Auto, quando spariranno quelle a combustione? La nuova data spaventa

Le auto elettriche conquisteranno sempre di più il futuro della mobilità. Da Stellantis arrivano parole che sanno di rivoluzione molto vicina.

Il mondo dell’auto sta cambiando, e dovremo abituarci sempre di più alle grandi novità che ci aspettano nel prossimo futuro. Vi abbiamo già parlato dei nuovi incentivi che spingeranno molti all’acquisto di una vettura elettrica o plug-in, con diverse agevolazioni che riguarderanno anche le spese condominiali per chi vorrà acquistare le colonnine di ricarica.

Auto (Adobe Stock)
Auto (Adobe Stock)

Insomma, c’è grande aria di cambiamento, con i governi che vogliono intervenire su vari fronti per fermare la crisi climatica, anche se, ovviamente, non si può pensare di elettrificare in breve tempo tutto il settore automobilistico. Le auto elettriche stanno dominando i piani futuri delle grandi case costruttrici, che stanno riconvertendo tutta la loro produzione abbandonando il motore termico.

Tanto per fare un esempio, la Bugatti ha già annunciato che da ora in avanti vedremo solo supercar full electric, mentre la Lamborghini passerà all’ibrido, in attesa di vedere la prima vettura elettrica della casa di Sant’Agata Bolognese entro il 2028. In casa Ferrari ancora non si parla costantemente di questa tecnologia, ma l’ibrido è già entrato a far parte da tempo della gamma del Cavallino.

L’Audi e la Mercedes stanno già sfornando vetture full electric, ma è chiaro che per i cittadini non è facile pensare di poterne acquistare una. Al momento, in Italia, sotto ai 20 mila euro non è possibile trovare vetture elettriche, e questo è un problema che vorrebbe risolvere la Fiat con l’arrivo della nuova Panda nel 2023.

La casa torinese, facendo parte del gruppo Stellantis, dovrà elettrificare tutta la propria gamma entro il 2027, così come l’Alfa Romeo e tutti gli altri membri di questo grande gruppo. L’Europa ha deciso che le vetture endotermiche saranno messe al bando, in termini di produzione, a partire dal 2035, con una piccola deroga per le supercar, che avranno cinque anni in più di tempo per farlo.

Tuttavia, visto il grande studio che c’è dietro l’elettrico in questi anni, c’è la seria possibilità che il termico “passi di moda” anche con qualche anno di anticipo, con buona pace degli appassionati che non vogliono sentir parlare di transizione ecologica abbinata al mondo delle quattro ruote.

Tra poco, vi riporteremo alcune parole che fanno molto riflettere sul futuro dell’automotive, che sta affrontando il cambiamento più epocale della sua storia, destinato a produrre una rivoluzione impronosticabile sino a pochi decenni fa. Ecco cosa accadrà nei prossimi anni e le reazioni che potrebbero esserci.

Auto, Stellantis comunica la data della fine del termico

Stellantis è uno di quei gruppi che ha maggiormente investito nell’auto del domani, mandando in pensione anticipa il motore termico. Davide Mele, Senior vice presidente Corporate affairs relativamente alla parte italiana della holding multinazionale olandese, ha dichiarato che Stellantis vuole essere una sorta di pioniere del passaggio all’elettrico, anticipando i tempi di vari anni rispetto a quanto deciso dall’Europa.

Ecco le sue parole: “Il gruppo Stellantis ha optato per un piano che punta completamente sul motore elettrico e vuole occupare il ruolo del leader. L’obiettivo è quello anticipare i tempi e di passare al full electric dal 2035 al 2030, di circa cinque anni. Vuole affrontare questa sfida ed uscirne da vincitore, costruendo un’auto pulita, sicura, connessa e che sia accessibile a tutti. Le spese di una rivoluzione tecnologica del genere sono elevati, il 50% in più a parità di segmento. Ovviamente, non è una cosa facile, e per questo ci saranno dei grandi investimenti da affrontare“.

Mele ha aggiunto: “Abbiamo puntato sulla transizione, ma non dobbiamo dimenticarci che esiste una legislazione sugli euro 7 che obbliga le aziende ad investire ancora nel motore termico, ma esso nel 2035 sarà portato alla scomparsa. Quindi, se guardiamo ai nostri studi ed investimenti e dove ci stiamo spingendo, possiamo affermare che il termico andrà a morire già dal 2027. Proprio per questo motivo, noi richiediamo una seria revisione dell’euro 7 per i prossimi anni“.

Senza troppi dubbi, Stellantis ha deciso che l’elettrico andrà a soppiantare il termico in pochissimi anni, e per questo ha puntato tutto su di esso, sacrificando anche gli ultimi studi sui motori tradizionali. Uno degli obiettivi, ad esempio in Italia del nuovo esecutivo, è quello di poter provare a puntare sui carburanti eco-sostenibili, ma da questo punto di vista non sembra esserci troppo supporto dall’Europa.

Sembra si sia già deciso che l’elettrico è la cosa su cui si debba puntare, senza se e senza ma. Tuttavia, è chiaro che non sarà affatto facile riconvertire anche tutte le infrastrutture e renderle pronte ad una svolta di questo livello, che prima o poi, comunque vada, diventerà realtà a tutti gli effetti.

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