MotoGP, Lin Jarvis scuote la Yamaha: volano parole grosse

Lin Jarvis ha parlato dei cambiamenti che Yamaha deve fare per essere più competitiva in MotoGP: Quartararo ne sarà felice.

La Yamaha rischia di perdere un titolo mondiale MotoGP che sembrava quasi già suo dopo il Gran Premio di Germania. Al Sachsenring ci fu la vittoria di Fabio Quartararo, che mise tra sé e Francesco Bagnaia (caduto) 91 punti. Una rimonta del ducatista sembrava impossibile, adesso invece sono solamente 2 i punti che separano i due piloti a tre gare dalla fine del campionato.

Lin Jarvis (foto MotoGP)
Lin Jarvis (foto MotoGP)

Il francese sta dando il massimo per confermarsi campione, però deve fare i conti con una Yamaha M1 che è inferiore alla Ducati Desmosedici GP22. Spesso lui è riuscito a nascondere i difetti della moto con il suo immenso talento, però ci sono occasioni nelle quali non ha potuto farlo.

L’ultimo gran premio in Thailandia è stato un calvario. La gara si è disputata sul bagnato e lui non è riuscito neppure ad andare a punti, battuto anche dal compagno di squadra Franco Morbidelli. In questo weekend si corre in Australia e la pista di Phillip Island dovrebbe essere più favorevole. Si dovrebbe correre sull’asciutto e dovremmo vedere un Quartararo di nuovo in lotta per il podio.

MotoGP, Jarvis analizza la situazione Yamaha

Lin Jarvis in una bella intervista concessa a Sky Sport MotoGP ha sottolineato quanto sia fondamentale ottenere un risultato positivo in Australia: “Abbiamo bisogno di fare una buona gara qui. Le ultime sei, circa, sono state un po’ difficili. Questa è importantissima. Sappiamo che su questo circuito possiamo vincere, vogliamo vincere e dobbiamo vincere. Ci serve la vittoria. Siamo tranquilli, stiamo lavorando bene e sono ottimista per questo weekend”.

Il managing director Yamaha ammette che si è tutto complicato quando la Ducati ha risolto i suoi problemi iniziali: “La seconda parte di stagione è stata più complicata per noi. Nella prima eravamo stati anche fortunati, perché i nostri concorrenti hanno avuto qualche problema nel sistemare la moto. Quando la Ducati si è messa a posto, è stato più difficile, anche perché ci sono tante loro moto in pista. Pure Aprilia sta facendo un bel lavoro. Fabio è l’unico pilota Yamaha veloce ora, è uno contro tutti”.

Il manager britannico conferma che la casa di Iwata sta lavorando tanto per dare a Quartararo e Morbidelli una M1 migliore nel 2023: “A inizio stagione siamo rimasti delusi per non avere la potenza che volevamo. Non è facile vincere le gare, perché quando siamo dietro è complicato superare. Stiamo già lavorando per migliorare la moto in vista del 2023, però adesso dobbiamo dare il massimo con quella che abbiamo ed evitare errori”.

Jarvis ribadisce l’importanza di non stravolgere eccessivamente la moto, anche se dei cambiamenti vanno apportati necessariamente e non riguarderanno solo il motore: “Non dobbiamo perdere il bilanciamento della moto che ha Fabio in questo momento. Vedendo che solamente lui è veloce, dobbiamo fare una moto che sia più comoda e facile da guidare anche per altri. Lavoreremo tanto pure su telaio e aerodinamica, su tutto”.

Confessa che in Yamaha è importante fare un cambiamento di approccio: “Siamo un po’ troppo conservativi, dobbiamo cambiare questo metodo di lavoro. Per il motore abbiamo preso Luca Marmorini e i suoi ingegneri anche per cambiare la mentalità. Questo è un inizio e dobbiamo fare tante altre cose”.

Il managing director si è anche espresso sulla situazione non semplice di Morbidelli: “Parliamo con lui e facciamo il massimo per metterlo a posto con la moto. A lui manca la fiducia per andare veloce. Spero che l’anno prossimo avere più potenza lo possa aiutare, però dobbiamo trovare assieme il modo di essere più competitivi. Anche perché nel 2023 avremo solo due moto e ci servono due piloti veloci”.

Infine, ha ammetto che per il futuro c’è l’obiettivo di tornare ad avere un team satellite e dunque quattro M1: “Sicuramente vogliamo avere quattro moto sulla griglia, ci stiamo lavorando. Però non so se potremo farlo nel 2024, dobbiamo rispettare i contratti”.

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