Bastianini guarda con ottimismo al 2023: ecco cosa è emerso

La prima giornata di test a Misano è stata positiva per Bastianini. Il pilota del team Gresini ha notato progressi rispetto alla moto 2022.

Sono cominciati con il piede giusto i test di Misano di Enea Bastianini. Reduce da un secondo posto nel GP dello scorso weekend, il riminese ha saggiato il telaio che porterà in pista l’anno venturo e le sensazioni sono state tutto sommato buone.

Il portacolori della scuderia Gresini ha portato a termine 32 tornate, la più significativa delle quali in 1’31″741 che gli ha consentito di chiudere la mattinata in quinta piazza.

Enea Bastianini, Ducati Gresini (Ansa Foto)
Enea Bastianini, Ducati Gresini (Ansa Foto)

Ho provato lo chassis che sicuramente userò nel 2023 e direi che è andata piuttosto bene“, le parole del prossimo vicino di box di Bagnaia nel team Ducati ufficiale, al posto del partente Jack Miller.

Per Bastianini è bene, ma non benissimo

A caldo il romagnolo ha dunque promosso l’evoluzione portata dalla Casa di Borgo Panigale pur facendo presente la necessità di effettuare ulteriori ritocchi per rafforzarla. “Ha dei punti forti, così come la versione usata finora“, ha commentato. “Non è ancora del tutto posto, per cui bisognerà fare delle modifiche. Comunque credo che pure Pecco ci stia lavorando”.

Facendo invece un bilancio più ampio di quanto raccontato dal primo giorno al Simoncelli, Bestia si è dichiarato soddisfatto, ma con riserva.

Sono contento perché tutto è filato liscio“, ha affermato. “Mercoledì avrò a disposizione la mattina. Per adesso abbiamo ottenuto delle informazioni utili e ritengo sia stato fatto un altro passo in avanti. Abbiamo scelto di girare con gomme usate. Ciò malgrado ho macinato un buon numero di chilometri. Alla fine ero un po’ stanco. In ogni caso su questo tracciato sono sempre competitivo“.

Quarto della generale conduttori con 138 punti contro i 2011 del francese della Yamaha Fabio Quartararo, il 24enne si è messo in evidenza in questo campionato. Vincitore in Qatar, in America e in Francia, ha pagato i quattro ritiri rimediati in Portogallo, al Mugello, In Spagna e in Austria.

Domenica scorsa, sul circuito dedicato al Sic ha dato vita ad una delle sue migliori corse del Mondiale, se non altro in termini di battaglie regalate. Bravo a tenere il ritmo del suo futuro compagno di squadra, avesse avuto a disposizione un giro in più forse lo avrebbe superato e la vittoria sarebbe stata sua. A farlo credere è l’arrivo quasi al fotofinish che ha fatto agitare gli animi dei massimi vertici del brand emiliano.

Il particolare l’amministratore delegato Claudio Domenicali non ha taciuto il proprio disappunto per aver visto Enea attaccare Francesco con una certa verve a pochi metri dal traguardo, rischiando di buttare giù sé stesso e il collega, tutt’ora in lizza per il massimo sigillo con El Diablo.

“Con i ragazzi ne abbiamo parlato e hanno deciso che non devono essere troppo aggressivi tra di loro”, la sua esternazione piccata. “La staccata finale se la poteva risparmiare. Ha corso un pericolo eccessivo che non mi è piaciuto. Bisogna cercare di lavorare per il collettivo. Vinca il migliore, ma senza fare stupidaggini“, il rimprovero ad indirizzo del campione 2020 di Moto2.

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