MotoGP, Nicky Hayden non si dimentica: la dedica che fa piangere tutti

La MotoGP è cresciuta sempre di più nel nuovo millennio e per qualcuno c’è stata anche l’occasione di diventare unico nella storia.

Riuscire a vincere un Mondiale in MotoGP non è per nulla semplice, soprattutto quando nella propria carriera non si è mai stati considerati dei predestinati e dei campioni pronti per entrare nella leggenda, ma alle volte anche le vittorie minori e più inattese possono essere le più belle.

Nicky Hayden (ANSA)
Nicky Hayden (ANSA)

Arrivare in MotoGP vuol dire essere in grado di avere un talento superiore rispetto a tutte le persone che nel mondo sono mai salite a bordo di una motocicletta.

Stiamo parlando infatti della sua classe regina, della sua élite che merita rispetto e che deve essere considerata a tutti gli effetti come il centro cardine dove possono crescere e nascere i grandi campioni delle due ruote.

Il nuovo millennio è stato un periodo davvero d’oro per il motociclismo mondiale, con i primi anni che hanno visto la nascita di una serie di fenomeni leggendari in grado di poter far avvicinare sempre più tifosi verso la disciplina.

Valentino Rossi è stato forse il più grande campione della storia, senza ombra di dubbio uno che in Italia ha dato l’opportunità di far rivivere il periodo d’oro di Giacomo Agostini.

Per questo motivo per un periodo sembrava poter essere imbattibile, con i suoi alla Honda che erano stati ricchi di successi e nel 2004 era iniziata la nuova avventura con la Yamaha che, ovviamente, era partita con altri due Mondiali consecutivi.

Tutto avrebbe dovuto andare per il verso giusto anche nel 2006, un anno dove l’Italia aveva già potuto festeggiare per la vittoria nel Mondiale di calcio, eppure in quella stagione qualcosa andò storto.

La sua vecchia Honda infatti aveva deciso di lanciare la figura dello statunitense Nicky Hayden, un pilota dalle ottime qualità, ma che non aveva ancora avuto modo di lasciare un segno in MotoGP.

La casa giapponese lo aveva portato nelle sue fila nel 2002, quando però venne piazzato nel Mondiale Superbike, prima di correre per un anno anche con Valentino nel 2003, ottenendo però solamente due volte il podio.

Poche gioie anche nel 2004, mentre nel 2005 riuscì in qualche modo a farsi conoscere meglio dal grande pubblico con una vittoria a Laguna Seca, con il suo pubblico di casa che impazzì di gioia, e un terzo posto finale nel Mondiale.

Nel 2006 la Honda era una Scuderia di grande prestigio, ma i grandi favoriti per la vittoria, o quantomeno per contendersi il titolo con Rossi, avrebbero dovuto essere Marco Melandri e Dani Pedrosa e infatti nelle prime gare furono loro due a vincere.

Il ravennate vinse in Turchia e in Francia, mentre lo spagnolo portò a casa il trionfo in Cina per un totale di 3 vittorie in 5 gare, mentre Nicky continuava costantemente a salire a podio e fare punti e stava costruendo il suo mito.

Hayden vince il Mondiale 2006: il fratello Roger lo omaggia

In quel 2006 fu una splendida vittoria di tattica e di grande tranquillità per il ragazzo statunitense, perché Hayden vinse solamente due gare in quella stagione: in Olanda e nei suoi Stati Uniti.

Con quelle due vittorie riuscì a prendere un buon vantaggio, ma nel finale iniziò a cedere il passo sempre di più ai suoi rivali che dimostravano di essere ben più veloci di lui.

Rossi stava volando e recuperava punti su punti, tanto è vero che prima dell’ultima gara a Valencia si presentava con 8 lunghezze di vantaggio sul rivale statunitense.

La Pole Position del Dottore dava la possibilità ai suoi tifosi di mettere in fresco lo Champagne per l’ennesimo titolo Mondiale, ma a inizio gara una clamorosa caduta complicò la gara del marchigiano.

La rimonta fu difficoltosa e non andò oltre il tredicesimo posto, mentre Hayden si posizionò al terzo posto, alle spalle delle Ducati di Troy Bayliss e Loris Capirossi e in quel modo avvenne il clamoroso sorpasso.

Una volta giunto sul traguardo Hayden piangeva con un bambino tenendo in mano la bandiera statunitense, per un successo che sembrava davvero impossibile e nessuno avrebbe mai potuto mettere in considerazione.

Con oggi sono passati la bellezza di ben 16 anni da quel trionfo incredibile e che ancora oggi risulta essere uno dei più grandi di sempre della storia del motociclismo e la dedica nella giornata di oggi è arrivata per merito del fratello Roger Hayden.

“16 anni fa come oggi. Che giornata, vedere realizzarsi il sogno per cui si era lavorato per tutta la vita, tutto ciò di cui parlava da bambino era diventare un campione della MotoGP, guardarlo svegliarsi e dedicargli ogni singolo secondo della giornata, guardarlo pensare di aver perso l’obbiettivo, ma alla fine ci è riuscito.”

I tifosi di Valentino Rossi hanno sofferto molto quel giorno, ma l’impresa di Nicky Hayden nel 2006 resta ancora oggi una delle più grandi di sempre.

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