Russell, allarme lanciato in Messico: c’è un guaio per tutti

George Russell vuole difendere la quarta posizione nel mondiale, ma avrà bisogno di un cambio di passo in Messico. Ecco le sue parole.

Il Gran Premio del Messico assume una grande importanza per George Russell, il quale va a caccia del ritorno sul podio dopo una serie di prove piuttosto complicate. Il britannico non giunge tra i primi tre da Monza, quando chiuse terzo allungando nettamente su Lewis Hamilton in classifica mondiale.

Russell (LaPresse)
Russell (LaPresse)

Il confronto tra i due è tornato favorevole al sette volte campione del mondo sin da Singapore, dove l’ex Williams ha chiuso fuori dai punti per la prima volta in stagione (escludendo il ritiro di Silverstone). George ha faticato anche in Giappone, dove è giunto ottavo, mentre il compagno di squadra gli “rubava” altri punti chiudendo quinto.

Ad Austin non c’è stata storia, con Russell protagonista anche di un grave errore al via, quando ha preso in pieno la Ferrari di Carlos Sainz costringendolo all’ennesimo ritiro stagionale. Giustificata la rabbia dello spagnolo, che ha anche attaccato la FIA per la ridicola penalità di 5 secondi da scontare al pit-stop comminata al britannico.

Una scelta del genere da parte dei commissari costituisce un pericoloso precedente, dal momento che un pilota ora si sentirà in diritto di poter buttare fuori gara un avversario, visto che la penalità è a dir poco irrisoria. George si è scusato dopo la gara, ma dopo il contatto ha detto, nel suo team radio, che Sainz lo aveva chiuso, cosa che chiaramente non è giustificata dalle immagini televisive.

Per sua fortuna, la Mercedes è ben più robusta della Ferrari, e non si è ritrovato con alcun danno all’ala anteriore, mentre sulla Rossa ci sono stati grossi problemi sulla pancia laterale sinistra (forse il radiatore è andato danneggiato), portando i meccanici a ritirare la monoposto dell’autore della pole position.

Il nuovo arrivato nel team di Brackley è quarto nel mondiale con 218 punti, con 16 lunghezze di margine su Sainz e sole 20 su Hamilton, che ormai si è rifatto sotto tornando in lizza per la posizione ai piedi del podio iridato. Ovviamente, queste posizioni contano poco o nulla, ma per George chiudere davanti ad un sette volte campione del mondo sarebbe una soddisfazione non di poco conto.

Per farcela dovrà però tenere i nervi saldi nelle ultime tre gare, dove la Mercedes potrebbe dare del filo da torcere alla Ferrari. La freccia d’argento, almeno ad Austin, è tornata superiore alle Rosse sul passo gara, in particolare sulle gomme Dure, che da sempre sono molto congeniali alle monoposto della casa della Stella a tre punte.

Russell, ecco le sue parole dopo il venerdì di libere

Dopo la beffa subita da Lewis Hamilton per mano di Max Verstappen in quel di Austin, la Mercedes rischia seriamente di concludere la stagione 2022 senza alcuna vittoria, cosa che non accade dal lontano 2011. George Russell ed il compagno di squadra proveranno a sovvertire i pronostici, ma la superiorità della Red Bull appare davvero impossibile da scalfire.

L’ex pilota della Williams ha commentato quanto accaduto nelle prime libere del Gran Premio del Messico, ed ora andremo ad ascoltare le sue parole: “Ben quattro piloti hanno portato le gomme Soft attuali nelle seconde libere, però la macchina va forte e ci sentiamo bene dopo queste prime libere, sembriamo competitivi. Tuttavia, sappiamo quanto possa essere difficili essere in lotta su questa pista che nasconde molte insidie“.

Russell ha poi posto l’accento sui grandi interrogativi che ci sono alla vigilia di questo week-end: “Sarà molto difficile gestire le temperature delle gomme, del motore e dei freni. Non sarà facile trovare la giusta finestra di utilizzo per la qualifica, ma è comunque un tracciato fantastico che mi piace molto. Spero di poter fare un bel lavoro, vediamo come andrà, ma le mie prime sensazioni sono buone“.

La Mercedes è sicuramente in grande crescita, ed il primo tempo ottenuto nelle seconde libere in 1’19”970 fa sicuramente ben sperare. Come detto dallo stesso George, in pochi hanno girato con le gomme 2022 cercando un tempo, per cui, come ad Austin, i riscontri visti oggi lasciano il tempo che trovano, ma essere in prima posizione è sempre meglio che inseguire, e questo l’alfiere del team di Brackley lo sa bene.

In Messico si corre con livelli di carico aerodinamico molto simili a quelli di Budapest, dove George ottenne la sua prima pole position e sino ad oggi unica della carriera. La cosa potrebbe portargli fortuna, anche se per stare davanti a tutti occorre avere la monoposto migliore, cosa che per ora la Mercedes non ha. Occorre ancora un piccolo step per giocarsela con i migliori del lotto.

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