MotoGP, Ducati in grande spolvero: Bagnaia ha un sola preoccupazione

Il rider della Ducati, Pecco Bagnaia, ha iniziato con il piede giusto il delicato round giapponese. Al termine delle prove libere il #63 è sembrato perplesso circa un aspetto.

Le Ducati ufficiali erano attese al varco, dopo le ultime grandi prove. La squadra corse ufficiali sta attraversando un momento magico. Nessuno, nella storia di Ducati, era riuscito ad aggiudicarsi 4 gare consecutive. Pecco Bagnaia ha fatto la storia, vincendo in Olanda, Inghilterra, Austria e Italia. E’ mancata la ciliegina sulla torta, in Spagna, ma bisogna riconoscere i meriti di Enea Bastianini sulla Desmosedici dello scorso anno. Sta di fatto che su tracciati anche molto diversi, la Ducati sta dettando legge, riuscendo ad aver un ritmo insostenibile per gli avversari diretti.

Pecco Bagnaia (Ansa Foto)
Pecco Bagnaia (Ansa Foto)

La classifica corta riflette l’incredibile cavalcata di Bagnaia, oramai ad un passo dal leader Quartararo. In pochi avrebbero scommesso 1 euro su una rimonta così incredibile. Da -91 a -81 nel giro di cinque Gran Premi. Nessuno aveva guadagnato così tanti punti prima, viceversa nessuno aveva dilapidato un vantaggio così elevato. Fabio Quartararo, non favorito dalla potenza della Yamaha, ha commesso diversi errori. Non è stato fortunato ad Aragon, nell’incidente di gara con Marquez, ma di sicuro ad Assen avrebbe potuto e dovuto evitare il contatto con Aleix Espargaró. Un crash che ha pesato molto, soprattutto per la successiva penalità, patita a Silverstone, nel bilancio complessivo della stagione. In virtù dei risultati del campione del mondo, le convinzioni di Pecco sono cresciute di weekend in weekend.

Sbarcato in Giappone con un distacco in classifica di -10 punti dal leader, Pecco è sembrato convinto che c’è ancora tanta strada da fare. Per il torinese il mondiale sarebbe un risultato storico. Succedere in Ducati nell’albo d’oro a Casey Stoner, dopo 15 anni, oltre a riportare l’Italia sul tetto del mondo, dai tempi di Valentino Rossi nel 2009, avrebbe un sapore unico. Nelle prime prove libere le Ducati hanno mostrato un gran passo. L’australiano, Jack Miller, ha preceduto di poco Bagnaia. Quartararo e il buon Aleix Espargarò, terzo nel mondiale, sono subito dietro alle due Rosse ufficiali. Domenica si prevede una sfida accesissima. Ecco gli orari del weekend di Motegi.

Ducati, perplessità di Bagnaia

La dimostrazione di maturità di Pecco è avvenuta nelle ultime due gare. A Misano ha vinto di un nulla su Enea Bastianini. Il torinese avrebbe anche potuto alterarsi per la bagarre finale con il futuro compagno di team, ma ha accettato sportivamente la battaglia interna. In quei casi basta un piccolo errore per fare un disastro. Pecco ne sa qualcosa perché negli anni precedenti ha commesso delle sbavature che gli sono costate carissimo. Ad Aragon è stata ancora sfida aperta tra i due italiani e, stavolta, Bastianini ha avuto la meglio. Pecco si è accontentato della seconda posizione, festeggiando il titolo costruttori Ducati e non facendo polemiche. La casa di Borgo Panigale è pronta a dare degli ordini di squadra? Spunta un retroscena clamoroso.

Bagnaia vorrebbe vincere grazie alle sue forze, senza aiuti. A Motegi l’unica sessione di libere della durata di 75 minuti ha già dato una chiara indicazione per la qualifica. Le previsioni meteo danno pioggia per sabato e per questo motivo il turno di libere può essere già stato importante per l’accesso diretto alla Q2. Jack Miller, che ha dettato il passo con il crono di 1’44″509, nonostante qualche problemino di traffico. A ruota, a soli 28 millesimi, Pecco Bagnaia è riuscito a conquistare la seconda piazza. Ben più in ritardo, stavolta, Bastianini che è anche scivolato in curva 5. Il romagnolo dovrà solo sperare di avere pista asciutta domani per evitare la Q1.

Dopo la sessione di libere, Pecco ha ammesso: “Oggi abbiamo lavorato per i consumi e non abbiamo tutta la potenza. Era fondamentale affrontare il turno in versione race viste le condizioni meteo. All’inizio è stata dura perché ho subito dei problemi ai primi giri e non capivo bene la moto. Non ho potuto girare tanto, poi ha cominciato a sgocciolare e girando è migliorato sempre più. Ogni volta che si parte siamo in difficoltà, ma rispetto al passato riusciamo a migliorare più velocemente. Abbiamo fatto anche un cambio di gomma perché la soft davanti era al limite, subivo problemi col bilanciamento. Questa pista sembra normale, ma il Setting va sistemato perché è atipica. Abbiamo fatto importanti step in avanti per la velocità e l’equilibrio della moto”.

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