Horner punge la Mercedes: arriva la clamorosa stoccata su una mossa

E’ ancora battibecco tra Red Bull e Mercedes. La critica di Horner alla strategia adottata dal team tedesco a Zandvoort è stata feroce.

Dall’altro dei suoi 511 punti contro i 376 della Ferrari, la Red Bull può permettersi di guardare in casa altrui ed è esattamente ciò che ha fatto il team principal Christian Horner commentando la scelta della Mercedes di fermare Russell nel momento cruciale della gara, anziché Hamilton.

Christian Horner (LaPresse Foto)
Christian Horner (LaPresse Foto)

La scuderia di Stoccarda ha evidentemente sbagliato in pieno, o meglio voleva ottenere tutto ed è tornata a casa con un solo secondo posto firmato da George. Comunque un piazzamento sul podio, ma rispetto alla vittoria che volevano ottenere hanno fatto flop.

La scelta di tenere in pista Lewis con la medie, mentre tutti gli altri erano passati alla mescola più soffice si è rivelata un bel regalo agli energetici, come se ne avessero bisogno.

Per chi non avesse seguito la corsa, stiamo parlando dei giri finali, quando, la neutralizzazione legata al guasto patito dall’Alfa Romeo di Bottas, aveva offerto la chance alle squadra di un pit stop gratis.

Ereditata la prima posizione da Verstappen, rientrato appunto per la sostituzione degli pneumatici, il muretto delle Frecce d’Argento ha pensato che la strada migliore per Ham potesse essere proseguire con le medie. Senza perdere tempo al box. Ed invece, non appena data la bandiera verde, il sette volte iridato è stato risucchiato.

 Horner, che stoccata alla Mercedes!

Vedere e sentire il #44 con i nervi a fior di pelle per l’errore fatto, ha ovviamente acceso il dirigente di Milton Keynes. Il quale, non facendosi mancare l’occasione, ha criticato le decisioni operate dall’omologo Toto Wolff.

Evidenziando come la conversione alle soffici sia stata sofferta visto che l’idolo locale poteva essere beffato dalle due W13, il manager britannico si è detto sorpreso per l’esito finale.

Mi ha stupito che non abbiano tenuto fuori Russell. Avrebbe potuto proteggere il suo compagno ed invece, dopo la sosta è stato subito testa a testa. Dopo il sorpasso ci è bastato controllare“, ha sostenuto sibillino.

Onesto abbastanza da svelare di aver temuto un due contro uno, il 48enne ha spiegato il motivo per cui hanno optato per togliere le coperture hard al campione del mondo e passare al compound più blando.

Ho avuto paura, poi però quando ho visto che rientrava l’ex Williams, ho capito che sarebbe finita diversamente“, ha confessato.

Stando alle affermazioni del #1, lui stesso non avrebbe accettato di proseguire con la gara con le dure. Tuttavia avrebbe preferito tacere fidandosi del buonsenso dei suoi tecnici.

Ho preferito non domandare nulla e avere fiducia nell’operato del muretto. Alla fine ho effettuato il cambio gomme come la Mercedes #63. E in pista ero secondo. In fase di restart ho avuto un ottimo scatto. Con la velocità in più che avevo rispetto ad Hamilton, l’ho infilato alla curva 1“, ha esaminato quegli istanti il trionfatore del weekend d’Olanda.

A sette eventi dalla chiusura del campionato il figlio d’arte svetta con 310 lunghezze rispetto alle 201 del ferrarista Leclerc e del team-mate Perez, a pari merito.

Impostazioni privacy