ha gettato la spugna. MotoGP, che sorpresa per Bagnaia: c’è di mezzo il maestro Valentino Rossi.

E’ partita una delle rimonte più epiche della storia del Motorsport. Pecco ha commesso pochissime sbavature, riuscendo a vincere Gran Premi in rapida successione. I ritiri dell’avversario francese ad Aragon e in Australia hanno, definitivamente, spianato la strada al giovane centauro di Torino. Sono trascorsi 13 anni dall’ultimo trionfo di un italiano in MotoGP, ovvero Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1. Sono passati, invece, 15 anni dall’ultimo successo di un pilota Ducati in MotoGP. In quell’occasione fu Casey Stoner in sella alla Desmosedici a fare la differenza. L’australiano è stato il primo e, per ora, ultimo campione del mondo della casa di Borgo Panigale. Sono passati addirittura 50 anni dall’ultimo titolo in top class di un pilota italiano su una motocicletta italiana, ovvero Giacomo Agostini sulla mitica MV Agusta. Pecco potrebbe fare la storia, conquistando due punti nell’ultima tappa.

Tardozzi e il piano Ducati

L’italiano può fare affidamento sulla moto migliore del lotto e un esercito di ducatista pronti a lottare per il primo gradino del podio. Fabio Quartararo, infatti, avendo un gap di 23 punti non ha molte alternative domenica. E’ obbligato a vincere e sperare in un problema del rivale alla corona iridata. Le prove libere del venerdì hanno lasciato un sorriso al campione della Yamaha. Nelle FP1 El Diablo è stato il migliore, ma non si è confermato nelle FP2. Al contrario, Pecco Bagnaia, ha iniziato in salita la prima sessione, segnando il 17mo tempo per poi rimontare nella seconda sessione di libere. Nel pomeriggio di venerdì il torinese ha cambiato marcia, posizionandosi al nono posto nella classifica combinata dei tempi, ad appena 5 millesimi dall’ottava piazza di Fabio Quartararo.

Un soddisfatto Davide Tardozzi, team manager di Ducati, ai microfoni di OA Sport, al termine delle libere ha dichiarato: “Abbiamo visto che la moto è competitiva, anche se Pecco è nono a due decimi dal primi. Va bene. Abbiamo avuto qualche difficoltà in più del solito, ma siamo a due decimi dal primo, che comunque sono dei Ducati, quindi la moto è competitiva. Credo e spero che le Ducati saranno delle alleate, ma credo che se lo guadagnerà da solo il campionato e credo che debba contare soprattutto su se stesso, sapendo che Quartararo farà sicuramente una gara all’attacco e cercherà di vincere a tutti costi. Credo che la cosa più giusta da fare sia fare la propria gara, spingendo non oltre i limiti, restando all’interno di un certo numero di posizioni, capire dov’è Quartaro e decidere se attaccare per fare il podio oppure no”.

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