Hamilton, rivelazione sulla sua gara: ecco cosa gliel’ha compromessa

Pessimista alla vigilia della gara di Monza, Hamilton è stato in grado di portare a termine una grandiosa rimonta fino alla top 5.

Sabato pomeriggio dopo le qualifiche sul circuito di Monza era talmente scoraggiato da sostenere che con la monoposto che aveva tra le mani in corsa avrebbe potuto combinare ben poco. Scattato dalla piazzola 19 a seguito delle penalità legate alla sostituzione della power unit, Lewis Hamilton ha saputo rimontare fino alla quinta posizione.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Non male per uno che giusto qualche ora prima sosteneva che sarebbe già stato un miracolo affacciarsi alla zona punti. Certo, magari era tutta strategia. Un modo per allontanare i riflettori. Di certo c’è che l’inglese è riuscito ad arrivare a ridosso dei primi nonostante avesse la macchina danneggiata.

Hamilton con un handicap senza esserne a conoscenza

A quanto pare Ham sarebbe stato protagonista di un incidente nel corso del primo giro rimediando qualche ammaccatura alla sua W13, ma se ne sarebbe accorto soltanto al termine del GP. In pratica un detrito avrebbe rovinato la carenatura sopra le ruote creando delle visibili oscillazioni.

Non ricordo di aver avuto un contatto. Anzi sono stato attento ad evitarle, ma poi ho notato che qualcosa si era rotto. Credo si sia trattato di un pezzo proveniente da un’altra macchina“, ha analizzato alla fine del weekend italiano.

E incredibilmente il 37enne non è stato in grado di stabilire se effettivamente questo intoppo lo abbia rallentato o meno. Questo per una motivazione particolare. “Non so se abbia compromesso il mio gran premio. La vettura non era il massimo e certamente vedere sventolare in continuazione il pezzo non è stato positivo. Però non saprei dire altro non conoscendo la funzione di quella parte“,  ha confessato con un’onestà quasi naif.

Come sappiamo le 53 tornate si sono concluse sotto Safety Car a causa del guasto occorso sulla McLaren di Daniel Ricciardo, costretto a parcheggiare a bordo pista in un punto d’impiccio al gruppo. Speranzosi di poter riprendere il via per una vera e propria volata, i team hanno richiamato i loro piloti al box per montar loro gomme soft fresche. Ma come sappiamo la sosta si è rivelata inutile dato che la FIA ha deciso che il gruppo doveva proseguire congelato.

Ed è lì che il muretto della Stella ha operato la mossa azzeccata lasciando fuori il sette volte iridato che così non ha corso rischi.

I ragazzi del team mi dicevano che un sesto o un quarto posto erano possibili, ma io sono rimasto scettico. Invece mi sono divertito“, ha commentato. “All’inizio ho faticato perché ero in fondo con il pieno carico di benzina e le coperture medie come gli altri attorno a me. Ho cercato di stare lontano dagli incidenti, ma un’Alpha Tauri mi ha bloccato. Poi però sono riuscito a superarla e sono grato di essere entrato in top 10. Alla fine chi mi seguiva aveva appena fatto il cambio pneumatici, quindi devo essere contento”.

Grazie al podio di Russell, nel Tempio della Velocità la Mercedes ha rafforzato la terza piazza tra le marche. Tra i corridori il #44 è sempre sesto.

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