F1, Red Bull a caccia di un record della Ferrari: a Maranello tremano

La Red Bull ha scritto una pagina importante della sua storia in F1, ma non è finita qui. Il team di Milton Keynes è in scia alla Ferrari.

Altro dominio totale per la Red Bull, assoluta padrona della F1 odierna, con Max Verstappen che a Suzuka si è laureato campione del mondo per la seconda volta consecutiva, proprio in Giappone, su una pista che fa emergere la stoffa del vero campione. Polemiche a parte, il figlio di Jos ha fatto una gara pazzesca dopo una pole position da urlo, andando a mettere la ciliegina sulla torta su una stagione senza precedenti.

F1 Red Bull e Ferrari (LaPresse)
F1 Red Bull e Ferrari (LaPresse)

Il lavoro di Super Max è stato davvero encomiabile, così come la sua crescita avvenuta negli ultimi anni. Dimenticatevi di quel ragazzino arrogante e presuntuoso, che in passato ha anche messo in pericolo l’incolumità dei suoi colleghi, perché ora siamo davanti ad uno dei talenti più importanti della storia della F1.

Verstappen ha da poco compiuto 25 anni, ed ha già all’attivo due titoli mondiali, 32 vittorie (eguagliato Fernando Alonso proprio a Suzuka), 18 pole position e 21 giri veloci, statistiche che sanno già di leggenda. L’olandese ha ottenuto tutto ciò senza guidare monoposto dominanti, dal momento che la Red Bull è divenuta una macchina chiaramente superiore alla concorrenza solo dal Belgio in poi, ovvero da circa un mese.

Sino all’estate, la Ferrari era assolutamente all’altezza, mentre lo scorso anno ha vinto il titolo contro la Mercedes di Lewis Hamilton con una monoposto lievemente inferiore a quella anglo-tedesca. Tutto ciò ce lo dicono i numeri, ed è un peccato leggere sui social dei veri e proprio insulti al campione del mondo, provenienti soprattutto dal tifo italiano ed anglosassone.

Un fenomeno del genere va soltanto lodato, così come la Red Bull, che ha messo su un’auto eccezionale, anche se quanto emerso sulla questione Budget Cap non fa di certo onore al team di Milton Keynes e rischia di oscurare anche le imprese del rampante nativo di Hasselt.

Verstappen potrebbe davvero cannibalizzare il Circus nei prossimi anni, considerando che i regolamenti non cambieranno fino al termine del 2025, stagione che precederà la rivoluzione sul fronte delle power unit. La Red Bull ha messo su una squadra imbattibile, ed il rafforzato legame con la Honda è un ulteriore avvertimento alla concorrenza.

Occorre complimentarsi anche con i giapponesi, che dalle umiliazioni subite da Alonso ai tempi della McLaren si sono presi un dominio incredibile sul fronte motoristico, ottenendo anche un’affidabilità a prova di bomba. Soltanto il pugno di ferro della FIA sul discorso relativo allo sforamento del tetto di spesa potrebbe bloccare la cavalcata del team di Christian Horner, ma pare già sicuro che non ci saranno sanzioni sportive oltre ad una multa.

F1, la Red Bull ora insidia la Ferrari in una statistica

La Red Bull ha dominato anche a Suzuka, piazzando la quarta doppietta stagionale dopo quelle ottenute ad Imola, Baku e Spa-Francorchamps. Con il dodicesimo successo di questo 2022 per Max Verstappen, la RB18 è diventata la monoposto di F1 più vincente nella storia del team di Milton Keynes, superando la RB9 del 2013.

All’epoca, Sebastian Vettel portò a casa tutte le 13 vittorie di quel campionato, lasciando a secco il compagno di squadra Mark Webber ed eguagliando il record di successi una singola stagione ottenuto da Michael Schumacher sulla Ferrari, nell’ormai ben lontano ma comunque indimenticabile 2004.

La RB18 è una monoposto che è già entrata nella storia della F1. ma che può ancora insidiare una statistica relativa proprio alla Ferrari ed a quel magnifico 2004. La Scuderia modenese, in quella stagione, vinse 15 gare, considerando le affermazioni di Rubens Barrichello a Monza e Shangai, record di sempre per il Cavallino.

Meglio di lei ha fatto soltanto la Mercedes del 2016, che portò a casa addirittura 19 vittorie su 21 gare. La Red Bull è dunque a -1 dal primato della Ferrari, e ad Austin potrebbe cercare il pareggio, per poi puntare al sorpasso ad Austin. Onestamente, la RB18 vista nelle ultime gare ed il Verstappen che sta correndo ad un livello troppo alto per la concorrenza, sembrano destinati a vincere tutte le quattro tappe rimanenti, per raggiungere quota 18 su 22 appuntamenti previsti.

Un risultato davvero incredibile, che testimonia il lavoro fatto da Adrian Newey e dal suo staff tecnico, assolutamente dominanti rispetto alla concorrenza, anche se le ombre non mancano vista la questione Budget Cap. Verstappen sta comunque facendo la storia, e merita a tutti gli effetti i risultati che sta ottenendo in questo periodo storico. Il futuro è roseo per il talento orange, e gli avversari dovranno fare un miracolo per sfidarlo sul serio.

 

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