MotoGP, Enea Bastianini lancia l’allarme: la situazione è preoccupante

Il pilota della Ducati Pramac, Enea Bastianini è arrivato nono nell’ultimo appuntamento in Giappone. Ora ha mandato un messaggio chiaro alla MotoGP.

Enea Bastianini non ha mai corso in MotoGP nel Chang International Circuit di Buriram. È stato introdotto, infatti, per la prima volta durante il campionato 2018 quando Enea era impegnato nelle categorie minori, mentre le edizioni 2020 e 2021 sono state cancellate per la pandemia di COVID-19. Il meteo non lascia presagire nulla di tranquillo, dopo il difficile weekend in Giappone. In questo periodo in Asia sono frequenti pesanti acquazzoni che potrebbero anche mescolare le carte al vertice.

Enea Bastianini (Ansa Foto)
Enea Bastianini (Ansa Foto)

Il Bestia è stato straordinario a Misano e ad Aragon, arrivando secondo e primo. Il centauro è stato paziente a Motegi nel finale di gara, ma ha riscontrato tantissimi problemi. Enea Bastianini, in conferenza stampa, ha annunciato: “In Giappone, la settimana scorsa, è stata difficile per me. Ho fatto un errore venerdì (nelle uniche prove libere di giornata, ndr) e dopo è stato difficile perché sabato (in Q1, ndr) era completamente bagnato nelle qualifiche, quindi sono caduto in curva 5 però questo è un altro circuito. Le condizioni sono, comunque, simili a quelle di Motegi e sarà così per tutto il weekend. Secondo me siamo pronti a cominciare e anche a far qualcosa di più rispetto a Motegi”.

Per provare a portare a casa un grande risultato il pilota italiano dovrà cominciare con il piede giusto sin dalle prime sessioni di libere. Scattando, nuovamente, dalla quindicesima posizione è complicato riuscire a rimontare. Questione di ritmo, ma anche di traffico nelle retrovie. Nella moderna top class è diventato, assolutamente, essenziale scattare nelle prime due file. Per Enea ci sarà una difficoltà in più. “E’ la prima volta che giro con la MotoGP. Non penso che sarà difficile comprendere il tracciato, faremo più sessioni di libere rispetto a Motegi. Quindi è chiaro che è un vantaggio per me perché a Motegi solo con una sessione è stato troppo difficile arrivare bene e preparati in gara. Comunque dobbiamo, come sempre, dare il nostro 100% e staremo a vedere”, ha analizzato il rider del team Gresini.

MotoGP, Bastianini lancia l’allarme

Nell’ultima gara corsa Enea si è francobollato al suo futuro teammate. I due ducatisti hanno lottato ad armi pari, superandosi più volte. Ad un certo punto il manager Tardozzi della squadra corse ufficiale si è avvicinato al muretto del team Gresini, chiedendo di limitare la battaglia. L’obiettivo di entrambi è quello di recuperare punti al rivale della Yamaha. Alla fine, però, Pecco si è steso ed Enea è arrivato alle spalle di Fabio. “E’ vero quello che dici in tutte le categorie ma in particolare in MotoGP perché le moto sono molto vicine e molto simili e abbiamo visto a Motegi. In gara io Fabio e anche Pecco arrivavamo con lo stesso passo. Abbiamo avuto lo stesso ritmo più o meno per tutta la gara quindi era impossibile riuscire a superare altri piloti. Penso che sarà sempre più difficile. Non sono così vicino a Fabio, a -49 punti, vedremo dove saremo a che punto saremo, alla fine, all’ultima gara. Questa diciamo è l’unica pressione che ho”, ha analizzato il #23.

Oggettivamente il centauro del team Gresini non ha più nulla da perdere. Il suo obiettivo ad inizio stagione era impressionare i vertici della casa corse ufficiale per poter essere ingaggiato nel 2023, al fianco di Pecco Bagnaia. Il romagnolo è stato bravo a vincere il braccio di ferro con Jorge Martin del team Pramac, facendosi preferire per i 4 acuti sulla moto dello scorso anno. Non ha più nessuna pressione, anche perché nessuno si può aspettare, nelle ultime 4 gare, un repentino recupero sul campione del mondo. Tutto quello che riuscirà a dimostrare nel finale di campionato sarà in funzione del rapporto nel team ufficiale nella prossima stagione. Petrucci torna in MotoGP: ecco quando e con chi lo vedremo. Date una occhiata anche agli orari del prossimo GP in Thailandia.

Il pilota italiano è sempre stato molto attento alla questione sicurezza. A tal proposito ha spiegato: “Penso che le gomme Michelin siano buone sul bagnato, ma abbiamo, a volte, trovato molta acqua sull’asfalto e quindi sicuramente è un problema per tutti. Bisogna fare degli aggiustamenti e modificare qualche cosa per adattarci alle condizioni su questa pista. Però nelle qualifiche (a Motegi, ndr) sono uscito molto vicino ad altri piloti e la visibilità era troppo scarsa. Noi lo sappiamo che questo è pericoloso e andremo poi a vedere cosa succederà in un GP molto molto bagnato. Potrebbe, ovviamente, essere pericoloso non solo per la gara, ma anche per le altre sessioni però sinceramente il mio feeling con le Michelin è buono”.

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