La F1 è tornata sul luogo dove Jules Bianchi ebbe l’incidente che gli stroncò la vita. Nel 2022 un nuovo caso ha creato scalpore e Norris non ha preso bene una scelta della direzione gara.
Atmosfera tesissima a Suzuka, a distanza di 3 anni dall’ultimo Gran Premio corso in Giappone. Le condizioni atmosferiche non hanno dato tregua ai piloti che, stranamente, hanno iniziato la corsa con una partenza tradizionale sotto la pioggia. Nonostante l’abbondante acqua in pista i team hanno preferito iniziare con mescole intermedie per privilegiare la performance alla sicurezza. Un errore che si è rivelato subito essere macroscopico.
Le condizioni erano da full wet e lo si è capito, immediatamente, dal warm lap. In ogni caso il drenaggio della pista è risultato anche buono, ma non ha mai smesso di piovere. Max Verstappen, allo spegnimento dei semafori, si è tenuto stretto la prima posizione, nonostante un leggero pattinamento. Il monegasco era riuscito a portarsi con mezza macchina avanti, tuttavia l’olandese lo ha riscavalcato con una frenata ritardata. In due curve il duello ha subito distolto l’attenzione su quanto stesse accadendo nelle retrovie. Vi sono stati numerosi contatti e il primo ad essere inquadrato in testacoda nell’erba è stato Sebastian Vettel, colpito nel retrotreno dall’Alpine di Fernando Alonso. Secondo giro e Carlos Sainz è finito a muro, avendo problemi di tenuta.
Le condizioni, certamente, non erano favorevoli, ma lo spagnolo è stato l’unico a perdere il controllo del mezzo da solo in acquaplaning. Carlos si è giustificato, affermando che, una volta sorpassato da Perez, si è messo nella sua traiettoria, ma in staccata è finito in acquaplaning e in testacoda a causa di un pezzo della pista, completamente, wet. La scelta di partire con le intermedie si è rivelato un clamoroso errore. Per fortuna anche nelle retrovie non vi sono stati clamorosi problemi, ma il rischio più grande lo ha corso Pierre Gasly. Un cartellone pubblicitario si è infilato sotto l’avantreno dell’AlphaTauri. Il francese è stato costretto a tornare ai box, mentre i commissari hanno fatto uscire la Safety Car. A quel punto il futuro pilota dell’Alpine ha accelerato per andare a ricongiungersi con il gruppo e il rischio che ne è derivato è stato elevato, date le condizioni di bagnato.
F1, tragedia Bianchi: il messaggio di Lando Norris
La direzione gara ha scelto di far uscire le gru per rimuovere la Ferrari F1 – 75 incidentata. Il tutto, va ricordato, è avvenuto sotto regime di Safety Car. Il problema è che Pierre Gasly ha accelerato come se ci fosse bandiera verde, andando ad affrontare il tratto dove era presente la gru a full gas. Per questo motivo sarà anche investigato. Di fatto a molti la condizione di pista di oggi ha subito riportato alla mente quel drammatico Gran Premio del 2014. In quell’occasione il driver della Marussia finì sotto una gru che era ferma al lato della pista, ma le differenze erano svariate. Prima di tutto in quel caso c’era bandiera verde, mentre in questo frangente i piloti erano dietro la Safety Car. F1 2023, ci sono due novità: ecco di cosa si tratta. Date una occhiata anche a Ferrari, la meravigliosa F2003-GA va all’asta: vale una fortuna
La direzione gara ha sottovalutato che il driver dell’AlphaTauri potesse spingere al massimo in quel giro, nel tratto della pista dove era presente il mezzo pesante. Per fortuna non è successo nulla, ma la visibilità in queste condizioni era bassa. I rischi sono risultati evidenti, riportando alla mente vecchi brutti episodi. Quella di Bianchi dovrebbe essere una ferita chiusa. Il suo sacrificio ha portato alla nascita di una F1 diversa, ancora più sicura. L’halo ha salvato altre vite, ma determinati episodi rischiosi non dovrebbero ripetersi. Non è la prima volta, ovviamente, che una gru è in pista in regime di SC. E’ accaduto anche recentemente a Monza, in quel caso tutto è nato da un crash di Daniel Ricciardo. Le procedure di rimozione del veicolo sono state lente e ad alto rischio. Hanno fatto scalpore le immagini della gru in contromano, con le vetture a pochi metri. A Suzuka, invece, le condizioni si sono aggravate per la forte pioggia.
Dopo la bandiera rossa, i piloti hanno rivisto le immagini. Lando Norris è stato tra i primi a farsi sentire, attraverso i canali social. Sull’account Twitter il giovane driver della McLaren Mercedes ha dichiarato: “Com’è successo!? Abbiamo perso una vita in questa situazione anni fa. Rischiamo la vita, soprattutto in condizioni come questa. Vogliamo correre. Ma questo… Inaccettabile”. Una gran bella bordata alla FIA che, nelle ultime settimane, si sta dimostrando non all’altezza del circus. La F1 si sta evolvendo ad una grande velocità, ma la Federazione Internazionale dell’Automobile non ha ancora trovato l’assetto giusto e risolto tutti i problemi, nonostante la cacciata di Michael Masi.