F1, Briatore giudica la Ferrari: i fan si dividono

Flavio Briatore è tornato in F1 nelle vesti di ambasciatore per lo sviluppo commerciale del Circus. L’imprenditore ha parlato della Ferrari.

Quella di Flavio Briatore è una figura che resterà per sempre legata a doppio filo con il mondo della F1. L’imprenditore piemontese ha fatto la storia di questo sport, sia nel bene che nel male, ma c’è da dire che è uno di quei personaggi a cui non manca di certo il fiuto per gli affari, discorso valido per tutti gli ambiti in cui si è impegnato.

F1 Flavio Briatore (LaPresse)
F1 Flavio Briatore (LaPresse)

Concentrandoci sulla F1, il suo ruolo fu quello di team manager della Benetton negli anni Novanta, e riuscì a portare al top un team senza pretese in poche stagioni. La sua bravura fu quella di strappare gli uomini migliori alla concorrenza, costruendo una squadra davvero ben strutturata ed in grado di battere colossi come Williams e McLaren, che all’epoca dominavano la scena, mentre la Ferrari arrancava nelle retrovie.

Il suo colpaccio fu sicuramente quello dell’aver preso direttamente dalla Jordan un certo Michael Schumacher, che nel GP del Belgio del 1991 fece il proprio debutto nella massima serie. In qualifica, quello che sarebbe diventato il Kaiser di Kerpen, mise a referto un leggendario settimo tempo sulla pista più difficile del mondiale, dove lui non aveva però la minima esperienza.

La sua partenza fu ottima, ma la gara terminò dopo poche curve per via di un guasto alla frizione. Tuttavia, Briatore aveva già visto abbastanza, e con un vero e proprio blitz strappò Schumacher ad Eddie Jordan. Già da Monza, infatti, il tedesco salì al volante della Benetton, con la quale vinse in Belgio, nel 1992, la sua prima gara in carriera.

I tempi, man mano, stavano maturando, e la B194 del 1994 fu la monoposto del sogno mondiale. Quella stagione, purtroppo, resterà sempre marchiata dalla morte di Ayrton Senna, tant’è che ad Adelaide, dopo la collisione con Damon Hill e la matematica conquista del mondiale, Schumi dichiarò: “Dedico il titolo a Senna, se fosse ancora tra noi avrebbe vinto questo titolo“.

Michael riuscì a ripetersi anche nel 1995, stagione in cui la Benetton portò a casa anche il primo ed unico mondiale costruttori della sua storia. Dopo annate interlocutorie fatte di poche soddisfazioni, arrivò la grande occasione nel 2002 per Briatore ed i suoi uomini, visto che la squadra fu acquisita dalla Renault, che già forniva i propri propulsori.

La sede rimase ad Enstone, e proprio con il marchio francese fu il tempo della seconda scommessa vinta da Flavio, ovvero quella di Fernando Alonso. Lo spagnolo delle Asturie vinse il titolo nel 2005 e nel 2006, e questa fu l’ultima soddisfazione di Briatore prima del crashgate di Singapore e del processo per via delle accuse mosse da Nelson Piquet. L’imprenditore è ora tornato nel Circus come ambasciatore per lo sviluppo commerciale, ed ha spiegato i motivi del suo “comeback”.

F1, Briatore parla della Ferrari e del suo ritorno

Flavio Briatore ha rilasciato un’intervista a “Sport Bild“, spiegando il motivo del suo ritorno in F1 e rilasciando anche un proprio parere in merito all’altalenante stagione della Ferrari, che è tornata competitiva ma che non vincerà il mondiale. Ecco le parole dell’imprenditore e manager piemontese.

Credo di non aver mai abbandonato del tutto il mondo della F1. Mi sono sempre tenuto in contatto sia con Bernie Ecclestone che con Stefano Domenicali, e mi sento davvero di ringraziarlo per quello che ha fatto per me. Senza di lui, con ogni probabilità, non sarei mai tornato. Credo che con Liberty Media questo mondo sia davvero migliorato, non ho avuti dubbi sul fatto di rientrare quando mi è stata data questa possibilità. Ho esperienza in questo settore e sento di poter dare una bella mano a tutto l’ambiente“.

Briatore ha poi spostato il discorso sulla Ferrari, dichiarando: “Credo che tutti siano rimasti sorpresi dalla stagione della Ferrari, forse anche loro stessi. Penso che sia normale commettere tanti errori quando si verificano cambiamenti così grandi tra una stagione e l’altra, ma non dobbiamo dimenticarci dove erano lo scorso anno. Hanno potuto contare su una macchina velocissima per quasi tutto l’anno, non è assolutamente finita qui e credo che ci sorprenderanno anche in futuro. Aspettiamo e vediamo come si evolve la situazione“.

Al contrario di quanto avviene di solito, Briatore è stato benevolo con la Ferrari, proprio nel momento in cui tutti si potevano aspettare un commento molto più duro dall’ex boss di Renault e Benetton. Flavio ora è concentrato sul suo nuovo impiego, e c’è da dire che i risultati si stanno già vedendo, con Liberty Media che continua a crescere a dismisura.

Impostazioni privacy