Aleix Espargaró, il mondiale è ancora aperto? Questa la sua speranza

Per Aleix Espargaró è un momento complesso visti i 27 punti di ritardo da Bagnaia in classifica. Lo spagnolo però non vuole mollare.

La stagione di MotoGP è ormai agli sgoccioli, con i tre contendenti al titolo mondiale che si sono confrontati in conferenza stampa. Pecco Bagnaia guida la classifica con 233 punti, 14 di vantaggio su Fabio Quartararo e 27 su Aleix Espargaró. Il nativo di Granollers ha svolto una stagione eccezionale sull’Aprilia, portandola anche alla vittoria in Argentina, gara in cui era salito in testa alla graduatoria generale.

Aleix Espargaró (ANSA)
Aleix Espargaró (ANSA)

La Ducati è poi salita in cattedra, con il rider torinese che ha iniziato una furiosa rimonta, sino a scavalcare prima Aleix e poi anche il campione del mondo in carica. La posizione di Bagnaia è quella del grande favorito, e proprio in Malesia, dove nel 2018 ha portato a casa il titolo in Moto2, avrà la possibilità il nuovo re della MotoGP.

Aleix Espargaró, nonostante l’importante distacco in classifica, non ha la minima intenzione di mollare il colpo, anche per azzittire chi ha parlato di qualche malumore con l’Aprilia. Nelle ultime gare, la squadra diretta da Massimo Rivola ha effettivamente commesso qualche errorino, come quello clamoroso di Motegi che ha costretto lo spagnolo a dover prendere il via dalla pit-lane.

Tuttavia, c’è da dire che la casa di Noale non aveva mai combattuto per un mondiale in top class, e qualche errore di gioventù va anche compreso. Il Gran Premio della Malesia sarà una tappa fondamentale, ed Aleix ha l’assoluto bisogno di provare a chiudere davanti a Bagnaia per restare matematicamente in lizza sino al gran finale di Valencia.

Aleix Espargaró, vietato mollare in Malesia

Nonostante il ritardo importante da Pecco Bagnaia, uno come Aleix Espargaró non ha alcuna intenzione di mollare, e le proverà davvero tutte per cercare di riaprire la contesa iridata. Per fare ciò è comunque necessario che l’Aprilia sia perfetta in tutto e per tutto, ricordando che la moto italiana fu velocissima qui nei test invernali.

A Sepang, il nativo di Granollers arriverà a toccare quota 300 Gran Premi nel Motomondiale, un numero davvero impressionante: “Sono felice e molto fiero, il fatto di essere arrivato in MotoGP è il sogno di tutti i bambini che amano le due ruote, ma avere una carriera così lunga è bellissima, 300 gare nel curriculum è pazzesco. Sono molto felice di tutto quello che ho fatto in carriera, è giusto ricordare questo avvenimento“.

Se voglio divertirmi e fare del mio meglio come Fabio e giocarmela a Valencia? Cercherò di fermare Pecco, ma non sarà facile visto quello che ha fatto nella seconda parte di stagione, posso però rischiare ed essere più aggressivo rispetto a lui. Sia qui che a Valencia dovremo essere perfetti, noi ci proveremo. Se mi aspetto di essere veloce qui? Nei test siamo stati molto forti qui in inverno, poi siamo andati molto bene anche durante la stagione in gara, ma in tanti sono migliorati e non solo noi“.

Mi aspetto che saremo veloci, qui abbiamo però dei dati vecchi relativi al 2019, ma tutto sommato penso che saremo veloci. Cosa può succedere in queste ultime due gare? Nelle gare dove non avevamo dati recenti facevamo fatica, come in Australia ed anche in Thailandia, rispetto a tre anni fa le cose sono cambiate tantissimo. Nelle ultime tappe abbiamo perso tanti punti, ma il tutto ci può essere utile per essere più forti in chiave futura, perché non si finisce mai di imparare“.

Il mio giudizio sull’Aprilia? A volte facciamo un ottimo lavoro e lo dico, ma quando c’è bisogno di essere critici lo faccio, come nelle ultime gare dove non siamo stati al top. A Misano ero forte, in Austria invece no. A volte è frustrante essere veloci e poi avere problemi, come accaduto anche ad Austin dove abbiamo persi tanti punti a causa di problemi evitabili. Se vogliamo lottare per il titolo dobbiamo lavorare insieme per il futuro e limare i guai“.

I miglioramenti fatti dall’Aprilia sono stati pazzeschi e ne sono orgogliosi, ma noi dobbiamo sempre pensare a vincere il titolo, se l’obiettivo è questo dobbiamo raggiungere un livello simile a quelli di Pecco e della Ducati. Nelle ultime gare siamo stati lenti ad adattarci alle varie piste, ma non volevo essere troppo duri nei commenti, in questo momento i nostri avversari sono meglio di noi, ed è per questo che bisogna considerare loro come termine di paragone“.

Aleix Espargaró ha sottolineato un aspetto importante, ovvero quello legato all’esperienza dell’Aprilia, che al contrario delle dirette concorrenti non si è mai giocata un titolo. L’analisi dello spagnolo è molto lucida, ma ciò non gli toglie la speranza di lottare: “La Ducati e Yamaha sono state spesso al top in passato, mentre per noi questo è uno scenario nuovo ed è chiaro che ci serve del tempo, ma dobbiamo essere veloci ad adattarci. Qui cercherò di dare il meglio e di arrivare davanti a Pecco per tenere aperto il campionato“.

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