F1, l’ammissione della Mercedes: grave errore contro la Red Bull

La Mercedes ha vissuto la sua peggior stagione in F1 dall’inizio dell’era ibrida, ma sta crescendo in fretta. In Olanda c’è stato un errore.

In F1 si può fare la differenza in tanti modi diversi, ma uno dei più importanti è quello relativo alle strategie. La Red Bull e Max Verstappen, lo scorso anno, ci hanno vinto un mondiale nel folle finale di Abu Dhabi, dimostrandosi più reattivi della Mercedes, che in quel momento si trovò comunque in una situazione difficile.

F1 Mercedes e Red Bull (LaPresse)
F1 Mercedes e Red Bull (LaPresse)

Il team di Milton Keynes ed il capo delle strategie, la strepitosa Hannah Schmitz, non sbagliano mai un colpo, ed anche quel giorno a Yas Marina ebbero la rapidità di richiamare ai box il figlio di Jos per montargli un set di Soft fresco. In Red Bull sono dei “racer” puri, sanno sempre cosa c’è da fare ed in quale momento agire.

Il Gran Premio d’Olanda è stato contraddistinto da tanti episodi, con una Virtual ed una Safety Car che sono state chiamate in causa negli ultimi 15 giri. Un errore poteva essere facilmente commesso, ma gli uomini della Red Bull non hanno sbagliato nulla, dimostrandosi un’eccellenza assoluta in F1.

La Mercedes, invece, non è stata così perfetta, come si è ben capito dai team radio di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo si è ritrovato fuori dal podio per una strategia sbagliata, ed a fine gara ha dichiarato di aver rivissuto il fantasma di Abu Dhabi di qualche mese fa.

Infatti, alla ripartenza, Hamilton aveva le gomme Medie usate, contro le Soft fresche di Verstappen, il quale lo ha superato senza la minima difficoltà. L’unica differenza rispetto alla gara che decise il mondiale stava nelle mescole indossate da Sir Lewis, che all’epoca era in pista con le Dure. Per il resto, le similitudini sono state davvero tante, ma è chiaro che qui l’errore della Mercedes è stato più grave.

F1, Andrew Shovlin ammette gli errori della Mercedes

Nel mondo della F1 il margine di errore è ridottissimo, ma nello sport come nella vita, quando si sbaglia è bene ammettere le proprie colpe. Così ha fatto Toto Wolff subito dopo la bandiera a scacchi di Zandvoort, da vero signore, mentre Mattia Binotto ed i suoi uomini in Ferrari cercano sempre giustificazioni assurde, non facendo altro che aumentare la loro antipatia verso i tifosi.

Alla vigilia di Monza, il direttore degli ingegneri di pista, Andrew Shovlin, ha raccontato quello che è accaduto nelle fasi decisive del Gran Premio d’Olanda, ammettendo l’errore della Mercedes con Lewis Hamilton. Il tecnico ha spiegato alla perfezione quanto è accaduto, in una delle fasi più concitate di tutta la F1, vale a dire l’ingresso in pista della Safety Car ed i ribaltoni strategici che essa comporta.

Ecco le parole di Shovlin: “Stavamo girando con delle gomme che all’epoca avevano sei giri. Sulla carta, pensavamo di avere la possibilità di combattere contro Max se avessimo tenuto fuori entrambe le nostre vetture per cercare di difenderci. A quel punto abbiamo incaricato Lewis di fare l’opposto di Max. Quindi questo significa che se Max fosse entrato, lui sarebbe dovuto rimanere fuori“.

Quella decisione è diventata più difficile quando la direzione gara ha comunicato che la Safety Car sarebbe passata dalla pit-lane per rimuovere la vettura di Bottas dal rettilineo dei box. Quando ciò accade, ci vuole molto meno tempo per fare un pit-stop e quando George ha detto che aveva già molti problemi su quelle Medie potevamo farlo fermare ma non avremmo potuto fare lo stesso con Lewis“.

L’ingegnere di casa Mercedes ha aggiunto: “Infatti, se avessimo lasciato che Lewis facesse una sosta in quel momento sarebbe stato secondo dietro a Max, con George che sarebbe stato più indietro visto il tempo in più che si perde facendo un doppio pit-stop. Sicuramente, con Lewis avremmo potuto fare meglio, ci siamo presi un rischio che non ha pagato ed abbiamo sbagliato“.

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