F1, la Red Bull decide il proprio futuro: scenario inatteso per il 2026

La partnership tra Red Bull e Porsche che sarebbe dovuta scattare in F1 dal 2026 in poi è saltata. Gli anglo-austriaci pensano al futuro.

La Red Bull sta mettendo le basi per il proprio futuro in F1. Il team di Milton Keynes sfrutterà i motori Honda sicuramente sino alla fine del 2025, dal momento che le power unit sono state congelate sino a quella data, prima della rivoluzione del 2026 che cambierà tutte le carte in tavola.

F1 Red Bull RB18 (LaPresse)
F1 Red Bull RB18 (LaPresse)

Quello che vivremo tra quattro stagioni sarà un ribaltamento di fronte totale, il primo dal 2014 in avanti. Infatti, le unità propulsive si sono continuamente evolute in questi anni, ma non c’è mai stato un cambiamento regolamentare su di esse, neanche quest’anno nel quale le monoposto sono state del tutto stravolte.

In casa Red Bull, nel corso dell’estate, sembrava tutto fatto per l’unione con la Porsche, che sarebbe dovuta tornare in F1 nel 2026, dopo che il gruppo Volkswagen aveva dato il via libera. In occasione del GP del Belgio, l’Audi aveva ufficializzato il suo ingresso nel Circus, e le indiscrezioni dicono che lo farà con la Sauber, anche se la cosa non è ancora stata resa nota.

In quei giorni era atteso anche l’annuncio della casa di Weissach, che puntualmente non arrivava. In seguito, è stato comunicato che la partnership tra le due parti non verrà mai effettuata, dal momento che la Porsche avrebbe voluto acquistare il 50% della Red Bull, ponendo anche uomini chiave al muretto, probabilmente licenziando Christian Horner ed il comparto tecnico che sta dominando in questo periodo.

Horner ed Helmut Marko non hanno permesso che tutto ciò accadesse, dicendo di no alla Porsche. Ciò fa capire il grande valore della Red Bull, che può rifiutare un accordo con un colosso del genere ed andare avanti da sola. Con ogni probabilità, il costruttore tedesco dirà addio all’idea di entrare nella massima formula. L’idea era quella di fornire i motori al team di Milton Keynes per poter essere subito competitiva, sfruttando il know-how di una squadra già campione del mondo e con possibilità di stare davanti.

L’Audi, ad esempio, non potrà fare lo stesso visto che arriverà con la Sauber, a meno che non tiri fuori una power unit devastante per la concorrenza. La domanda ricorrente è relativa ai motori che la Red Bull monterà in futuro, e sembra che un nuovo accordo con la Honda stia tornando in gioco. Ora vedremo le varie discussioni in atto e le reali possibilità che ciò accada in futuro.

F1, Red Bull ed Honda potrebbero accordarsi di nuovo

La grande vittoria politica della Red Bull è stata quella del congelamento delle power unit, che non potranno essere aggiornate, se non per motivi di affidabilità, sino alla fine del 2025. Tutto ciò è stato voluto da Christian Horner sin dall’inizio dello scorso anno, dal momento che la Honda aveva deciso di abbandonare la F1 al termine della passata stagione.

Così facendo, il team di Milton Keynes si sarebbe trovato senza motori dal 2022 in avanti, ma il congelamento ha dato una grande mano agli anglo-austriaci. Tuttavia, in seguito le carte in tavola sono cambiate, ed i giapponesi sono tornati a collaborare praticamente al livello di prima, e la Red Bull, nel frattempo, ha anche allestito un reparto powertrains, prendendosi i migliori motoristi anche dalle altre squadre.

La Red Bull sta preparando il dominio nella F1 del futuro, ed in questi giorni, a Tokyo, si è svolto un’incontro tra i grandi capi della Honda e quelli della squadra che sta per vincere entrambi i mondiali, secondo quanto riportato da “Motorsport.com“. Tra le ipotesi che ci sono, la più probabile è che il suddetto reparto powertrains situato a Milton Keynes possa occuparsi del motore termico, mentre la casa di Sakura lavorerà sulla parte elettrica.

Ricordiamo che dal 2026, il cambiamento sulle unità propulsive sarà epocale. Infatti, ci sarà una sorta di bilanciamento al 50% per quanto riguarda la potenza prodotta dal motore endotermico e quello elettrico, con l’arrivo di carburanti sostenibili al 100% e l’eliminazione dell’MGU-H, passaggio fortemente voluto da Audi e Porsche per il loro ingresso nel Circus. Dunque, tra Red Bull ed Honda le cose sembrano farsi interessanti, e non è escluso che i giapponesi possano tornare sulle loro decisioni anche per il post-2025.

La power unit prodotta dai nipponici è la migliore del lotto in questa stagione, ma già lo scorso anno i passi in avanti erano stati enormi, anche in termini di affidabilità. Nei prossimi mesi sono attese grandi novità, anche perché, in caso di mancato accordo, la Red Bull dovrà tornare a guardarsi intorno per cercare un nuovo fornitore. E trovarlo non sarà affatto semplice.

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