F1, Todt ed il paragone tra Verstappen e Schumacher: parole sorprendenti

Jean Todt ha lavorato al fianco di Michael Schumacher per oltre un decennio in F1, ma anche Max Verstappen è un fenomeno che lo ha colpito.

Tra il nome di Max Verstappen e quello di Michael Schumacher ci sarà sempre un legame, seppur molto sottile. L’olandese, quasi un anno fa, ha salvato il record di titoli mondiali in F1 del grande tedesco, che resta in testa a quella classifica a quota sette, seppur appaiato a Lewis Hamilton.

F1 Max Verstappen e Michael Schumacher
F1 Max Verstappen e Michael Schumacher

Nel gran finale di Abu Dhabi, il figlio di Jos è riuscito a fermare il sogno del britannico a pochissime curve dalla fine, in uno dei finali di campionato più assurdi che ci siano mai stati nella storia della F1. Super Max, come ovviamente sappiamo, è il figlio dell’ex pilota olandese, che fu compagno di squadra di Schumacher nel 1994 alla Benetton, e che tutti, in quell’anno, ricordiamo per l’incendio al pit-stop di Hockenheim.

Jos non ha mai ottenuto risultati clamorosi, non riuscendo mai a conquistare neanche un podio nella massima formula. Scherzando, infatti, all’interno della famiglia Verstappen si dice sempre che il talento di Max sia stato ereditato dalla madre, Sophie Kumpen, abilissima pilota di kart che ha ottenuto tanti successi in patria nel passato.

Super Max, dopo una rincorsa che è iniziata dai tempi dell’adolescenza, si sta avvicinando al suo secondo titolo mondiale, che già nel fine settimana prossimo di Singapore potrebbe diventare suo. Verstappen ha bisogno di guadagnare 24 punti su Charles Leclerc, 15 su Sergio Perez e 7 su George Russell per farcela, e visto come sono andate le cose in questa stagione, nulla è davvero da escludere.

Non ci sono dubbi sul fatto che a 25 anni la vittoria di due titoli è già un risultato clamoroso, che nel passato era stato raggiunto soltanto da Fernando Alonso nel 2006 e Sebastian Vettel nel 2011. La politica della Red Bull di puntare sui giovani, di seguirli sin da piccoli e di portarli poi al trionfo ha fatto la differenza ancora una volta, anche se Helmut Marko resta un personaggio molto discusso e non ben visto nell’ambiente.

F1, Jean Todt parla di Schumacher e Verstappen

Jean Todt, ex presidente della FIA, ha lavorato per 11 stagioni con Michael Schumacher in Ferrari, dal 1996 al 2006, periodo in cui sono arrivati sei titoli costruttori e cinque tra i piloti. Un dominio totale quello del Cavallino all’epoca, ma c’è da dire che la F1 è stata poi dominata esclusivamente da Red Bull e Mercedes, tranne che per le meteore di Renault, McLaren e Brawn GP.

Todt è uno dei pochi che può ancora recarsi presso l’abitazione di Schumacher e sincerarsi delle sue condizioni, a conferma di quanto l’amicizia tra i due sia rimasta forte. Tuttava, il manager francese riconosce la forza di Max Verstappen, anche se al “Festival dello Sport“, in un incontro con i giornalisti, ha voluto evitare confronti tra i due.

Ecco le sue parole: “Non credo che Max e Michael si somiglino. Conosco Michael molto bene, ma Max no. Sono però due personaggi con personalità ben differenti, anche se entrambi sono molto determinati e aggressivi. Fuori dai circuiti, Michael è una persona davvero splendida, mentre di Max non posso per nulla giudicarlo, dal momento che non lo conosco. Ora lo vedo concentrato sulle gare, ma è giusto che sia così. Poi, ovvio, entrambi hanno avuto a disposizione delle vetture molto forti“.

Anche se loro sono di un livello altissimo, ogni pilota ha bisogno di una macchina molto per pensare di poter stare davanti in F1. Michael, quando nel 1996 arrivò in Ferrari, vinse solo tre corse, nonostante fosse stato campione del mondo dei due anni precedenti. Non perché non avesse più delle motivazioni, ma perché evidentemente non aveva la vettura adatta. Personalmente, mi ritengo fortunato di poter stare ancora vicina a Michael ed alla sua famiglia“.

Todt ha poi spostato l’attenzione sul dramma della famiglia Schumacher: “La loro vita è cambiata il 29 dicembre 2013, da quel giorno niente è stato più come prima. L’ importante e che ci sia la vicinanza dei suoi amici più intimi. Sono cose che fanno parte della vita è che sono ben più importanti di quelle che sono le gare automobilistiche, anche se a noi esse danno molto. La vita non è fatta solo di gare per la maggior parte della gente“.

L’ex team principal della Ferrari ha voluto evitare confronti estremi tra i due, ma è chiaro che Verstappen è un pilota che potrebbe avvicinarsi sia ai record di Lewis Hamilton che a quelli di Schumacher. Ha già raggiunto dei numeri incredibili, ed è anche pronto ad aprire un ciclo vincente, per cui, è lanciatissimo.

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