Ferrari, Binotto dà una news spiacevole a Leclerc: ecco cosa hanno deciso

Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, non ha ancora digerito la doppia sconfitta nel mondiale, tuttavia il pensiero va già alla prossima stagione.

La Ferrari è costretta a correre ai ripari in vista del 2023, anche perché ormai i giochi sono fatti. La seconda parte di stagione è stata un vero incubo per il Cavallino. Se l’inizio era stato spettacolare e il prosieguo lasciava speranzosi i tifosi della Rossa, gli ultimi 3 mesi hanno raccontato di una RB18 in ascesa e una F1 – 75 in caduta libera. La graduatoria, del resto, parla chiara ed ha espresso valori che, difficilmente, verranno invertiti negli ultimi 3 round della stagione.

Ferrari Mattia Binotto (Ansa Foto)
Ferrari Mattia Binotto (Ansa Foto)

Il bicampione del mondo Verstappen, in classifica piloti, ha raggiunto 391 punti, mentre Charles Leclerc (-124 punti) è a quota 267, due punticini avanti a Sergio Perez. George Russell, a 218, ha 16 punti di vantaggio su Carlos Sainz e 20 su Lewis Hamilton. Nella graduatoria costruttori la Red Bull Racing ha festeggiato ad Austin il quinto titolo della sua storia, raggiungendo 656 punti. La Mercedes potrebbe ancora provare a raggiungere la Ferrari al secondo posto, ma con 3 Gran Premi a disposizione non sarà facile. La Rossa ora presenta un vantaggio di 53 punti sulla Stella a tre punte. A preoccupare i tifosi è il gap che si è venuto a creare tra la RB e la Scuderia, con ben 187 punti in meno. Leclerc è passato da insidiare Max Verstappen nella prima parte di stagione, a battagliare con Sergio Perez per tenersi stretto il secondo posto in graduatoria.

Un inversione di tendenza che ha portato lo stesso driver monegasco a farsi delle domande sul comportamento della sua vettura. Charles ha vinto la sua ultima corsa, al Red Bull Ring, lo scorso 10 luglio. Dopo 3 mesi i problemi sopraggiunti sono stati numerosi tra scarsa affidabilità, errori strategici e qualche sbavatura anche dei driver. Quello più evidente di Leclerc è andato in scena al Paul Ricard, da leader della gara, ma le responsabilità del giovane in una valutazione complessiva della stagione sono, nettamente, inferiori a quelle degli uomini della Rossa. Si vince e si perde tutti insieme, ma il principio va avanti in una sola direzione da tanti, troppi anni. La Rossa ha atteso con ansia il nuovo regolamento per rivoluzionare la vettura e lanciare il nuovo motore Superfast. Il guaio principale ora è quello relativo al degrado gomme. Ad Austin il calo repentino di performance, nelle finale di gara, delle medie ha creato un nuovo allarme.

Ferrari, crisi senza fine

In una annata iniziata con hat trick e grand chelem, le aspettative erano ben diverse. Dopo i primi Gran Premi era tutto apparecchiato per una sfida mondiale tra Verstappen e Leclerc, tuttavia gli sviluppi della F1 – 75 non hanno avuto lo stesso impatto di quelli sulla RB18. Quest’ultima è diventata una vettura molto più agile e leggera, soprattutto grazie alla dieta dimagrante a step portata avanti dai tecnici di Milton Keynes. A Maranello, invece, non hanno più trovato il bandolo della matassa, presentando un telaio che poi si è rivelato peggiorativo. La direttiva anti porpoising molto probabilmente ha fatto il resto, anche se sono arrivate grandi smentite da Maranello.

Sta di fatto che da Spa in avanti, dopo la pausa estiva, la Rossa non è riuscita più a vincere una gara. L’occasione più ghiotta a Singapore, con un Max in difficoltà nel traffico. Perez, però, ha bruciato il monegasco al via e si preso di gran carriera il suo secondo trionfo stagionale. Ad Austin sono arrivate conferme sulla decisione di puntare le fiches sul 2023. Charles Leclerc è partito dodicesimo a causa della penalità di dieci posizioni dovuta alle sostituzioni sulla Power Unit della sua F1 – 75. Nuovo motore termico e del turbo compressore con un occhio alla prossima stagione. Ricerca di affidabilità, dato che il prossimo anno la Rossa non potrà permettersi ulteriori passi falsi. Sainz, che disastro ad Austin: parole durissime a Russell.

Quella di oggi è stata una gara a due facce: Carlos è finito fuori incolpevolmente al primo giro. Charles, dal canto suo, ha fatto una bellissima rimonta, che lo ha portato fino al podio. Sappiamo che in gara ci manca al momento qualcosa nei confronti della Red Bull che con il titolo vinto oggi ha reso onore nel migliore dei modi alla memoria del proprio fondatore. Noi continueremo a lavorare per dare loro ancora del filo da torcere già fra una settimana in Messico, oltre che continuare ovviamente a concentrarci al massimo per preparare la sfida della prossima stagione”, ha raccontato l’ingegnere di Losanna ai media Ferrari al termine del Gran Premio degli Stati Uniti.

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