F1, tutti vogliono questo pilota: c’è però un enorme problema

Si complica la situazione dell’americano Herta, dato per certo in F1 fino a pochi giorni fa. La FIA non è intenzionata a concedergli l’ok.

Potrebbe finire in una maniera del tutto inaspettata la vicenda che vede protagonista Colton Herta. Il talento a stelle e strisce che si è messo in buona evidenza in IndyCar potrebbe non riuscire ad entrare in F1 l’anno venturo come previsto.

F1 (ANSA)
F1 (ANSA)

Stando ad alcune indiscrezioni, il presidente della Federazione Internazionale Mohammed Ben Sulayem avrebbe deciso di non concedere deroghe, seguendo al contrario pedissequamente le regole definite dal Codice Sportivo Internazionale.

Ciò significa che il 22enne non potrà approdare nella massima serie nel 2023, salvo casi di forza maggiore.

Dopo la bocciatura di Michael Andretti e del suo sogno di entrare nel Cricus con un proprio team, ancora una volta i team iscritti al massimo campionato l’hanno avuta vinta. Questo malgrado il dirigente di Dubai si sia affrettato ad assicurare come non si sia trattata di una scelta imboccata dalle scuderie contrarie al debutto di un pilota poco esperto, quanto semplicemente dell’applicazione della normativa.

F1: la FIA spiega il no ad Herta

Secondo una nota ufficiale di provenienza federale, non starebbe alle squadre occuparsi di simili tematiche riguardanti i punti della superlicenza.

I pro e i contro, dunque, non verranno ascoltati, anche se la sensazione è esattamente quella che qualche responsabile di peso si sia fatto sentire a sfavore del driver di Valencia.

Ricordiamo che nelle ultime settimane il suo nome è stato molto chiacchierato. Dapprima avvicinato al figlio di “Piedone” Mario, per stessa ammssione del regista del progetto.  Quindi, per mere ragioni di medesima provenienza, alla statunitense Haas. E ancora alla McLaren. Che qualcosa di concreto potesse bollire in pentola con la compagine di Woking lo si era cominciato a capire lo scorso luglio. Allora sul circuito di Portimao Colton aveva preso parte ad un test al volante della MCL35 del 2021.

Poi però pure la strada britannica si è chiusa. E si è aperta quella targata Gruppo Red Bull, tanto da spingere il consulente Helmut Marko a definire il californiano l’unica alternativa valida a Pierre Gasly sul sedile Alpha Tauri. Dal momento dell’annuncio del trasferimento per il Mondiale prossimo di Fernando Alonso dall’Alpine all’Aston Martin, il francese, vincitore del GP d’Italia del 2020, è stato molto corteggiato dall’equipe di Enstone. Tuttavia, qualora dovesse essere confermato il gran rifuito per Herta, lo status quo rimarrà inalterato.

Alla vigilia del round di Monza, tuttavia, una coalizione formata dal boss Mercedes Toto Wolff, da quello dell’Alfa Romeo Frederic Vasseur, da Mike Krack di Aston Martin e da Gunther Steiner della Haas si è detta profondamente contraria all’ingresso del portacolori dell’Andretti Autosport. Il motivo è che questi non avrebbe raggiunto i 40 punti minimi in licenza per ottenere la promozione.

Scetticismo sull’argomento lo ha espresso pure il capo della Ferrari Mattia Binotto, convinto dell’importanza di non creare precedenti. Un pensiero condiviso dal patron della F1 Stefano Domenicali. Per l’ex Lamborghini se esiste un sistema di punteggio per stabilire chi può ambire ad un volante nella top class, deve essere rispettato.

Impostazioni privacy