Red Bull nella bufera per il budget cap: l’accusa di Binotto è pesantissima

La Ferrari ha, decisamente, voluto mandare un messaggio chiaro in merito all’eventuale violazione milionaria della RB. Ecco le parole di Mattia Binotto.

Momento delicatissimo per il circus della Formula 1, in ragione delle polemiche sollevate sulle violazioni del Budget Cap di due team. L’Aston Martin è passata in secondo piano, anche perché il superamento dovrebbe essere inferiore rispetto a quello operato dalla Red Bull Racing. Quest’ultima potrebbe aver sforato di ben 10 milioni, stando ai rumor riportati da AMuS. A quel punto è emerso che Toto Wolff avrebbe ricevuto delle informazioni confidenziali in merito alla questione da una talpa interna alla FIA, ex braccio destro del manager austriaco della Mercedes.

Mattia Binotto Ferrari (LaPresse)
Mattia Binotto Ferrari (LaPresse)

Una volta rimbalzata la notizia su tutti i magazine principali del mondo, anche Laurent Mekies e Mattia Binotto hanno preso una posizione decisa contro la Red Bull Racing. “Non è più un segreto che alcuni team siano stati sopra i limiti imposti dalla FIA: una in modo molto pesante, una in modo forse meno significativo. È qualcosa di molto grave per la quale ci aspettiamo una gestione e una presa di posizione esemplare da parte della FIA”, ha tuonato il direttore sportivo del Cavallino. Il francese ha chiesto alla FIA che vengano adottate pene esemplari per i team di Formula 1 che abbiano violato le regole sul limite dei costi. La questione si è, ulteriormente, surriscaldata con le voci delle presunte punizioni che la Federazione Internazionale dell’Automobile avrebbe deciso di comminare ai due team colpevoli del superamento del Budget Cap.

Alla Red Bull Racing arriverebbe una multa di 7,5 milioni di dollari, secondo l’indiscrezione dell’emittente televisivo olandese Ziggo Sport. Inoltre il team con sede a Milton Keynes dovrebbe avere a disposizione meno ore del previsto in galleria del vento in vista del 2023. Noccioline sul piano economico per un colosso come la RB e soprattutto non vi sarebbe alcuna decurtazione di punti. Questo potrebbe spingere altri top a non seguire alla lettera le regole finanziarie, soprattutto perché alcune squadre non avrebbero motivo di preoccuparsi delle conseguenze. Per Mercedes, Ferrari, Alpine o McLaren non avrebbe nessuno peso pagare una sanzione pari anche al triplo. E’ giusto ricordare che il limite di spesa è stato introdotto lo scorso anno proprio per evitare la creazione di un gap enorme tra team minori e top team.

Nel 2021 il budget cap era fissato a 145 milioni di dollari. Nel 2022 il limite è sceso a 140 milioni, anche se in realtà la cifra esatta è di 142 milioni di dollari perché è stato deciso che per ciascuna gara in più, oltre le 21, il budget aumenta di un milione. L’anno venturo sarà ancora più basso, ma ormai iniziano ad esserci forti dubbi sul controllo del tetto di spesa. Il 5 ottobre la FIA informerà sulla situazione di tutti e dieci i team di Formula 1, alla viglia della tappa in Giappone. In realtà la questione era già stata affrontata in precedenza da tutti i team principal ed è venuto fuori un caos senza precedenti in un secondo momento, a causa della prematura fuoriuscita di informazioni.

F1, la posizione di Binotto

Binotto ha affermato: “Se parliamo di quattro milioni come di un leggero overshooting del cap, allora devo dire che per me non è di poco conto. Quattro milioni, questo è il nostro intero budget di sviluppo in una stagione. Quattro milioni, ovvero 70 tecnici e ingegneri che possiamo pagare per trovare soluzioni migliori. Questo ti fa perdere mezzo secondo. E questo vantaggio competitivo si ripercuote anche nelle stagioni successive. È una questione importante perché è tutta una questione di credibilità”. Il capo del team McLaren, Andreas Seidl, come riportato da Speedweek, ha dichiarato su questo argomento: “Non voglio essere coinvolto in speculazioni perché non ho alcuna informazione specifica al riguardo. Ecco perché manterrei la mia risposta piuttosto generica. È importante che i regolamenti finanziari siano rispettati e abbiamo grande fiducia nella FIA che lo monitorerà e controllerà di conseguenza e imporrà anche sanzioni in caso di violazioni. Questo è importante per una concorrenza leale. Dobbiamo ottenere assoluta trasparenza qui”.

Abbiamo dovuto prendere misure dure, abbiamo dovuto licenziare persone e non abbiamo potuto adeguare gli stipendi, nonostante l’inflazione, per farlo. Allo stesso tempo, c’erano due squadre che erano ancora impegnate ad assumere e presentavano pacchetti incredibili in termini di stipendio e tutto ciò che ne derivava per braccare le persone. Ci siamo sempre chiesti come sia possibile in questi tempi che altre squadre possano ancora buttare soldi in giro. Ecco perché siamo entusiasti di vedere cosa uscirà nei prossimi giorni. È importante per il futuro della Formula 1 che qui vengano lanciate misure solide se qualcuno ha superato il tetto dei costi”, ha concluso il TP della McLaren.

Impostazioni privacy