F1, ribaltone totale sul budget cap: la Red Bull passa al contrattacco

La squadra con sede a Milton Keynes è finita sotto accusa per essere andata oltre il limite del tetto di spesa. Ora la Red Bull ha risposto per le rime.

Incredibile ribaltone in casa Red Bull Racing dopo le accuse ricevute nei giorni scorsi. La questione è delicata e, in un primo momento, Horner è sembrato molto attento ad esporsi sul budget cap. Il team principal aveva specificato che si trattava di un nuovo regolamento, in cui erano possibili dei fraintendimenti. In realtà le norme parlavano chiaro per tutti. Nel 2021 il budget cap era fissato a 145 milioni di dollari. Va detto che dalla cifra erano esclusi gli stipendi dei piloti, le spese di viaggio e di alloggio, sia per i titolari, sia per le riserve e sia per qualunque altro driver e per le persone a lui collegate, come i familiari.

Max Verstappen Red Bull Racing (Ansa Foto)
Max Verstappen Red Bull Racing (Ansa Foto)

Inoltre, erano esclusi i tre membri top della squadra, gli uomini che si occupano della cura, manutenzione e dei test delle vetture degli anni precedenti (Heritage Asset Personnel), oltre a tutte le attività che possono derivarne. Escluse le attività di marketing, i costi finanziari (interessi su prestiti, transazioni, fondi, obbligazioni) i costi non inerenti alla F1, come quello delle risorse umane, del reparto finanziario e le spese legali. Inoltre non sono considerati nel calcolo gli affitti e le tasse sugli immobili, i bonus economici dei dipendenti, purché non superiori al 20% del totale del monte ingaggi. La situazione è complessa, ma di fatto i team che hanno superato il BC non sanno nemmeno a cosa andranno incontro. Questa è il primo errore di un sistema che inizia a fare acqua da tutte le parti.

Quest’anno il limite è sceso a 140 milioni, anche se in realtà la cifra esatta è di 142 milioni di dollari perché si è scelto che per ciascuna gara in più, oltre le 21, il budget aumenta di un milione. Gli effetti dell’invasione russa in Ucraina, oltre alla pandemia, hanno portato i costi ad aumentare, ma in occasione del Gran Premio di Monaco lo stesso Horner aveva dichiarato a Sky: “Sono convinto che tutti i team principali andranno oltre la soglia dei 140 milioni di budget cap. Qual è la sanzione per una violazione lieve? Perché un aggiornamento dal costo di 4,5 milioni può fare la differenza nella corsa al mondiale”. A questo punto si tratterebbe di una violazione, se le indiscrezioni di AMuS dovessero essere confermate, anche superiore. A quel punto il mondiale 2021 sarebbe falsato? E cosa dire in merito al 2022?

Red Bull, le parole di Horner

La Federazione sta effettuando verifiche sulla vicenda e gli esiti dell’analisi potrebbero arrivare la prossima settimana. La Red Bull Racing, in occasione della tappa di Singapore, ha dichiarato che la squadra austriaca rappresentava un bersaglio facile e che il processo era ancora in corso. Nessuno è parso troppo preoccupato, ma nemmeno distaccato. I rumor sono impazzati e Wolff e Binotto hanno preso decisioni chiare sull’argomento. Entrambi i team principal hanno puntato il dito contro la Red Bull Racing in modo deciso. Il budget cap ha creato maggiori squilibri di prima, piuttosto che equilibrare i valori di forza. In questa annata la Red Bull Racing ha dato seguito a quanto già dimostrato nella passata stagione. Verstappen, dopo il titolo del 2021, è pronto a confermarsi campione, mentre il team è vicinissimo a vincere il quinto mondiale costruttori della sua storia.

Inizialmente tutti i team erano favorevoli al tetto di spesa, anche per venire incontro alle squadre più piccole, ma a quanto pare c’è chi se ne è approfittato. Dalla stagione 2023 in poi, il BC sarà, ulteriormente, abbassato a 135 milioni di dollari. Le wing car, reintrodotte dopo 40 anni, non hanno comunque aiutato team in difficoltà, specialmente per realtà come McLaren, Alpine, Aston Martin e Williams non è cambiato granché. La Red Bull Racing, ora, ha completamente rovesciato la questione, dicendo che è “assolutamente convinto del fatto che la Red Bull sia stata al di sotto del budget cap. Riteniamo di rientrare comodamente nel limite massimo. La FIA sta seguendo la sua procedura e ci aspettiamo, speriamo, di sapere questa settimana, non solo noi, ma tutti i team, qual è l’esito di questo processo”. A GPFans il team principal ha, completamente, ribaltato la questione.

Ora è la RB ad attendere il risultato e le analisi su tutti gli altri team di Formula 1. Horner si è dimostrato un fautore del detto inglese “non lanciare una pietra se hai una casa di vetro”, ma sta di fatto che dalle prime indiscrezioni solo Red Bull Racing e Aston Martin sono finite nell’occhio del ciclone. F1, scandalo Red Bull: già decisa la “penalità” per il team austriaco? Date una occhiata anche alle parole del vincitore del Gran Premio di Singapore, Sergio Perez. In settimana vi aggiorneremo sulla questione, ma di sicuro l’atmosfera in casa Red Bull è molto più tesa di quella che il team principal vuole dare a vedere nelle ultime ore.

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