Marc Marquez, Puig vuota il sacco: si fa dura per lui

L’otto volte campione del mondo della Honda, Marc Marquez, è tornato in sella alla sua RC213V in occasione della tappa d’Aragon.

Il ritorno in pista per Marc Marquez è stato, sin qui, meno dolce di quanto avrebbe potuto. Vi sono tanti aspetti positivi sul piano fisico che possono, al momento, tranquillizzare il centauro ma al tempo stesso, sul piano tecnico, vi sono tanti punti di domanda. La moto, in questa annata, ha fatto un netto passo indietro, risultando la lontana parente del bolide che ha fatto le fortune del Cabroncito in MotoGP. Dopo l’infortunio di Jerez de la Frontera e i successivi stop forzati, i tecnici della Honda hanno scelto di rivoluzionare il mezzo nella speranza di renderlo guidabile anche per gli altri rider della casa di Tokyo.

Marquez (ANSA)
Marquez (Ansa Fot0)

Di conseguenza Marc ha iniziato a palesare dei problemi di feeling e, per di più, la RC213V 2022 si è rivelata essere la peggiore moto del lotto. In classifica costruttori è ferma all’ultimo posto della graduatoria dei costruttori, alle spalle persino della Suzuki che, al termine del 2022, si ritirerà dalla classe regina. Lo spagnolo della Honda ha recuperato, pienamente, dopo la lunga riabilitazione per l’operazione al braccio destro. Al rientro in Spagna, però, le cose non sono andate come nelle aspettative. Il doppio crash, al primo giro, con Quartararo e Nakagami ha scatenato grandi polemiche. Il giapponese ha riportato anche delle conseguenze fisiche alla mano, ma ha preso parte alla tappa di Giappone e in quella successiva in Thailandia. Marc è andato molto vicino al suo primo podio stagionale nelle ultime due tappe del mondiale, ma il confronto con le Ducati è sembrato quasi impari.

A Motegi il Cabroncito ha chiuso con un quarto posto, mentre in Thailandia ha battagliato con Johann Zarco e Pecco Bagnaia per la terza posizione nelle ultime tornate. In questa annata il #93 non ha ancora ottenuto un singolo podio. Un evento più unico che raro, ma nelle prossime tappe potrebbe sbloccarsi. Oltre alle 6 gare saltate per l’operazione, Marc è stato costretto a non prendere parte ad altri 2 Gran Premi ad inizio stagione per problemi legati alla diplopia. Lo spagnolo ora è quindicesimo con 84 punti, precedendo tutti gli altri centauri della casa di Tokyo, ovvero Pol Espargaró, Takaaki Nakagami e Alex Marquez. Nonostante tutti i problemi, MM93 è rimasto il punto di riferimento della Honda.

Le parole di Puig su Marc Marquez

Alberto Puig, team manager Repsol Honda, ha analizzato il momento attuale del rider. “Lo conosciamo e ha spinto fino alla fine, apprezziamo molto il suo impegno. Nonostante le condizioni meteorologiche non fossero previste e tutto sia cambiato in vista della gara”, ha spiegato Puig ad AS. Le condizioni in Thailandia sono state imprevedibili. In condizioni di full wet il centauro di Cervera è in grado di fare la differenza, ma il problema sarebbe un altro. Alla fine ha siglato un quinto posto dopo aver “combattuto tutta la gara” contro una Ducati che “ha fatto prestazioni migliori” e, quindi, gli è stato “impossibile superarle”. Marc ha fatto un ottima prestazione, ma non è ancora arrivato il suo primo podio stagionale. Se le condizioni fossero state diverse, magari sull’asciutto, il talentuoso pilota della Honda avrebbe fatto molta più fatica.

Al momento, secondo il suo manager, il problema principale sarebbe legato anche al mismatch prestazionale tra la Honda e la Ducati. La casa di Borgo Panigale si è dimostrata la migliore, anche nel 2022, avendo vinto con netto anticipo il terzo mondiale costruttori di fila. Nemmeno la Yamaha con Quartararo o l’Aprilia con Espargaró sono riuscite a tenere il passo della Desmosedici nel 2022. Ciò rappresenta un problema, naturalmente, anche in chiave 2023. Marc ha serrato i tempi per esserci ai test di Misano proprio per indirizzare lo sviluppo della moto della prossima stagione. Basterà? La situazione sembra molto critica per tutte le altre squadre. La Rossa di Borgo Panigale sembra già irrefrenabile. In questa fase i ducatisti stanno lasciando solo le briciole agli avversari. MotoGP, Ducati e i giochi di squadra: badilata dell’ex pilota.

Puig ha provato anche a tirar su il morale ai fan di MM93 perché almeno questa pausa risulterà “molto importante” per affrontare il prossimo double header del calendario. Una decina di giorni “molto vantaggiosi” per l’intera griglia che sarà fondamentale per “rinfrescare le energie prima di Phillip Island e Sepang”. In Australia sarà dura, su un tracciato con tante curve ad alta velocità. “Ha fatto due gare complete in sette giorni dopo essere stato fermo per quattro mesi, quindi è molto importante tornare a casa, riposare e prepararsi per i prossimi due Gran Premi. Un fattore chiave sono le condizioni meteorologiche e a quanto pare farà freddo, quindi non puoi sbagliare. E la settimana successiva andremo in Malesia, dove avremo condizioni opposte, caldo e molto umido”, ha concluso il team manager Repsol Honda.

Impostazioni privacy