Pecco Bagnaia come Valentino Rossi? La risposta di Reggiani spiazza tutti

Con l’avvicinarsi del primo titolo mondiale in MotoGP, Pecco Bagnaia è diventato già l’idolo delle folle. Il paragone con Valentino Rossi è corretto? La risposta la dà Loris Reggiani.

Pecco Bagnaia è ad un passo dalla conquista del suo primo mondiale in MotoGP. Lo scorso anno lo ha sfiorato, battagliando sino alle ultime tappe con Fabio Quartararo, ma stavolta si è superato. Nello scorso campionato, pur ottenendo quattro successi nelle ultime sei gare, la rimonta di Pecco Bagnaia si rivelò inutile ai fini dell’assegnazione della corona iridata. In questa annata il torinese è cresciuto tantissimo, riuscendo a collezionare ben 7 vittorie e recuperando 91 punti al campione del mondo della Yamaha nella seconda parte di stagione.

Bagnaia Valentino Rossi (Ansa Foto)
Bagnaia Valentino Rossi (Ansa Foto)

Pecco arriverà all’ultimo atto di Valencia con un vantaggio di 23 punti. Ciò vuol dire che Fabio Quartararo ha un solo risultato possibile, ovvero la vittoria e dovrà augurarsi una caduta del suo avversario della Ducati o un’improbabile quindicesimo posto finale. In questa annata la Desmosedici ha dimostrato di essere la migliore moto del lotto, nettamente davanti alla concorrenza rispetto a quanto accaduto nelle due stagioni precedenti. Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci conquistarono il titolo costruttori nel 2020 prima di lasciare spazio all’attuale coppia Bagnaia – Miller. Oltre a quello di Stoner, il piemontese potrebbe anche sfatare un altro tabù che va avanti da tanti, troppi anni per i colori nostrani. Valentino Rossi è stato l’ultimo campione del mondo italiano nella classe regina. Il suo ultimo riconoscimento iridato è arrivato nel 2009, in sella alla Yamaha. La vittoria di un italiano su di una moto italiana sarebbe una gran bella notizia per i tanti tifosi della classe regina rimasti orfani del centauro di Tavullia.

Valentino Rossi ha scelto di lanciarsi sulle quattroruote e di lasciare la classe regina al termine di un 2021 avaro di soddisfazione. Nel team Petronas non è riuscito a trovare l’ambiente giusto per rilanciarsi dopo annate sottotono. Il pesarese è andato vicino al suo decimo mondiale, in occasione della sfida accesissima al suo compagno di squadra Jorge Lorenzo nel 2015. In quella occasione a fare la differenza fu l’episodio di Sepang con Marc Marquez. Era una MotoGP che parlava spagnolo. I fan iberici potevano fare affidamento su tre piloti di assoluto valore. Con l’addio alle corse su due ruote di Daniel Pedrosa e Jorge Lorenzo è rimasto il solo Marc Marquez a fare la differenza. Prima del crash di Jerez de la Frontera, nel 2020, il catalano non ha conosciuto battute d’arresto. In quegli anni il pilota che è andato più vicino a conseguire un titolo è stato Andrea Dovizioso che nel 2017 si giocò il mondiale all’ultima tappa, proprio contro il #93.

In una bella intervista rilasciata a Fabio Fagnani, sul suo canale YouTube TalkGP, Loris Reggiani ha parlato tanto dei piloti italiani che hanno, negli ultimi tempi, riconquistato un ruolo di primo piano. Oltre a Bagnaia l’Academy di Valentino Rossi ha sfornato altri giovani di talento come Franco Morbidelli, vice campione del mondo del 2020, Marco Bezzecchi, migliore rookie della stagione in corso e Luca Marini, fratello minore del Dottore. Chi non ha mai apprezzato le gesta di Rossi, secondo l’ex rider e telecronista Loris Reggiani, ha subito appoggiato Enea Bastianini. Il futuro compagno di squadra di Pecco Bagnaia non ha avuto la fortuna di essere seguito da Uccio e Valentino nell’Academy VR46, avendo un percorso diverso e più lungo. Il Bestia ha, comunque, dimostrato nelle categorie minori di essere un talento purissimo, facendo bene anche nell’anno del debutto in MotoGP.

MotoGP, Bagnaia diverso da Valentino Rossi

Il problema secondo Reggiani è che, negli anni precedenti all’addio di Valentino Rossi, i media hanno concentrato tutta la loro attenzione sulle gesta del centauro di Tavullia. Diversi piloti italiani si erano affacciati, anche con buoni risultati ai piani alti della top class, ma non hanno ricevuto il medesimo trattamento mediatico, creando un tracollo di ascolti nella stagione in corso, la prima senza il fenomeno di Tavullia, dopo un quarto di secolo. Nonostante, infatti, campionati molto combattuti in Italia il Motomondiale è ritornato ad essere una categoria di nicchia, proprio come ai tempi precedenti all’arrivo di Valentino Rossi. Il problema secondo Loris Reggiani è che si sta facendo passare anche Pecco Bagnaia per un personaggio quando in realtà non ha la personalità di Rossi.

Nella live Reggiani ha detto che è davvero “troppo per un personaggio che non è un personaggio. Non è Valentino Rossi, non lo è assolutamente. E’ più un Andrea Dovizioso, lo vedo più un personaggio di quel tipo lì, quindi profilo basso. Quindi rischia veramente di diventare antipatico e soprattutto diventa antipatico a quelli che odiano Valentino Rossi. Quelli che odiavano Rossi adesso odiano Bagnaia perché arriva dalla VR46 e odierebbero chiunque altro arrivasse da lì. Di conseguenza amano Bastianini perché non arriva da quella parte là. Questo tipo di antagonismo almeno aumenterà il numero di telespettatori”.

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