In F1 è sfida generazionale: ecco perché i giovani battono i vecchi

I piloti più esperti di F1 stanno facendo molta più fatica nel 2022 a tenere il passo delle nuove leve. Ecco come si spiega questo trend.

L’esempio più lampante di differenza di passo si è avvertita con il duo della McLaren Mercedes. Il classe 1999, Lando Norris, ha portato una ventata di freschezza, non solo sui social media, ma anche in pista. Norris è l’unico dei piloti, al di fuori dei tre top team, ad essere salito sul podio nel 2022. Il confronto in qualifica e in gara con Daniel Ricciardo tende, nettamente, dalla parte dell’inglese. Nonostante l’esperienza con la Red Bull Racing e con la Renault, l’australiano ha ammesso di non riuscire a tenere il ritmo del suo giovane teammate. Troppo ampia la differenza nel 2022 per pensare ad una conferma di Daniel. La McLaren, difatti, ha deciso di sposare la linea giovani e nel 2023 affiancherà a Lando l’astro nascente, campione in F2, Oscar Piastri.

F1 Calendario Partenza (Ansa Foto)
F1 Calendario Partenza (Ansa Foto)

In classifica Norris ha conquistato 88 punti, occupando la settima posizione, mentre Ricciardo ha messo a referto appena 19 punti, fermo in quattordicesima posizione. Altra differenza lampante, risalendo la graduatoria sino ai leader della Red Bull è quella tra Max Verstappen e Sergio Perez. Il Checo, nonostante la vittoria a Monaco, non è stato in grado a tenere il ritmo indiavolato del campione. L’olandese ha messo a referto già 11 trionfi, portandosi ad un passo dalla conquista della sua seconda corona iridata. Se essere compagni di squadra di Max è sempre più una missione impossibile, non se la passa meglio Sainz che, nel 2022, non ha dimostrato la medesima costanza della sua prima stagione in Ferrari. Nel 2021 il figlio del Matador aveva preceduto Leclerc di qualche punto, grazie ad una grande regolarità.

Mai un ritiro nel corso dell’intera stagione e, soprattutto, sempre a punti, salvo due occasioni. Sin dal primo GP del Bahrain, nel 2022, si è intuito il feeling perfetto di Leclerc sulla wing car di Maranello. Il monegasco avrebbe potuto vincere molte più gare rispetto alle tre che, sin qui, si è portato a casa. Carlos, al contrario, non è riuscito a mettere in difficoltà in qualifica il giovane compagno e, attualmente, occupa la quinta posizione in graduatoria. Leclerc, invece, almeno in molte gare è stato il primo ed unico antagonista di Max Verstappen. Con il prosieguo dell’annata non c’è stata storia, anche perché la Scuderia ha continuato a commettere errori di strategia e ad avere problemi di affidabilità. Il #16 ha dato tutto, ma già a Singapore Verstappen potrebbe celebrare il suo secondo titolo mondiale. F1, omaggio da brividi per Enzo Ferrari: tifosi tutti emozionati.

F1, trend rovesciato rispetto al passato

In carriera Lewis Hamilton e Fernando Alonso, rispettivamente, alla Mercedes e all’Alpine hanno quasi sempre preceduto i compagni di squadra. L’anglocaraibico, alla luce dei risultati di questa annata di Russell, avrebbe avuto un serissimo avversario interno, nelle precedenti stagioni, se la Mercedes avesse dato fiducia prima all’inglese. Valtteri Bottas ha rappresentato il fido secondo, stile Barrichello, che non ha mai creato troppi problemi al #44. Anche grazie al quieto vivere tra i teammate, la Mercedes ha portato a casa ben otto mondiali costruttori consecutivi. Lewis ha iniziato con il morale a pezzi la stagione 2022. Tra problemi di set up e un pizzico di sfortuna, non ha mai lottato per un successo. Russell, invece, è subito partito forte, dimostrando una costanza fuori dall’ordinario.

Il nativo di King’s Lynn è stato costretto ad alzare bandiera bianca in una sola circostanza, proprio a Silverstone davanti al suo pubblico. Anche Hamilton si è ritirato in una sola occasione, a Spa Francorchamps, ma tra i due c’è una differenza di ben 35 lunghezze. GR63 ha sempre concluso in top 5, a differenza di Hamilton. Molto più sottile la differenza, in graduatoria, tra Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Il francese, in una recente intervista, ha dichiarato di essere, insieme a Lewis ai tempi della McLaren, l’unico teammate non triturato dal bicampione spagnolo. Del resto l’asturiano ha anche superato i 40 anni e, complici dei problemi di affidabilità, ha perso tantissimi punti nella prima parte di stagione. Al contrario Esteban ha messo in luce una certa costanza, ma il campionato non è ancora finito. I primi cinque team della classifica costruttori, in ogni caso, hanno messo in luce un trend chiaro.

Tra i giovani non ha spiccato Mick. Schumacher rimpiazzato? Arriva la risposta di Binotto. Sulle auto ad effetto suolo Max Verstappen è sempre risultato, costantemente, davanti a Perez. Idem Charles Leclerc con Sainz e anche in Mercedes, Alpine e McLaren, al momento, il più giovane è davanti in classifica al driver più esperto. Di sicuro il passaggio ad una concezione di auto molto diversa rispetto alle precedenti pare aver dato una grossa mano ai piloti con meno Gran Premi sulle spalle rispetto ai rispettivi teammate. Se in alcuni team il risultato poteva essere scontato, non si può dire lo stesso in casa Mercedes e, soprattutto, in McLaren. La differenza, in termini di classifica, è abbastanza significativa. Il futuro della F1, del resto, è nelle mani di una nuova gen di fenomeni che promette di regalare spettacolo.

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