F1, la Mercedes tornerà al top nel 2023? Hamilton ha dei dubbi

La Mercedes è la grande delusione di questa stagione, con una F1 W13 mai al top per lottare per la vittoria. Hamilton spera nel miracolo.

In casa Mercedes si deve guardare con grande attenzione a quello che sarà il futuro. La F1 W13 si è rivelata un flop sin da inizio stagione, ma c’è da dire che in pochi avrebbero reagito come ha saputo fare il team di Brackley. In pochi mesi, la monoposto è cresciuta tantissimo, e questo potrà essere una chiave di lettura fondamentale in ottica 2023.

F1 Mercedes (ANSA)
F1 Mercedes (ANSA)

Infatti, le frecce d’argento che ad inizio anno prendevano oltre un secondo al giro da Red Bull e Ferrari, su alcune piste si sono dimostrate praticamente al livello della concorrenza, soprattutto su quelle ad alto carico come Budapest e Zandvoort. Questa monoposto soffre terribilmente sui tracciati dove occorre l’efficienza aerodinamica, tipo Spa-Francorchamps o Monza, dove il gap dalle rivali era notevole.

Dunque, il prossimo anno si tratterà di trovare il giusto compromesso, ma prima c’è ancora un finale di stagione da onorare. Nelle 16 gare disputate sino ad ora, la Mercedes non ha ancora portato a casa neanche una vittoria. L’unica, grande soddisfazione è stata la pole position di George Russell in Ungheria, la prima della sua carriera in F1, ma per il resto non c’è mai stata una vera e propria lotta per il successo di tappa.

Il segreto del team di Brackley è stata una costanza spaventosa, come dimostrato dai tanti podi conquistati e dai due soli ritiri dei piloti. Russell si è dovuto fermare alla prima curva di Silverstone per via della carambola in cui è stato coinvolto, mentre Lewis Hamilton è andato ko in Belgio, per il contatto a Les Combes con l’Alpine di Fernando Alonso.

La monoposto anglo-tedesca non ha mai accusato problemi tecnici, massimizzando sempre tutto il proprio potenziale. Russell ha infatti chiuso sempre nella top five quando ha visto la bandiera a scacchi, senza mai commettere errori e comportandosi come un veterano. Dal canto suo, Hamilton ha avuto una stagione molto sfortunata, anche rispetto al compagno di squadra, ma sta comunque cercando di portare a casa il massimo possibile.

Sicuramente, il 2022 è una delle peggiori stagioni della brillante carriera di Sir Lewis, che a sei gare dalla fine è già matematicamente escluso dalla lotta per il mondiale, un qualcosa che non gli era mai capitato prima. Per lui non sarà facile chiudere il gap da Russell in classifica, ma già a Singapore potrebbe avere una bella occasione per puntare a quella vittoria che è ormai divenuta una maledizione.

F1, Hamilton parla delle sue speranze per il 2023

La Mercedes deve ancora chiarire quello che sarà il concetto aerodinamico che caratterizzerà la F1 W14, ovvero la monoposto del prossimo anno. L’estremizzazione portata sul modello attuale non ha sortito i risultati sperati, tra un porpoising esagerato che ha rovinato tutta la prima parte di stagione ed una resistenza aerodinamica che rende la monoposto di Lewis Hamilton e George Russell molto lenta in rettilineo.

La Red Bull è sicuramente il concetto vincente, con la RB18 che è ormai la migliore sotto tutti i punti di vista. Ovviamente, l’obiettivo è quello di trovare il compromesso perfetto come è riuscito a fare Adrian Newey, ma non sarà facile chiudere il gap. In un’intervista riportata da “Speedweek.com“, Hamilton è stato interpellato sul futuro e su quello che potrebbe essere il prossimo campionato di F1 della sua squadra.

Ecco le sue parole: “Ogni volta che salgo su questa vettura, ho la possibilità di fornire maggiori informazioni al mio team, con l’obiettivo di portarci in avanti in vista di quello che sarà il 2023. Trascorro gran parte del mio tempo nelle riunioni parlando con i diversi ingegneri e capi dei vari dipartiment icosa possiamo fare per essere più competitivi la prossima stagione“.

Hamilton ha poi aggiunto: “Stiamo parlando di ogni area davvero molto basse, che si occupano di: freni, rapporti del cambio, sospensioni, altezza da terra, caratteristiche aerodinamiche. Riguarda come dovrebbe essere l’auto quando si frena in curva e si accelera in uscita di curva. Come pilota, cerco il più possibile di fare la mia parte nell’analisi di tutto ciò che sento quando sono alla guida“.

Non c’è alcuna voglia di arrendersi in Mercedes, ma del resto non c’è da stupirsi. Stiamo parlando di un team che ha cannibalizzato la massima formula negli ultimi anni, e che difficilmente mancherà i propri obiettivi per due stagioni di fila. La Red Bull ha aperto un gap non indifferente in questi mesi, ed il team di Brackley, viste le difficoltà della Ferrari, pare l’unico avversario credibile.

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