Sainz, nuova penalità? Carlos svela il lavoro della Ferrari

Termina la prima giornata di lavoro in Messico per Carlos Sainz, che deve riscattare le ultime gare. Ecco le sue prime parole.

Un Carlos Sainz pimpante arriva in Messico in un momento non certo troppo felice, visti i tanti errori commessi che lo hanno relegato nel panino dei due della Mercedes in classifica mondiale. Se dovessimo tracciare un bilancio della sua seconda stagione in Ferrari a tre gare dal termine, sarebbe corretto affermare che si tratta di un netto passo indietro rispetto allo scorso campionato.

Sainz (ANSA)
Sainz (ANSA)

Infatti, Carlitos ha collezionato una lunga serie di ritiri, molti dei quali a causa di suoi errori. Il primo arrivò in Australia, quando esagerò nel superare la Haas di Kevin Magnussen al secondo giro, andando in testacoda e ritrovandosi costretto a scendere dalla sua monoposto dopo essere finito nella sabbia.

Anche nelle qualifiche di Imola fu protagonista di un grave errore all’uscita dalla seconda Rivazza, per poi essere centrato dalla McLaren di Daniel Ricciardo al via della gara. Altri due ko maturarono a seguito dei problemi della Ferrari, uno a Baku per un guasto al brake by wire e l’altro in Austria, quando la sua power unit andò letteralmente a fuoco.

In Giappone, per Sainz è arrivato l’ennesimo ritiro, per via di un errore che lo ha spedito contro il muro sotto la pioggia, nel corso del primo giro. La pole position di Austin era stata una bellissima risposta, ma il suo sogno è durato poche centinaia di metri, visto che George Russell con la Mercedes lo ha centrato in pieno alla staccata della prima curva.

In questo, il figlio del due volte campione del mondo rally è chiaramente incolpevole, ma è impossibile non sottolineare l’errore in partenza, nella quale ha fatto pattinare troppo le gomme, venendo ingoiato da Max Verstappen, in grado di scavalcarlo dopo pochissimi metri dallo stacco della frizione.

Carlitos non ha vissuto un campionato facile, ma ha comunque ottenuto la sua prima vittoria in carriera a Silverstone, convertendo in un successo la pole position ottenuta il giorno prima. La classifica è comunque deficitaria, visti i soli 202 punti conquistati, che lo pongono a -16 dalla Mercedes di George Russell ed +4 su Lewis Hamilton, che con il secondo posto di Austin si è praticamente incollato al madrileno.

Il distacco da Charles Leclerc è netto, viste le 63 lunghezze di gap dal monegasco, che di problemi ne ha avuti ben di più, senza contare gli errori di strategia. Tralasciando qualche sporadica occasione, tra i due c’è stato un evidente gap prestazionale, che si è ampliato in condizioni particolari, come sotto l’acqua di Singapore. Allo spagnolo serve ben altro per pensare di vincere.

Sainz, ecco le sue parole dopo le libere in Messico

La prima giornata in pista è andata in archivio sul tracciato di Città del Messico, con Carlos Sainz e gli altri 19 partenti che, come ad Austin, hanno dovuto dedicare il secondo turno di prove libere allo sviluppo dei nuovi pneumatici Pirelli in versione 2023. Per la Ferrari si tratta di un lavoro fondamentale, in quanto sarà obbligatorio risolvere i problemi sulla gestione delle mescole in gara.

Ecco le parole di Carlitos al termine della giornata: “Credo che nel complesso sia stata una buona giornata per noi a Città del Messico. Siamo riusciti a completare il programma che avevamo messo in conto, e ci sono state diverse prove di regolazioni che abbiamo avuto modo di testare in macchina. Non è un tracciato facile, a causa dell’altitudine si perde carico aerodinamico, ma è davvero divertente spingere al massimo in queste condizioni. Anche il pubblico messicano è fantastico e voglio ringraziarlo per il suo aiuto“.

Sainz ha poi aggiunto: “Fa davvero impressione quando entriamo nella zona dello stadio, si sentono distintamente le loro grida di incitamento. Cercheremo di regalargli un grande spettacolo, se lo meritano per ciò che fanno tutte le volte che veniamo a correre da queste parti, noi daremo il massimo come sempre e dovremmo essere competitivi“.

Sulla Ferrari di Carlitos ci sono ancora diversi dubbi riguardo alla power unit, con quella che è attualmente montata sulla sua Rossa che è stata montata a Monza, quasi due mesi fa. La Scuderia modenese starebbe pensando di montare un nuovo motore termico ed un turbo, la stessa cosa fatta ad Austin con Charles Leclerc, che gli andrebbe a costare ben 10 posizioni di penalità in griglia di partenza. Il rischio, se ciò non verrà fatto, è quello di incappare in una nuova rottura, visto che le unità propulsive di Maranello non sopportano chilometraggi troppo elevati come si è già visto tante volte in stagione.

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