MotoGP, svelati i veri problemi di Andrea Dovizioso: sono tutti sconvolti

Roman Forcada ha salutato la MotoGP con l’addio di Andrea Dovizioso. Il tecnico spagnolo ha spiegato il motivo dei passi indietro dell’ex pilota della Ducati.

Il GP di San Marino, lo scorso 4 ottobre 2022, ha rappresentato l’ultima recita del forlivese in MotoGP. Il centauro, dopo la lunga esperienza in Ducati di cui è diventato un simbolo, ha scelto di rimettersi in gioco nel 2021, prendendo al volo la possibilità di ritornare a correre in Yamaha. Il passaggio di Franco Morbidelli nel team ufficiale della casa di Iwata, a seguito del licenziamento di Maverick Vinales, ha ricatapultato il Dovi in top class. L’ultimo teammate di Valentino Rossi nella squadra Petronas ha riscontrato, sin da subito, gli stessi problemi che erano stati annunciati dal Dottore e dal Morbido.

Andrea Dovizioso (Ansa Foto)
Andrea Dovizioso (Ansa Foto)

Andrea, nel 2021, ha racimolato 12 punti in cinque gare, ottenendo al massimo un dodicesimo posto. In questa annata non è andato oltre l’undicesima piazza, marcando complessivamente 15 punti. Troppo poco per un campione della sua levatura. Nel team Yamaha WithU RNF non ha mai trovato un buon feeling e dopo le disavventure tecniche e qualche contrasto con il team manager, ha deciso di annunciare, alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna, il ritiro dalle competizioni motociclistiche a termine della corsa sul suolo italiano. In molti sono rimasti sorpresi, ma il Dovi non è un pilota qualsiasi. Non avrebbe avuto senso continuare, sapendo di non poter fare la differenza, soprattutto dopo una carriera vissuta sulla cresta dell’onda.

L’unico in grado di fare la differenza in sella ad una Yamaha, negli ultimi anni, è stato Fabio Quartararo. Il centauro francese è ancora in lizza per il titolo mondiale, nonostante un distacco di 23 punti da Bagnaia. La squadra satellite, invece, non è riuscita ad emergere, sfruttando l’esperienza, sul piano prestazionale, dei grandi campioni che sono saltati in sella alla M1. Nel 2022 si è puntato su un mix tra maturità e acerbità con l’arrivo del rookie Darryn Binder, direttamente dalla Moto3. Una delle tante scelte sbagliate del manager Razali. Il team si è dimostrato uno dei peggiori del campionato. Di sicuro nessuno ha messo in dubbio il talento di Dovizioso. Il pilota italiano ha sfiorato il titolo nella classe regina, arrivando in tre occasioni al secondo posto in classifica piloti. E’ stato l’unico in grado di sfidare Marc Marquez al top della forma.

Il Motomondiale ha perso uno dei suoi principali interpreti, dopo 21 anni di sfide emozionanti. Il Dovi rimarrà sempre nei cuori degli appassionati per il suo carattere gentile e corretto. Un pilota gentiluomo, come se ne ricordano pochi, nella storia recedente del motociclismo. Ha vinto un mondiale nel 2004 in 125, tuttavia si è trovato in bagarre con una generazione di assoluti fenomeni nelle categorie superiori. Il forlivese ha dato tutto e potrà dedicarsi alla sua seconda passione su due ruote, ovvero il motocross. Con l’addio alla MotoGP del Dovi, ha salutato il Paddock anche Ramon Forcada.

MotoGP, i guai di Dovizioso

A seguire Crutchlow ci sta pensando Silvano Galbusera. Se arriverà una proposta allettante per la prossima stagione, Forcada potrebbe ripresentarsi ai box, diversamente non sarebbe infelice di fermarsi. Ha trascorso una vita a seguire tanti giovani centauri e conosce ogni segreto delle carriere dei suoi piloti. A tal proposito l’ingegnere spagnolo, in una intervista al canale di Nico Abad su Twitch ripresa dal magazine Todocircuito, ha dichiarato: “Le moto hanno una serie di componenti e hanno le ruote. Non si possono dimenticare le ruote. L’argomento non è affrontato, ma Dovizioso è scomparso quando ha cominciato ad avere problemi ed è stata cambiata la quarta carcassa”.

Stava lottando con Marc Marquez per vincere i campionati del mondo, vinceva gare in successione e il primo anno in cui Marquez non c’era, logicamente, doveva vincere e finire al quarto posto a causa della carcassa posteriore, non per niente altro”, ha analizzato il tecnico. Una bordata non indifferente alla Michelin. La questione di allargherebbe anche agli altri big. “La gara in Malesia di Fabio Quartararo è stata spettacolare, ha nascosto il problema con la moto, così come Marc Marquez può nascondere il problema con la Honda”, ha annunciato Forcada.

Da ingegnere è consapevole che “la Ducati ha qualche vantaggio, ma non c’è niente di irregolare”, avendo sviluppato una moto che va forte su qualsiasi tracciato. In passato la Desmosedici riusciva a sfruttare tutto il suo potenziale solo su pista con lunghi rettilinei. Negli ultimi anni, nei tratti misti, la Rossa di Borgo Panigale va forte quanto e più delle moto giapponesi. In inverno proveranno a colmare il gap, ma non sarà facile. La casa italiana può fare affidamento su tanti piloti che possono vincere, mentre al momento, Honda e Yamaha, sono legate a filo doppio alle prestazione di Marc Marquez e Fabio Quartararo.

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